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pittore e scultore italiano (1925-2007) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Carlo Ruggeri (Adro, 16 ottobre 1925 – Merate, 25 giugno 2007) è stato un francescano, pittore e scultore italiano, ideatore e costruttore di 30 nuove chiese e di grandi vetrate diffuse in tutta Italia e all'estero.
Noto col nome religioso di Padre Costantino Ruggeri, viene ricordato come innovatore dell'arte sacra, precursore delle indicazioni a essa relative del Concilio Vaticano II, realizzatore della Fondazione Frate Sole allo scopo di premiare, ogni quattro anni dal 1996, nell'ambito delle chiese cristiane, lo spazio mistico che si distingua per qualità artistiche tese a fare dello spazio sacro un luogo di esaltazione spirituale.
Nasce ad Adro (Brescia) in Franciacorta, il 16 ottobre del 1925, da una famiglia di gente semplice, il papà era operaio stagionale.
Nel 1938 entra nel collegio Serafico di Saiano per iniziare il percorso di formazione come Frate Minore Francescano. Riceve l’ordine sacerdotale nel Duomo di Milano dal cardinale Ildefonso Schuster il 1 luglio 1951.
Frequenta a Milano l'Accademia di Brera dove si diploma in scultura nel 1962 con Luciano Minguzzi.
Nel 1959 chiede di essere trasferito dal Convento di Sant'Antonio di Milano a quello di Santa Maria di Canepanova a Pavia, dove risiederà fino agli ultimi giorni della sua vita. In questo convento ricava gradatamente il suo studio da una soffitta-granaio luminosa e austera che diventerà l'ambiente ideale per studiare e lavorare alle sue creazioni, avvolto nel silenzio o dalle note della musica classica.
Nel 1949, quando aveva 24 anni, affronta la sua prima prova artistica dipingendo per il convento francescano di Busto Arsizio un calcolo di affreschi sulla vita del frate di Assisi.
Organizza la sua prima mostra di pittura al Centro San Fedele di Milano che viene presentata da Mario Sironi. I primi anni artistici sono intensi con diverse mostre personali a Genova, Brescia, Como, Torino e una serie di incontri con i più importanti pittori contemporanei, tra cui Lucio Fontana. Frequenta anche lo studio degli architetti Luigi Figini e Gino Pollini, impegnati nel progetto della chiesa della Madonna dei poveri. Attraverso questo confronto, e collaborando con Figini come consulente liturgico, viene a contatto con l’arte sacra.
Entra a far parte del gruppo animato dal cardinale Giacomo Lercaro, architetti Giorgio Trebbi e Glauco Gresleri, che a partire dal 1955 pubblica a Bologna la rivista Chiesa e Quartiere, che punta a promuovere il dibattito nazionale e internazionale sull'architettura e l'arte religiosa moderna. Padre Costantino partecipa attivamente per tutta la vita a questo dibattito cercando di promuovere una cultura di maggiore apertura alla architettura moderna nel campo ecclesiale.[1]
Arrivato a Pavia inizia una collaborazione con l'architetto Luigi Leoni con il quale condivide un sodalizio artistico e umano che durerà tutta la vita. Un'altra ispirazione importante nell'opera di padre Costantino viene dall'incontro nel 1960, attraverso l'Ufficio Nuove Chiese di Bologna, con Le Corbusier.
Nel 1975 apre a Pavia, nel convento Frati Minori di Canepanova dove risiede, lo "Studio ricerche d'arte sacra".
Il 4 ottobre 1995, presso il palazzo della Triennale di Milano, presenta la Fondazione Frate Sole che ha l'obiettivo di promuovere sin dal periodo formativo universitario l’interesse e la ricerca nel campo dell’architettura di culto.
La Fondazione prende avvio con un nutrito comitato costitutivo; oltre a Costantino Ruggieri sono presenti: Gianfranco Ravasi, Ignazio Breccia Fratadocchi, Glauco Gresleri, Luigi Leoni, Giordano Ercolessi.[2]
Lo stesso fra Costantino organizza un Premio internazionale,[3] volto a promuovere i migliori nuovi edifici religiosi cristiani in tutto il mondo: Il premio viene assegnato ogni quattro anni nel giorno del 4 ottobre festa di San Francesco e la prima edizione risale al 2006. Successivamente è stato creato anche un Premio europeo di architettura sacra,[4] che premia la miglior tesi di laurea sulla progettazione di una nuova chiesa.
Muore lunedì 25 giugno 2007 nell'ospedale di Merate, dove era stato portato a seguito di un malore dal Convento di Sabbioncello, dove si trovava nelle sue ultime settimane di vita.
La costruzione di nuove chiese è stata per padre Costantino un impegno costante sia dal punto vista pastorale che dal punto di vista artistico. In particolare è stato tra i principali animatori del dibattito sul rinnovamento delle costruzioni di culto.
Oltre alla progettazione di nuovi edifici religiosi padre Costantino progetta e realizza diversi interventi su strutture già esistenti disegnando soprattutto vetrate e arredi interni delle chiese.
A Borgo a Buggiano (Pistoia), su un'area collinare realizza nel 1976 la casa dei suoi amici Lina e Giordano Ercolessi, tra l'altro molto conosciuti nel milanese perché ex proprietari e fondatori del negozio di penne E.E.Ercolessi, secondo il loro più grande desiderio: una casa aperta alla natura e agli amici, un antico sogno nuovo.
