Conditor alme siderum è un inno proprio della liturgia, recitato o cantato durante i Vespri della prima domenica di Avvento. L'inno risale al VII secolo.
La revisione del Breviario romano, sancita dal papa Urbano VIII nel 1632, introdusse anche a questa preghiera significative modifiche, tanto che rimase inalterato un solo verso del testo originario, il secondo aeterna lux credentium. La versione riscritta assunse il titolo Creator alme siderum, reperibile nel Liber Usualis.
Emblematiche le variazioni introdotte nella terza strofa, dove venne eliminata l'immagine allegorica dello sposo che esce dal letto nuziale (sponsus de thalamo egressus), paragonata alla nascita di Gesù dal ventre purissimo della Vergine Madre (honestissima Virginis matris clausula).
Il testo originario del VII secolo è stato reintrodotto a seguito del Concilio Ecumenico Vaticano II, tuttavia la traduzione ufficiale della Cei in italiano è una parafrasi poco fedele al testo originale.
Testo
Conditor alme siderum - testo originario | Traduzione italiana | Creator alme siderum - revisione del 1632 | Traduzione italiana |
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