Timeline
Chat
Prospettiva

Collegiata della Santissima Trinità (Genzano di Roma)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Collegiata della Santissima Trinità (Genzano di Roma)map
Remove ads

La Collegiata parrocchiale della Santissima Trinità (ovvero di San Tommaso di Villanova) è una chiesa cattolica di Genzano di Roma, in città metropolitana di Roma Capitale e sede suburbicaria di Albano. Aperta al culto nel 1808, è parrocchia dal 1820.[1]

Fatti in breve Stato, Località ...
Remove ads
Thumb
La facciata del Duomo vista da Piazza San Sebastiano (Piazza IV Novembre). In primo piano, la fontana di San Sebastiano, simbolo di Genzano, realizzata nel 1776.
Thumb
Parte absidale esterna
Thumb
San Tommaso di Villanova
Thumb
Grande navata centrale
Thumb
Cupola e pennacchi con gli Evangelisti
Thumb
Pulpito ligneo (XVII secolo)
Thumb
Particolare del soffitto della prima cappella laterale di sinistra
Remove ads

Storia

Riepilogo
Prospettiva

La Collegiata è chiamata dai genzanesi "Chiesa nuova" (o "Duomo nuovo"), in contrapposizione al "Duomo vecchio", la chiesa di Santa Maria della Cima. La contrapposta denominazione "nuovo" / "vecchio" deriva dalle grandi differenze, di natura economica, urbanistica e culturale in senso lato, esistenti fra i periodi storici in cui sono sorti i due edifici.

Genzano Vecchio e Santa Maria della Cima

Genzano di Roma è nato in epoca medievale come castello fortificato a picco sul lago di Nemi e, ancora ai primi del XVII secolo, aveva l'aspetto di un borgo medievale (Genzano Vecchio) sviluppato, tutto all'interno delle cinta del castello, attorno all chiesa dedicata alla Beata Vergine[2]. Sebbene la chiesa di Santa Maria della Cima appaia attualmente come un edificio barocco —a causa di un rifacimento avvenuto nella prima metà del XVII secolo— la sua fondazione risale infatti probabilmente al XIV secolo ad opera dei Cistercensi dell'Abbazia di Sant'Anastasio alle Acque Salvie[3].

Genzano nuovo e la costruzione della Chiesa Nuova

Nel periodo in cui vennero eseguiti i lavori di rifacimento del "Duomo vecchio" (1636-1650) iniziò la trasformazione urbanistica di Genzano da borgo a paese. Infatti, nel 1643 iniziò la costruzione del convento dei Cappuccini, vennero intrapresi i lavori di ampliamento del Palazzo Baronale Sforza-Cesarini, e vennero tracciate le olmate, gli stradoni ombreggiati da quattro filari di olmi che collegavano i suddetti edifici[4]. Successivamente, nel 1677, anche la chiesa di Santa Maria della Cima venne integrata, dal punto di vista prospettico, nel nuovo assetto urbanistico essendo stata unita, attraverso la nuova via Livia (attuale via Italo Belardi), alla Chiesa di san Sebastiano (sciaguratamente distrutta nel 1916 dall'amministrazione comunale dell'epoca; era situata nel luogo dell'attuale Piazza San Sebastiano).

L'evento più importante, per lo sviluppo di Genzano, fu l'apertura della Via Corriera (o Via Postale), diretta a Napoli nel 1780. Venne in tal modo rotto l'isolamento geografico di Genzano, con evidenti vantaggi economici, e venne rafforzato il processo di spostamento del nucleo urbano dal vecchio borgo, posto in alto, verso la pianura sottostante. L'anno successivo iniziò pertanto l'edificazione della nuova chiesa dedicata alla Santissima Trinità e in seguito al patrono San Tommaso di Villanova.

L'opera, in stile neoclassico, unica tra le chiese dei Castelli Romani con questo stile, venne aperta al culto il 9 aprile 1808. Più che a un unico progettista o direttore dei lavori, l'opera è stata attribuita di volta in volta ad alcuni dei numerosi architetti facenti parte della famiglia Camporese. È certo tuttavia che i principali autori sono stati Giuseppe Camporese e il suo fratello maggiore Giulio.

Remove ads

Architettura

Riepilogo
Prospettiva

La pianta della chiesa è a croce latina, con tre navate, abside semicircolare, undici altari, uno maggiore centrale e dieci laterali (cinque per ciascun lato).

Sintetizza così l'erudito Gaetano Moroni nel Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica:

«La vasta e principale chiesa dedicata alla ss. Trinità, decorata del titolo di collegiata, con capitolo di canonici e dignità d'arciprete, fu edificata nei primi anni del corrente secolo, con disegno dell'architetto Giulio Camporesi; è della forma di quella di s. Andrea della Valle di Roma, se si eccettui la cupola alla quale altra se n' è sostituita in forma di catino. La facciata esterna è ornata di due ordini di colonne ai lati dell'ingresso, quattro grandi che servono di basamento, e quattro sopra più piccole che sostengono la cimasa. Sopra la porta vi è lo stemma della comune, rappresentato da una colonna con una mezza luna sopra; vuolsi che la colonna derivi dagli antichi Colonnesi signori di Genzano, e la mezza luna dalla falsa tradizione, che ivi fosse venerata Diana chiamata anche Cinzia donde il castello fu detto Cynthianum; qui inoltre noteremo, che il medesimo stemma che adorna la mentovata fonte, ha nella colonna scolpite all'intorno varie viti cariche di grappoli d'uva, per indicare il principale prodotto di Genzano. L'interno della chiesa ha tre navi, essendo la maggiore quella di mezzo per vastità , oltre la nave traversa che dà a questo interno la forma di croce. Sono rimarchevoli le cappelle della Beata Vergine e del ss. Crocefisso; abbiamo le Constitutiones capitulares ecclesiae Cynthiane, Romae 1833.»

Esterno

La facciata è a due ordini: tuscanico nella parte inferiore, ionico nella superiore.

  • Nell'ordine inferiore, un portale molto grande, con due porte di ingresso a destra e a sinistra. Il portale, posto tra le due grandi colonne tuscaniche centrali, ha un timpano curvo che poggia su mensole; al di sopra del timpano, lo stemma di Genzano incoronato da ambo i lati (una colonna sormontata da una mezzaluna).
  • Nell'ordine superiore si alzano quattro colonne di ordine ionico con trabeazione, a sostenere il basamento del timpano a cornice dentata. Al centro dell'ordine superiore, una finestra rettangolare con cimasa a forma di timpano; a ciascuno dei due lati, fra due colonne, una nicchia con sopra un motivo decorativo vegetale.
  • A destra e a sinistra dell'edificio sono visibili due contrafforti esterni alla navata e alla parete del transetto. Infine, dal lato opposto della facciata, la zona absidale esterna è chiusa.
  • Vi sono indizi e testimonianze iconografiche dell'esistenza, in passato, di due campanili[5]. Attualmente esiste un unico campanile a monofore sul lato destro: è il rifacimento del primitivo campanile di destra crollato ai primi del '900. Non si sa quale destino abbia avuto il campanile di sinistra.

Interno

Remove ads

Note

Bibliografia

Loading content...

Voci correlate

Loading content...

Altri progetti

Loading related searches...

Wikiwand - on

Seamless Wikipedia browsing. On steroids.

Remove ads