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Il Commercio di Genova è stata una fregata a vela della marina del Regno di Sardegna.
Commercio di Genova | |
---|---|
Descrizione generale | |
Tipo | fregata a vela |
Classe | Maria Teresa |
Proprietà | Marina del Regno di Sardegna |
Costruttori | Cantiere della Foce, Genova |
Impostazione | 1816 |
Varo | 3 giugno 1817 |
Entrata in servizio | 1819 |
Radiazione | 1836 |
Caratteristiche generali | |
Propulsione | armamento velico a nave |
Armamento | |
Armamento | 60 cannoni (da progetto) |
voci di navi presenti su Wikipedia |
Il Commercio di Genova deve il proprio nome ai commercianti genovesi che ne pagarono la costruzione e la donarono alla marina del Regno,[1][2] allora appena riformata dopo l'aumento territoriale e l'acquisizione di Genova seguiti al congresso di Vienna. La marina del regno prima di allora si componeva di una squadra di vecchie navi, di cui facevano parte ancora galee e mezze-galee, inadeguata a difendere i traffici dei mercanti genovesi in un'epoca in cui la pirateria barbaresca era ancora attiva.[1] Progettata da Giacomo Biga come fregata da 60 cannoni e costruita ai cantieri della Foce assieme alla sorella Maria Teresa tra il 1816 ed il 1817, prese servizio nel 1819.[3]
La prima, e forse unica, vera azione militare compiuta dall'imbarcazione fu quella di guidare la squadra navale sarda, capitanata da Francesco Sivori, durante la battaglia navale di Tripoli del 1825.[4] A causa del legno fresco usato per la sua costruzione ebbe vita breve.[5]
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