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Congregazione di San Giuseppe
Istituto religioso maschile cattolico Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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La Congregazione di San Giuseppe (in latino Congregatio Sancti Iosephi) è un istituto religioso maschile di diritto pontificio: i membri di questa congregazione clericale, detti comunemente Giuseppini del Murialdo, pospongono al loro nome la sigla C.S.I.[1]


Storia
Riepilogo
Prospettiva
La congregazione venne fondata da Leonardo Murialdo (1828-1900): nato da una famiglia della ricca borghesia di Torino, superata una crisi adolescenziale intraprese gli studi teologici e nel 1851 venne ordinato sacerdote.[2]
Si dedicò all'assistenza e all'educazione della gioventù povera negli oratori di Torino e nel 1866 venne nominato rettore dell'opera degli artigianelli, iniziata da don Giovanni Cocchi per l'educazione cristiana e la formazione professionale dei ragazzi poveri e abbandonati: sotto la direzione del Murialdo, l'opera si arricchì di una colonia agricola e di una casa famiglia per giovani operai.[2]
Murialdo fu anche promotore, nel 1871, della prima associazione operaia cattolica di Torino e fondò il giornale La voce dell'operaio (La voce del popolo, settimanale dell'arcidiocesi di Torino).[2]
Per dare continuità al lavoro tra i giovani poveri e abbandonati nei collegi, negli oratori, nei patronati e nelle scuole popolari, il 19 marzo 1873 Murialdo fondò, nel collegio Artigianelli, la Congregazione di San Giuseppe.[3]
Murialdo dedicò gli ultimi anni della sua vita all'organizzazione della sua congregazione, assistito anche da don Eugenio Reffo, che curò la codificazione dei testi legislativi.[4]
L'istituto venne intitolato a san Giuseppe, educatore e custode di Gesù, indicato dal fondatore come esempio di umiltà e carità.[4] La congregazione ottenne il pontificio decreto di lode il 7 maggio 1890 e le sue costituzioni vennero approvate definitivamente dalla Santa Sede il 1º agosto 1904.[4]
Sotto i successori di Murialdo iniziò l'espansione della congregazione all'estero: nel 1904 vennero aperte scuole agrarie e di arti e mestieri in Cirenaica; nel 1915 i murialdini raggiunsero il Brasile e nel 1922 accettarono la guida del vicariato apostolico del Napo, in Ecuador.[5] Nel 1935 la congregazione fondò case in Argentina, da dove si diffuse anche in Cile, e nel 1949 negli Stati Uniti d'America.[5]
Il fondatore, beatificato nel 1963, venne canonizzato da papa Paolo VI nel 1970.[4]
I superiori generali
Ecco l'elenco dei superiori generali che hanno guidato la congregazione:
- San Leonardo Murialdo dal 1873 al 1900
- don Giulio Costantino dal 1900 al 1912
- don Eugenio Reffo dal 1912 al 1925
- don Girolamo Apolloni dal 1925 al 1931
- padre Luigi Casaril dal 1931 al 1958
- padre Antonio Boschetti dal 1958 al 1964
- padre Vincenzo Minciacchi dal 1964 al 1976
- padre Girolamo Zanconato dal 1976 al 1982
- padre Paolo Mietto dal 1982 al 1994
- padre Luigi Pierini dal 1994 al 2006
- padre Mario Aldegani dal 2006 al 2018
- padre Tullio Locatelli dal 2018 al 2024
- padre Nadir Poletto dal 2024 (in carica)
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Attività e diffusione
La congregazione svolge la sua azione in scuole, oratori, parrocchie, missioni, rivolgendosi in particolare ai giovani ed alla loro educazione. Un'attenzione specifica è rivolta al mondo del lavoro, alla formazione professionale e ai giovani lavoratori.
Oltre che in Italia, la congregazione è attiva in Albania, in Romania, in Spagna, nelle Americhe (Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Ecuador, Messico, Stati Uniti d'America), in Africa (Ghana, Guinea-Bissau, Sierra Leone e Nigeria) ed in India (kerala, Tamil Nadu e in Bihar).[6]
La congregazione è retta da un superiore generale coadiuvato da un vicario generale e da cinque consultori, tutti eletti dal capitolo generale che si riunisce ogni sei anni.[7] La sede generalizia è a Roma.[1]
Al 31 dicembre 2008 la congregazione contava 109 case e 609 religiosi, 440 dei quali sacerdoti.[1]
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Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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