Cornelis Musius
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Cornelis Musius (Delft, 10 giugno 1500 – Leida, 10 dicembre 1572) è stato un presbitero e poeta olandese.
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Fu l'ultimo rettore del Sint Agathaklooster a Delft, fino a quando fu impiccato senza processo nel dicembre del 1572. Anche se mai ufficialmente canonizzato, viene considerato un martire dai cattolici olandesi.
Vita
Riepilogo
Prospettiva
Musius nacque a Delft il 10 giugno 1500 (le fonti non sono tuttavia concordi su questo punto, e sono state proposte date o luoghi alternativi). Era figlio di Johannes Pietersz Muys, membro della famiglia aristocratica dei Muys van Holy di Dordrecht e di Elisabeth Woudana. Rimasto orfano da giovane, intraprese la carriera sacerdotale. Studiò teologia all'Università di Lovanio e viaggiò nelle Fiandre e in Francia, risiedendo per qualche tempo a Gand, Arras, Parigi e Poitiers. In seguito divenne rettore del Sint Agathaklooster a Delft, incarico che conservò per 35 anni. Umanista erasmiano[1], fu celebrato autore di versi latini e intrattenne rapporti epistolari con i numerosi studiosi che aveva incontrato durante i suoi viaggi.[2] Fu amico intimo di Maarten van Heemskerck, al quale commissionò un ciclo di dipinti per il convento.[3]
Dopo la presa di Delft da parte dei ribelli protestanti nel 1572, Musius, essendo un intellettuale molto rispettato, conservò il posto. Contravvenendo al coprifuoco imposto ai membri del clero cattolico e degli ordini religiosi, lasciò la città per portare in salvo i tesori della chiesa, ma fu catturato dal signore di Lumey e trasportato a Leida. Lì, nonostante avesse un lasciapassare di Guglielmo d'Orange, fu picchiato, torturato e impiccato.
Le sue sofferenze furono descritte nel Theatrum crudelitatum di Richard Verstegen (Anversa, 1587) e nel decimo libro della Historia martyrum Batavicorum di Petrus Opmeer (Colonia, 1625).
Opere
- Cornelis Musius, Institutio foeminae christianae ex ultimo capite Proverbiorum Salomonis, Pictavii, ex officina Marnesiorum fratrum, 1536.
- Cornelis Musius, Solitudo sive Vita Solitaria laudata, Anversa, Christophe Plantin, 1566.
Note
Bibliografia
Altri progetti
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