Nel 1989 procede alla ristrutturazione del “Deserto” di Varazze, un convento carmelitano del 1600 per religiosi dediti alla vita eremitica. Sono state rimosse tutte le sovrastrutture per riportarlo all'immagine originale. L'arredo della cappella è stato risolto con espressioni attuali.
A La Spezia, verso la fine dell'anno, incomincia la costruzione del monastero delle suore carmelitane di clausura. Attorno a una villa patrizia ottocentesca vengono modulati il chiostro, la foresteria e una cappella realizzata quasi interamente in cristallo. Il tutto abbracciato dal verde di un folto parco.
Avvertendo l'esigenza di offrire la possibilità, anche alle parrocchie più povere, di realizzare nuove chiese di alta qualità formale con un impegno estremamente ridotto, incomincia con l'architetto Cosimo Altomare lo studio della tecnica della prefabbricazione (1993).
In settembre, chiamato dalla Caritas a dare consigli e suggerimenti per la ricostruzione delle chiese della Croazia devastate dalla guerra, si reca a Zara, Fiume, Zagabria.
Dopo una lunga serie di studi e di indagini nel 2002 presenta con l'architetto Leoni un progetto innovativo di un impianto di cremazione a San Giuliano Milanese “uno spazio - secondo l'artista - pieno di dolcezza e di grande umanità”.
Tra la sua produzione si annoverano anche 4 sculture realizzate in dimore private tra le quali l'opera "EGO" contenuta a villa Edda, dimora costruita nel 1969 dall'architetto Glauco Gresleri a San Benedetto Val di Sambro (BO).
In occasione dell'esposizione nazionale di architettura religiosa, tenuta alla Villa Reale di Monza con il titolo "1963-1983 – Vent'anni di realizzazione in Italia" ne disegna il manifesto e presenta la documentazione di tre sue chiese. Nel giorno di San Siro del 1983 il Sindaco di Pavia gli conferisce il diploma e la medaglia d'oro di pubblica benemerenza.
Nel marzo del 1989 pubblica un libro sulle sue vetrate che comprende la più significative creazioni dal 1976 al 1988. Il prof Guido Ballo le definisce "cariche di chiuse simbologie dal respiro dell'infinito, grazie all'effetto suggestivo dei colori luminosi e del linearismo che muove le superfici e suggerisce il divenire della vita; una concreta spazialità senza confini". Esce dall'editrice Marietti "Soltanto un fiore", una sua biografia stilata sotto forma di intervista da P. Nazareno Fabbretti.
Con la pubblicazione di “Spazi di luce, il ponderoso e artistico volume che documenta dettagliatamente l'ultimo decennio di lavoro nel campo dell'architettura sacra, si conclude l'attività dell'anno 1995.
In ottobre, al VI Convegno "50 chiese per Roma 2000" presso l'Università Lateranense di Roma, partecipa con una relazione sulla bellezza nello spazio liturgico. A novembre pubblica il volume d'arte in 300 esemplari che riproduce quindici tele dedicate alle stazioni della Via Crucis, che verranno realizzate a mosaico incastonato in grandi blocchi a spacco di Botticino lungo il cammino tra gli ulivi che conduce al cimitero di Adro, suo paese natale.
Nel mese di marzo del 1978 presenta, alla Galleria San Fedele di Milano, "Le celle", proposte sullo "spazio mistico", un archetipo, un modulo dell'anima.
Durante il Congresso Eucaristico Nazionale del 1983, alla Galleria San Fedele di Milano, realizza lo spazio eucaristico "Il sole e il pane" con grandi vetrate.
Nel 1985 a Erbusco e ad Adro, il suo Comune natale, allestisce una mostra antologica di pittura, scultura e vetrate, inaugurata dal ministro Virginio Rognoni.
Nel 2001, presso la Galleria San Fedele di Milano, si apre la mostra di pittura "Costantino Ruggeri, inesausta vitalità". Cecilia De Carli, a proposito delle opere esposte, così si esprime: "Uno stupore abissale prende forma dalla superficie del quadro che si affida al semplice gesto, al colore squillante, alla materia primitiva e luminosa".
Nei saloni del Castello Visconteo di Pavia, promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune, si apre nella primavera del 2002 una mostra antologica delle sue opere per celebrare i suoi cinquant'anni di attività artistica. Un centinaio le opere esposte, per la maggioranza di pittura, ma anche altre testimonianze delle sue creazioni quali vetrate, sculture bianche, "celle".
In occasione della Giornata mondiale della Gioventù a Toronto, a cui partecipa papa Giovanni Paolo II, P. Costantino è uno dei quattro relatori ufficiali di un convegno. Il 26 luglio la sua prolusione ha per tema: "La bellezza, teofania di Dio e felicità dell'uomo".
Dal 5 novembre 2003 si apre ad Adro, il paese natale di padre Costantino, un vero e proprio percorso museale, in sei luoghi differenti e con temi diversi, che ripercorre i periodi di crescita della sua arte con fotografie, disegni e bozzetti dei progetti: ricca la scelta di sculture, spazi sacri, vetrate, quadri.
Il comune di Pavia gli assegna la benemerenza di San Siro, onorificenza attribuita annualmente nel giorno del patrono della città, nel 1983.
Il 7 luglio 1994, all'Arsenale della Pace di Torino, riceve dal Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro il premio di "Artigiano della pace". Il premio è stato ideato nel 1981 dal Sermig, il Servizio Missionario Giovanile francescano e viene conferito a individui e istituzioni "che hanno saputo operare per la pace, attraverso la loro stessa vita, con onestà, fermezza e volontà di dialogo".
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