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Le coordinate bancarie sono codici o diciture che permettono di identificare un rapporto di conto corrente esistente presso un istituto bancario. Uno dei documenti più chiari per visualizzare i movimenti di conto corrente identificati con le coordinate bancarie è il conto scalare.
Solitamente per identificare in maniera univoca un conto in essere presso una qualunque banca sono necessarie due informazioni: la banca stessa (gruppo bancario e filiale) e il numero di conto corrente. Tuttavia data la scarsa praticità di riferire i nomi delle banche e la difficoltà di immagazzinare tali informazioni nei sistemi informatici, sono stati creati una serie di codici identificativi.
A partire dal 1º gennaio 2008, il codice IBAN (International Bank Account Number), ossia la codifica internazionale che identifica ciascun conto bancario utilizzato per i pagamenti transfrontalieri (es. bonifici), viene utilizzato anche per i pagamenti eseguiti in Italia, al posto delle tradizionali coordinate bancarie (codici ABI e CAB e numero di conto corrente). Il cambiamento è legato all'istituzione dell'Area unica dei pagamenti in euro (Single Euro Payments Area, SEPA): un'area geografica che comprende i Paesi della zona euro, più i restanti stati membri dell'Unione europea, gli stati membri dell'EEA e dell'(EFTA), la Confederazione svizzera, il Principato del Liechtenstein, il Principato di Monaco, dov'è possibile utilizzare la moneta unica europea per i pagamenti elettronici; sono stati successivamente ammessi all'area SEPA la Repubblica di San Marino, lo Stato della Città del Vaticano e il Principato di Andorra. Anche il Regno Unito, dopo la Brexit, per il momento fa parte della SEPA.
Il numero di conto corrente è un codice alfanumerico composto da dodici caratteri che identifica il conto corrente presso la filiale. Eventuali trattini ("-") o barre ("/") possono tranquillamente essere omessi nella formulazione dei codici nazionali o internazionali. Nel caso il codice sia più corto di 12 caratteri, può essere preceduto da una serie di zeri.
Il codice ABI (Associazione Bancaria Italiana) è un numero composto da cinque cifre e rappresenta l'istituto di credito. Nella maggior parte dei casi, il codice inizia con lo zero e solo in pochi casi inizia con l'uno. Ogni banca possiede un codice ABI che viene assegnato proprio dall'Associazione bancaria italiana.
Il codice CAB (Codice di Avviamento Bancario) è un numero composto da cinque cifre e rappresenta l'agenzia o specifica filiale dell'istituto di credito identificato dal codice ABI. Con l'accoppiata ABI e CAB quindi si può già facilmente identificare la banca (la specifica sede locale) dove risiede il conto corrente. Può prevedere una sesta cifra (codice di controllo o codice efficienza sportello).
Il codice CIN (Control Internal Number) è composto da una sola lettera ed è utilizzato come carattere di controllo: partendo dal codice ABI, dal CAB e dal numero di conto corrente, attraverso una serie di calcoli viene generato il CIN. La mancata corrispondenza del codice CIN indica un errore in uno dei suddetti campi, o nel codice CIN stesso. Per la sua funzione di semplice controllo talvolta può essere tralasciato, e non è comunque indispensabile nell'identificazione di un conto (anche se è di aiuto in caso di errori).
Il codice BBAN (Basic Bank Account Number) è un codice composto da non meno di 23 caratteri che identifica la coordinata bancaria nazionale. È definito per ogni nazione europea dalla rispettiva banca centrale con il solo vincolo di contenere al suo interno una serie di caratteri in grado di identificare la banca alla quale ci si riferisce. In Italia il BBAN è lungo 23 caratteri ed è composto da:
Per le altre nazioni europee il formato può variare.
BBAN (italiano) | |||
CIN | ABI | CAB | Numero di conto corrente |
L | 12345 | 12345 | 123456789012 |
Il BIC (Bank Identifier Code) è un codice (codice SWIFT: Worldwide Interbank Financial Telecommunication)[1] utilizzato nei pagamenti internazionali per identificare la Banca del beneficiario secondo lo standard ISO 9362; è disponibile per quasi tutte le banche del mondo e può esser formato da 8 o da 11 caratteri alfanumerici. È utilizzato, insieme al codice IBAN, per trasferimenti di denaro mediante bonifico internazionale. Per verificare il codice SWIFT della propria Banca si può consultare il sito ufficiale dell'organizzazione.
Schema SWIFT/BIC:
AAAABBCC[DDD]
Il codice di una banca italiana è, ad esempio BLOPIT22.
Il codice IBAN (International Bank Account Number) è definito a livello internazionale e consiste in:
Quindi per l'Italia il codice IBAN è lungo 27 caratteri (sempre maiuscoli e senza caratteri speciali). L'IBAN è dedotto dal numero di conto corrente interno della banca e identifica univocamente un conto corrente a livello mondiale.
IBAN | |||||
Sigla internazionale secondo lo standard ISO 3166 |
Numeri di controllo |
BBAN (italiano) | |||
CIN | ABI | CAB | Numero di conto corrente | ||
IT | 02 | L | 12345 | 12345 | 123456789012 |
Quindi partendo dagli esempi BBAN e IBAN qui sopra si ottiene il codice IBAN (in formato cartaceo[2]):
IT02 L123 4512 3451 2345 6789 012
Dal 1º gennaio 2008 l'uso dell'IBAN è diventato obbligatorio per i bonifici nazionali (in sostituzione delle coordinate bancarie ABI, CAB e numero di conto) e per quelli diretti nell'area SEPA.
Il cosiddetto IBAN elettronico è il formato IBAN con le cifre senza alcuno spazio tra di loro. È quello che si deve utilizzare quando si fanno transazioni on line (da copiare e incollare nell'apposito campo dell'applicazione); nell'esempio precedente, il corrispondente IBAN elettronico[3] diventa:
IT02L1234512345123456789012
Le app e i portali di home banking solitamente dispongono di un apposito comando che consente di inviare l'IBAN elettronico, ad esempio via e-mail o chat[4], favorendo così l'uso da parte del destinatario che lo può copiare e incollare nel campo della procedura di pagamento, evitando gli errori formali.
Nota Bene: kk rappresenta la chiave di controllo calcolata sulla base degli altri caratteri IBAN
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