Colistina

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Colistina

La colistina (nota anche come polimixina E o colistimetato) è un antibiotico polimixinico prodotto da alcuni ceppi di Bacillus polymyxa var. colistinus. La colistina è una miscela di polipeptidi ciclici di colistina A e B. La colistina è efficace contro la maggior parte dei batteri Gram-negativi e viene solitamente utilizzata come antibiotico polipeptidico.

Fatti in breve Nome IUPAC, Nomi alternativi ...
Colistina
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Nome IUPAC
N-(4-amino-1-(1-(4-amino-1-osso-1-(3,12,23-tris(2-aminoetil)- 20-(1-idrossietil)-6,9-diisobutil-2,5,8,11,14,19,22-eptaosso- 1,4,7,10,13,18-esaazaciclotricosan-15-ilamino)butan-2-ilamino)- 3-idrossibutan-2-ilamino)-1-ossobutan-2-yl)-N,5-dimetileptanammide
Nomi alternativi
Colistina solfato, Polimixina E solfato
Caratteristiche generali
Massa molecolare (u)1155,4495 g/mol
AspettoSolido (polvere)
Numero CAS1264-72-8
Numero EINECS213-907-3
Codice ATCA07AA10
PubChem5311054 CID 5311054
DrugBankDBDB00803
SMILES
CCC(C)CCCC(=O)NC(CCN)C(=O)NC(C(C)O)C(=O)NC(CCN)C(=O)NC1CCNC(=O)C(NC(=O)C(NC(=O)C(NC(=O)C(NC(=O)C(NC(=O)C(NC1=O)CCN)CC(C)C)CC(C)C)CCN)CCN)C(C)O
Proprietà chimico-fisiche
Solubilità in acqua0.238 g/l
Temperatura di fusione200-220 °C
Dati farmacologici
Categoria farmacoterapeuticaAntibiotico
Modalità di
somministrazione
Topica, endovenosa, intramuscolare
Dati farmacocinetici
Legame proteico15%
Metabolismorenale e biliare
Emivita5 ore
Escrezione80% renale, 20% sospetta inattivazione nei tessuti[1]
Indicazioni di sicurezza
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La colistina è un farmaco vecchio di decenni che è caduto in disuso a causa della sua elevata nefrotossicità, restando comunque uno degli antibiotici di ultima scelta da utilizzare nei casi di infezioni da parte di Pseudomonas aeruginosa, Klebsiella pneumoniae e Acinetobacter multiresistenti.[2]

Gli enterobatteri del tipo New Delhi metallo-beta-lactamase, inoltre, hanno dimostrato sensibilità a questo antibiotico.[3]

Storia

La colistina fu inizialmente isolata nel 1949 da una fiasca di batteri fermentanti da un ricercatore giapponese di nome Suzuki[4] da culture di Bacillus polymyxa varietà colistinus.

Forme

Riepilogo
Prospettiva

Ci sono due forme di colistina disponibili in commercio: la colistina solfato e il colistimetato sodico (colistina sodio metansolfonato). La colistina è cationica sotto forma di sale solfato, mentre il colistimetato è un anione.

  • Il colistimetato sodico viene utilizzato per trattare le infezioni da parte di Pseudomonas aeruginosa specialmente in pazienti affetti da fibrosi cistica e da ceppi di Acinetobacter resistenti ad altri tipi di antibiotici, tuttavia, sono stati individuati ceppi resistenti anche alla colistina.[5][6] In alcuni casi il colistimetato sodio è stato anche somministrato per via intratecale e intraventricolare in pazienti affetti da meningite o ventricolite sostenute da Acinetobacter baumanii e Pseudomonas aeruginosa.[7][8][9][10] Alcuni studi hanno indicato che la colistina può essere utile per il trattamento di infezioni causate da ceppi resistenti ai carbapenemi di Acinetobacter baumannii.[6] Il colistimetato sodico è una forma proattiva del farmaco e viene prontamente idrolizzata in una varietà di derivati attivi metansolfonati.
  • La colistina solfato è molto stabile e può essere usata per il trattamento di infezioni intestinali sostenute da batteri Gram-negativi, o per l'abbattimento della flora intestinale a livello del colon. La colistina solfato è utilizzata anche sotto forma di creme, polveri e soluzioni otorine.

Meccanismo di azione

La colistina è un policatione e presenta domini sia idrofili sia lipofili. Queste regioni policationiche interagiscono con la membrana batterica esterna, alterandone la struttura soprattutto attraverso l'interazione con il lipopolisaccaride. Le regioni idrofobiche e idrofile interagiscono con la membrana citoplasmatica come un detergente, solubilizzando la membrana in ambiente acquoso. La colistina ha un'attività battericida su molti batteri gram- aerobi come Pseudomonas, Klebsiella, Moraxella, Enterobacter… . I batteri del genere Proteus, Serratia, Providencia, Bacterioides sono peraltro sempre resistenti.

Dosaggio

Il dosaggio della forma iniettabile viene indicato come:

  • 50.000 U/kg/die in 2-4 somministrazioni per pazienti con normale funzionalità renale;
  • 25.000-30.000 U/kg/die per bambini, anziani o pazienti con ridotta funzionalità renale.

La dose massima iniettabile è di 100.000 U/kg/die con una terapia di durata non superiore a 10 giorni.

La colistina è stata usata in combinazione con la rifampicina, vi sono evidenze in vitro di un'azione sinergica dei due farmaci,[11][12] e la combinazione è stata usata con successo nei pazienti.[13] Vi sono anche prove in vitro di sinergia per il colistimetato sodico utilizzato in combinazione con altri antibiotici contro Pseudomonas.[14]

La forma nebulizzabile (Promixin) è utilizzata per il trattamento diretto delle infezioni polmonari, soprattutto nei casi di fibrosi cistica, con cicli di trattamento giornalieri a 1-2.000.000 U.[15]

Effetti collaterali

L'effetto collaterale più evidente è la nefrotossicità. Provoca inoltre parestesie degli arti, vertigini e ipotonia.

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

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