La Commissione per fosse comuni nascoste in Slovenia è un'organizzazione di ricercatori che lavorano per il governo sloveno, che ha lo scopo di rintracciare e documentare le fosse comuni dove furono occultati i cadaveri durante la seconda guerra mondiale e nel periodo successivo. Tale commissione ha iniziato l'attività il 10 novembre 2005.
Il 1º ottobre 2009 i ricercatori diedero una documentazione al governo sloveno. Il giornale Jutarnji comunicò che la commissione stimava ci fossero 100.000 vittime in 581 fosse comuni.[1] La documentazione della commissione fu usata, per il Rapporto e resoconto dell'8 aprile, dal Comitato Pubblico Europeo sui crimini commessi dai regimi totalitari organizzato dalla presidenza slovena del Consiglio dell'Unione europea (gennaio-giugno 2008) e dalla Commissione europea. Il Comitato Pubblico Europeo sui crimini commessi dai regimi totalitari concluse che i massacri furono eseguiti da partigiani comunisti iugoslavi.[2]
Membri
- Jože Dežman
- Miha Movrin
- Metka Černelč
- Majda Pučnik Rudl
- Ludvik Puklavec
- Davorin Mozetič
- Marko Štrovs
- Janez Črnej
- Blaž Kujundžič
- Andrej Vovko
- Nataša Kokol Car
- Anton Drobnič
- Pavel Jamnik[3]
- Davorin Vuga
- Milan Sagadin
- Jožef Bernik
Membri del passato
- Mitja Ferenc
Note
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