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coalizione politica irachena Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La Coalizione dello Stato di Diritto è una coalizione di partiti politici iracheni conservatori, formata dal Primo ministro Nuri al-Maliki in vista delle elezioni provinciali del 2009. Essa ottenne circa il 26 % dei voti, ed 89 seggi, durante le elezioni parlamentari in Iraq del 2010. La Coalizione era costituita essenzialmente dal Partito Islamico Da'wa, guidato da Nuri al-Maliki, assieme ad altri gruppi politici e candidati indipendenti.
Maggioritaria nel sud del Paese, il suo elettorato proviene soprattutto dalla maggioranza sciita.
Alle elezioni provinciali del 2009, la Coalizione dello Stato di Diritto era composta dai seguenti partiti:[1]
La Coalizione dello Stato di Diritto risultò la lista maggioritaria con il 19,1% dei voti e 126 seggi (su 440).[2]
Alle elezioni parlamentari in Iraq del 2010, la Coalizione dello Stato di Diritto era composta dagli stessi partiti, con qualche modesta differenza[3]:
La coalizione ottenne 2.792.083 di voti, pari al 24,22% del totale, guadagnando 89 seggi, due in meno della coalizione maggioritaria Iraqiyya.
Tuttavia il 4 maggio 2010, due mesi dopo le elezioni legislative del 7 marzo, la Coalizione dello Stato di Diritto si mette d'accordo con la coalizione dell'Alleanza Nazionale Irachena, che ha guadagnato 70 seggi alle elezioni, per formare un'unica grande coalizione nel Parlamento iracheno.
Nuri al-Maliki viene confermato Primo Ministro.
Alle elezioni provinciali del 2013, la Coalizione dello Stato di Diritto era composta dagli stessi partiti, con qualche modesta differenza[4][5]:
Alle elezioni parlamentari in Iraq del 2014, la Coalizione dello Stato di Diritto era composta dagli stessi partiti, con qualche modesta differenza. Il partito principale era sempre il Partito Islamico Da'wa, guidato dal Primo Ministro iracheno Nuri al-Maliki.
La coalizione ottenne 3.141.835 di voti, pari al 24,14% del totale, guadagnando 89 seggi, risultando la lista maggioritaria a livello nazionale.
Tuttavia a causa delle rivolte sunnite contro il premier Nuri al-Maliki, il ruolo di Primo Ministro fu conferito a Haydar al-'Abadi.
Alle elezioni parlamentari in Iraq del 2018, la Coalizione dello Stato di Diritto era formata soltanto da una parte del Partito Islamico Da'wa, quella fedele all'ex Primo Ministro iracheno Nuri al-Maliki, mentre un'altra parte del Partito Islamico Da'wa, quella fedele al Primo Ministro in carica Haydar al-'Abadi, si presentò, assieme ad una parte dei movimenti di protesta sunniti, nella coalizione dell'Alleanza della Vittoria.
La divisione interna del principale partito della coalizione ebbe un esito negativo sui risultati elettorali.
La Coalizione dello Stato di Diritto, guidata da Nuri al-Maliki, ottenne soltanto 25 seggi, mentre l'Alleanza della Vittoria guidata da Haydar al-'Abadi ottenne 42 seggi.
Altri due raggruppamenti di partiti sciiti ottennero un numero maggiore di voti e di seggi: la coalizione Saairun, guidata da Muqtada al-Sadr, e l'Alleanza Fatah, guidata da Hadi Al-Amiri (quest'ultima composta principalmente dal partito del Supremo Consiglio Islamico Iracheno e dall'Organizzazione Badr).
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