Cogorno
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Cogórno (Cogorno IPA: /kuˈguɾnu/ in ligure[4]) è un comune italiano sparso di 5 694 abitanti[1] della città metropolitana di Genova in Liguria. La sede comunale è situata nella frazione di San Salvatore.
Cogorno comune | |
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Panorama di San Salvatore, sede comunale | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Liguria |
Città metropolitana | Genova |
Amministrazione | |
Sindaco | Gino Garibaldi (lista civica di centro-destra Rinnovamento per Cogorno) dal 30-5-2019 (2º mandato dal 10-6-2024) |
Data di istituzione | 1861 |
Territorio | |
Coordinate | 44°19′59.09″N 9°22′20.86″E |
Altitudine | 38 m s.l.m. |
Superficie | 9,08 km² |
Abitanti | 5 694[1] (30-6-2024) |
Densità | 627,09 ab./km² |
Frazioni | Breccanecca, Cogorno, San Colombano della Costa, Monticelli, Panesi, San Salvatore (sede comunale) |
Comuni confinanti | Carasco, Chiavari, Lavagna, Ne |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 16030 |
Prefisso | 0185 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 010018 |
Cod. catastale | C826 |
Targa | GE |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona D, 1 490 GG[3] |
Nome abitanti | cogornesi |
Patrono | san Lorenzo |
Giorno festivo | 10 agosto |
Cartografia | |
Posizione del comune di Cogorno nella città metropolitana di Genova | |
Sito istituzionale | |
Il territorio di Cogorno è situato tra la bassa val Fontanabuona e la val Graveglia, con il maggior insediamento urbano sviluppatosi lungo l'alto e mediano bacino idrografico della sponda sinistra del fiume Entella, e le sovrastanti colline, ad est di Genova.
Tra i rilievi il monte Le Rocchette (701 m) e il monte San Giacomo, antico luogo di estrazione dell'ardesia (detta "la pietra nera").
Le origini del territorio comunale[5] risalirebbero all'epoca pre-romana.
Fu possesso dei signori di Cogorno, discendenti dalla famiglia Fieschi, signori della vicina Lavagna. Nel 1203 gli stessi Fieschi cedettero il feudo alla Repubblica di Genova.
Fu molto importante l'alleanza con i pontefici Innocenzo IV e Adriano V, entrambi del ramo famigliare fliscano, che permise la costruzione della basilica omonima nel borgo di San Salvatore.
Nel 1797 con la dominazione francese di Napoleone Bonaparte la municipalità di Cogorno rientrò dal 2 dicembre nel dipartimento dell'Entella, con capoluogo Chiavari, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile 1798 Cogorno rientrò nel III cantone, con capoluogo Carasco, della giurisdizione dell'Entella e dal 1803 centro principale del I cantone dell'Entella nella giurisdizione dell'Entella. Annesso al Primo Impero francese, dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel dipartimento degli Appennini.
Nel 1815 fu inglobato nel Regno di Sardegna, secondo le decisioni del congresso di Vienna del 1814, che sottopose la municipalità di Cogorno nella provincia di Chiavari sotto la divisione di Genova. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nell'VIII mandamento di Lavagna del circondario di Chiavari dell'allora provincia di Genova, nel Regno d'Italia.
Dal 1973 al 30 aprile 2011 ha fatto parte della Comunità montana Fontanabuona.
«Partito: nel primo, d'azzurro alla torre d'oro, con merli alla ghibellina, munita di sei beccatelli a mezza altezza, terrazzata di verde; nel secondo, di rosso, alla facciata della basilica di San Salvatore d'oro, al capo d'argento, caricato di un piccone nero, posto in fascia con la punta verso il basso. Ornamenti esteriori da Comune, con nastro tricolore[6]»
«Drappo partito di rosso e di azzurro...[6]»
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica n° 440 del 13 dicembre 1983.[7][6]
La torre rappresenta il simbolo della famiglia nobiliare dei Cogorno[8], il piccone nero ricorda l'antica estrazione dell'ardesia nelle cave adiacenti al monte San Giacomo, mentre la raffigurazione della chiesa è riferibile alla romanica basilica dei Fieschi di San Salvatore.[9]
Abitanti censiti[10]
Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2022, i cittadini stranieri residenti a Cogorno sono 326[11], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[12]:
A San Salvatore è presente uno degli istituti scolastici tra i più importanti del comprensorio del Tigullio e della val Fontanabuona: il Villaggio del Ragazzo[13]. Fondato nel 1960 dal sacerdote don Nando Negri, originario di Lavagna, è il maggior polo scolastico della valle (scuola dell'infanzia, primaria, secondaria ed istituto professionale).
