Clementina Carrelli nacque a Lecce, ma visse a Napoli dove si era trasferita con la famiglia[1]. I genitori erano Luigi Carrelli e Luisa Palombi[2]. Dimostrò fin da bambina un'inclinazione per il disegno, ricopiando in miniatura degli originali trovati in casa. Venne affidata all'insegnamento di Biagio Molinaro[1]; in seguito lo ritrasse in un busto in gesso[3].
La sua formazione venne compiuta anche attraverso viaggi a Roma ed in altre città europee[4]. La sua vena artistica si espresse sia nella pittura sia nella scultura. Nel corso della sua vita partecipò a numerose esposizioni, fra cui la Biennale borbonica del 1859 e le esposizioni di Napoli del 1877, di Milano del 1872[5], di Vienna del 1873, di Torino del 1884 e di Londra del 1888.
Fra le opere principali: Agar e Ismaele, Un disperato dolore, Il disinganno (statua in terra cotta), Giulietta e Romeo, I primi studi, Una lettura di sera, Una devota della Vergine, Una mesta rimembranza, Un interno[1]. Il ritratto di Giulio Petroni (1871) è nella collezione della Biblioteca nazionale Sagarriga Visconti-Volpi di Bari[4]. Nel 1888, dipinse una pala d'altare raffigurante Cristo che mostra il cuore a Santa Margherita Alacoque per la Chiesa del Cenacolo a Napoli[6].
Nel 2004, il Comune di Lecce le ha intitolato una via cittadina[7].
Enza Plotino, Percorsi femminili a Napoli. Sulle tracce delle protagoniste della storia dell'arte, della cultura, della società, prefazione di Paola Villani, Milano, Le guide, 2022, ISBN9791259990273.
Raffaele Giura Longo e Giovanni De Gennaro, La storiografia pugliese nella seconda metà dell'Ottocento, Levante, 2002, p.226.
Amilcare Foscarini, Paolo Vetrugno e Pierluigi Bolognini, Arte e artisti di Terra d'Otranto: tra Medioevo ed età moderna, Lecce, Edizioni del Grifo, 2000, ISBN8872611822.
Eligio Imarisio, Donna poi artista, identità e presenza fra Otto e Novecento, Milano, Franco Angeli, 1996.
Christine Farese-Sperken, La pittura dell'Ottocento in Puglia: i protagonisti, le opere, i luoghi, Bari, M. Adda, 1996, ISBN8880822519.
Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani dal Neoclassicismo al Liberty, Lodi, Pomerio, 1994. ISBN 8871213750
Domenico Maggiore, Arte e artisti dell'Ottocento napolitano e Scuola di Posillipo: biografie di pittori, incisori, scultori e architetti. Supplemento alla storia dell'arte italiana, Napoli, Maggiore, 1955, SBNIT\ICCU\NAP\0072787.
Agostino Mario Comanducci, I pittori italiani dell'Ottocento: dizionario critico e documentario, Milano, Artisti d'Italia, 1934.
Nicola Tafuri, Ghirlanda di fiori poetici offerti in varie occasioni alla piissima ed esimia artista Clementina Carrelli, Napoli, Tip. M. D'Auria, 1914, SBNIT\ICCU\CUB\0624995.
Esposizione Generale Italiana in Torino 1884. Catalogo ufficiale, Torino, Unione Tipografico-Editrice, 1884, SBNIT\ICCU\RMS\0066362.
Atti Ufficiali dell'Esposizione Universale di Vienna del 1873, Catalogo generale degli espositori italiani, Roma, Tipografia Barbera, 1873.
Carlo Tito Dalbono, Ultima mostra di Belle Arti in Napoli, Napoli, Stab.Tip. dei Classici italiani, 1859.