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serie televisiva Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Come un delfino è una serie televisiva italiana del 2011, andata in onda il 1º marzo e il 2 marzo in prima serata su Canale 5. Ideata e prodotta dallo stesso Ciro De Maio, il personaggio di Alessandro Dominici si ispira alla storia vera di Domenico Fioravanti, ex nuotatore che nel 2004 fu costretto a ritirarsi a causa di una ipertrofia cardiaca.
Come un delfino | |
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Paese | Italia |
Anno | 2011-2013 |
Formato | serie TV |
Genere | sportivo, drammatico |
Stagioni | 2 |
Episodi | 6 |
Durata | 100 min (episodio) |
Lingua originale | italiano |
Rapporto | 16:9 |
Crediti | |
Ideatore | Raoul Bova, Stefano Reali |
Regia | Stefano Reali, Raoul Bova |
Soggetto | Raoul Bova, Stefano Reali |
Sceneggiatura | Stefano Reali, Peter Exacoustos, Chiara Laudani, Paula Boschi, Mariangela Barbanente, Raoul Bova, Francesca Fascetti, Walter Lupo, Salvatore Mastria, Alfredo Mazzara |
Interpreti e personaggi | |
| |
Fotografia | Fabio Zamarion |
Montaggio | Maurizio Baglivo |
Musiche | Ennio Morricone |
Scenografia | Walter Caprara |
Costumi | Daniela Ciancio, Johanna Bronner |
Produttore | Chiara Giordano, Raoul Bova |
Casa di produzione | Sanmarco srl |
Prima visione | |
Dal | 1º marzo 2011 |
Al | 5 giugno 2013 |
Rete televisiva | Canale 5 |
Nel febbraio 2012 iniziarono le riprese per la seconda serie che andò in onda a partire dal 15 maggio 2013. Nel cast troviamo Tony Sperandeo, Lorenzo De Angelis, Federico Costantini, Diego d'Elia, Alan Cappelli[1] e Giulia Bevilacqua.
Alessandro Dominici, campione di nuoto olimpionico, viene costretto ad interrompere la propria carriera agonistica per motivi di salute. Dall'età di 12 anni ha il trauma della morte del padre, annegato per l'affondamento della sua barca, del quale pensa di essere responsabile per non essere riuscito a salvarlo. Dopo essere stato deriso dai colleghi Luca Marin, Filippo Magnini, Alessia Filippi e Emiliano Brembilla (loro stessi), dal suo manager Ugo e dal suo allenatore, accoglie la proposta dell'amico don Luca che lo convince ad allenare dei ragazzi, con precedenti penali, di una comunità minorile a Messina. Con l'aiuto del guardiano Spartaco e del magistrato Valeria Viti riesce ad aiutare i ragazzi sottraendoli alla mafia locale di Don Totuccio Scalese. Alla fine, dopo un periodo di tre mesi passati ad allenarsi presso lo zio di Alessandro, Carlo, nel mare delle Eolie, a causa dell'inquinamento della loro piscina con dell'acido fenico da parte degli Scalese, inquinamento che ha mandato all'ospedale uno dei ragazzi, la squadra riesce a vincere i Campionati italiani Assoluti di Roma nella staffetta 4x100 m stile libero, alla quale deve partecipare proprio l'allenatore a causa dell'attentato subito da Nico. Oltre a Nico anche gli altri ragazzi hanno avuto dei problemi: Andrea è dentro per aver presumibilmente ucciso il padre, Nazi si è lasciato convincere dagli Scalese a denunciare don Luca con il pretesto di farlo allontanare e di guadagnarsi la fiducia del mafioso, Nasca è accusato di violenza sessuale, Bernardo detto Bibbi si è lasciato arrestare per una falsa rapina con il pretesto di scappare dal padre prepotente e Rocco, un ragazzo sordomuto violento.
Stagione | Episodi | Prima TV |
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Prima stagione | 2 | 2011 |
Seconda stagione | 4 | 2013 |
Le riprese vennero realizzate in Sicilia: Messina (tra i luoghi c'è Piazza della Stazione)[3], Milazzo (la zona del Castello, il lungomare Garibaldi, il centro cittadino e l'area portuale) e Isole Eolie[4] (in particolare Alicudi e l'osservatorio di Salina)[5]; a Roma[6] [tra i luoghi c'è lo Stadio del Nuoto, centro delle strutture sportive di eccellenza della FIN (Federazione Italiana Nuoto) e il Parco della Mistica][7], ma anche a Malta.[2][8]
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