Nel territorio comunale viene coltivata la patata cannellina nera, una varietà tradizionale, simile alla varietà Vitelotte.
La principale manifestazione del territorio comunale si celebra nel periodo estivo, solitamente il 13 agosto, con la ricorrenza de l'Addiu du Fantin[14]; il nome deriverebbe dalla lingua ligure che letteralmente significa "addio dello scapolo". La manifestazione ricalcherebbe un presunto evento del Medioevo, quando il locale conte Opizzo Fiesco, della nobile casata dei Fieschi, decise di unirsi in matrimonio con la contessa Bianca de' Bianchi di Siena. La ricorrenza, celebrata in notturna nel piazzale-sagrato in ciottoli bianchi e neri della basilica dei Fieschi di San Salvatore, ricorda appunto l'addio al celibato del conte con un sontuoso banchetto medievale, sfilata e balli in abiti dell'epoca.
La ricorrenza del matrimonio è invece annualmente celebrata nella confinante Lavagna nella manifestazione della Torta dei Fieschi.
Nel territorio comunale si trovano[15], oltre al borgo di Cogorno e al capoluogo San Salvatore (detto anche San Salvatore dei Fieschi), le frazioni di Breccanecca, Costa, Monticelli e Panési, per un totale di 9,08 km2.
Confina a nord con il comune di Carasco, a sud con Lavagna, ad ovest con Chiavari e ad est con Ne.
Si basa sulla produzione agricola e sulla lavorazione dei prodotti locali e naturali.
Il capoluogo è attraversato principalmente dalla strada provinciale 33 di San Salvatore che gli permette il collegamento stradale con Lavagna, a sud, e collegandosi a sua volta con la strada statale 1 Via Aurelia, e con Carasco a nordest con due bivi per la strada statale 225 della Val Fontanabuona. Altro collegamento con Lavagna è la strada provinciale 34 di Cogorno.
Da Chiavari un servizio di trasporto pubblico locale gestito dall'AMT garantisce quotidiani collegamenti bus con Cogorno e per le altre località del territorio comunale.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1964 | 1980 | Angelo Oscar Simonetti | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
2 settembre 1985 | 19 luglio 1990 | Giorgio Vignolo | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
30 luglio 1990 | 24 aprile 1995 | Giorgio Vignolo | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Gino Garibaldi | Rinnovamento per Cogorno (lista civica di centro-destra) |
Sindaco | |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Gino Garibaldi | Rinnovamento per Cogorno (lista civica di centro-destra) |
Sindaco | |
5 luglio 2004 | 22 maggio 2008 | Giovanni Levaggi | Rinnovamento per Cogorno (lista civica di centro-destra) |
Sindaco | [16] |
28 luglio 2008 | 8 giugno 2009 | Enrica Sommariva | Rinnovamento per Cogorno (lista civica di centro-destra) |
Vicesindaco | [17] |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Enrica Sommariva | Rinnovamento per Cogorno (lista civica di centro-destra) |
Sindaco | |
26 maggio 2014 | 27 maggio 2019 | Enrica Sommariva | Rinnovamento per Cogorno (lista civica di centro-destra) |
Sindaco | |
27 maggio 2019 | 10 giugno 2024 | Gino Garibaldi | Rinnovamento per Cogorno (lista civica di centro-destra) |
Sindaco | |
10 giugno 2024 | in carica | Gino Garibaldi | Rinnovamento per Cogorno (lista civica di centro-destra) |
Sindaco |
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