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classe di fregate multiruolo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
I pattugliatori polivalenti d'altura (PPA) della classe Thaon di Revel[7] rappresentano una classe di unità navali multiruolo della Marina Militare progettate per sostituire le fregate classe Soldati e le corvette della prima serie della classe Minerva.
Classe Thaon di Revel | |
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Il Francesco Morosini presso la base navale di Yokosuka in Giappone | |
Descrizione generale | |
Tipo | Pattugliatore Fregata multiruolo |
Numero unità | 9 |
In servizio con | Marina Militare - 5 unità +2 in costruzione (+ 3 in opzione) Tentara Nasional Indonesia Angkatan Laut - 2 unità |
Costruttori | Fincantieri |
Cantiere | Cantiere del Muggiano |
Consegna | 18 marzo 2022 (la 1° nave) |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento |
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Lunghezza | |
Larghezza | 16,5 m |
Altezza | 10,5 m |
Propulsione | CODAG:
|
Velocità | 32 nodi (59,26 km/h) |
Autonomia | 5 000 miglia a 15 nodi (9 260 km a 27,78 km/h) |
Equipaggio | 173 (posti letto) |
Armamento | |
Artiglieria | 1 cannone multiruolo Oto Melara da 127/64 mm 1 cannone multiruolo Oto Melara da 76/62 mm 2 mitragliere remotizzate Oto Melara Oerlikon KBA da 25 mm. 4 mitragliatrici da 12,7 mm |
Siluri | PPA Full: 2 lanciatori trinati per siluri MU90 (FFBNW) |
Missili | PPA Full e Light+: 2 lanciatori a 8 celle DCNS SYLVER A50 VLS per 16 missili Aster 15, 30 e 30B1 (FFBNW) PPA Full, Light+ e Light: 8 lanciatori per missili Teseo/Otomat Mk-2/E con gittata superiore ai 360 km e capacità di attacco a terra (FFBNW)[1][2] PPA EVO: rispetto ai Full le celle VLS sono 64 (sia A50 che A70) [3] |
Mezzi aerei | 2 elicotteri SH90 o 1 elicottero AW101
PPA EVO: droni di tipo UAV, USV e UUV [3] |
Note | |
Rampa di poppa con bacino per 1 RHIB da 11 metri Capacità di carico fino a 8 container ISO 1C, per 120 t max complessive | |
dati tratti da[4][5][6] | |
voci di navi presenti su Wikipedia |
La classe fa parte della legge navale 2014-2015[8] che prevede la suddivisione delle unità nelle seguenti tre diverse versioni: Light, Light+ e Full.
Nel 2024 Fincantieri ha presentato la versione EVO (chiamati anche PPA 2.0 o Super-PPA) che consiste in una versione aggiornata nella configurazione, nella modularità della piattaforma, nella strumentazione e nell'armamento.[3]
Il piano per la Marina Militare italiana prevedeva 16 unità complessive, poi è stato portato a 7 unità con un'opzione di altre 3, inizialmente così configurate: due PPA Light, tre PPA Light+ e due PPA Full[9] ma successivamente due dei tre Light+ sono stati convertiti in EVO.[3][10][11]
Nel 2016[9], la Marina Militare aveva individuato nei PPA l'erede di diverse classi di navi ormai datate della flotta, riorganizzandole nel numero: da 22 aventi stazza media di 1900t a 16 con un dislocamento di 4500t. Il piano iniziale prevedeva quindi un "unica taglia" (da 4500t) ovvero un'unica nave multiruolo che soppiantasse classi di navi molto diverse fra loro per operatività e stazza. Nonostante l'elevata polivalenza dei PPA quest'idea iniziale venne abbandonata nel 2019, la decisione è dovuta principalmente all'approvazione del programma europeo EPC (che vede proprio l'Italia come coordinatore del progetto); la commessa quindi scese da 16 a 7 e le varie classi sono state sostiuite da progetti diversi:
In questo modo, quindi, il numero di navi in flotta rimane quasi inalterato ma rimane la filosofia di aumentarne il dislocamento in quanto tutte le navi vengono sostituite con nuovi modelli di tonnellaggio decisamente maggiore.
Nel 2024 il piano subisce un'ulteriore modifica, questa volta non nel numero di PPA assegnati alla Marina Militare ma nella loro configurazione. Il 28 marzo 2024, infatti, l'Indonesia e Fincantieri hanno firmato un contratto di vendita pari a 1,18 miliardi di euro per l'acquisto di 2 PPA che prevede il trasferimento alla marina indonesiana di nave Ruggiero Di Lauria e nave Marcantonio Colonna, unità rimpiazzate negli anni successivi da Fincantieri alla Marina Militare italiana.[12][13][8]. Dopo questa esportazione, quindi, i due PPA destinati alla Marina italiana (che sostituiscono quelli venduti all'Indonesia), non sono più stati realizzati in configurazione Light+ ma Full.[10][11]
Il Pattugliatore Polivalente d’Altura (PPA), o Multipurpose Combat Ship (MCS) come ora la Marina Militare preferisce chiamarlo, rappresenta una tipologia di nave altamente flessibile con capacità di assolvere molteplici compiti che vanno dal pattugliamento al combattimento di prima linea.
Sono presenti quattro versioni:
Le versioni Light e Light+ sono velocemente convertibili nella versione Full, grazie anche all'elevato grado di modularità delle unità.
Lo scafo presenta una forma innovativa, che insieme al nuovo rostro prodiero punta ad ottimizzare la spinta idrodinamica allo scopo di soddisfare requisiti[14] prestazionali molto sfidanti, pur mantenendo un moderato impatto ambientale e garantendo l'economicità di gestione.
Le navi sono caratterizzate da due zone ad alta modularità: una di centro nave e l'altra di poppa.
La prima è dotata di una gru Davit con due braccia dispiegabili per il trasporto, il lancio ed il recupero di imbarcazioni lunghe fino a 11 metri e pesanti fino a dieci tonnellate, e una gru centrale per container fino a venti tonnellate. Questa zona ha una capacità di carico fino a otto container ISO 1C, per 120 t massime complessive.
La seconda zona modulare invece può fungere da bacino per mezzi delle forze speciali, da magazzino pallettizzato, da comparto sanitario, da comparto alloggi (30 posti più un'area igiene) o come zone USV e ROV più cittadella di comando.
Adiacente a questa zona è presente in modo predefinito una rampa per il lancio ed il recupero di un veicolo anfibio di tipo RHIB di massimo 11 metri.
La zona plancia presenta una moderna ed innovativa forma, molto simile a quella di un elmo, assicurando un ampio raggio di visibilità nonché un elevatissimo grado tecnologico, essendo in questa riuniti tutti i sistemi di controllo, di autodifesa ed attacco, navigazione e propulsione.
L'intero sistema elettronico è stato realizzato da Leonardo, che fornisce un Combat Management System di nuova generazione ad architettura aperta, modulare e riconfigurabile, progettato per essere un sistema C4I completo, con accesso ai servizi di rete della Coalizione così come a quelli Strategici Nazionali.
Nella plancia è stato previsto un innovativo sistema denominato "cockpit" realizzato insieme a Fincantieri, che consente per la prima volta la gestione integrata delle operazioni relative sia alla conduzione della nave sia al sistema di combattimento, con un numero ridotto di addetti, grazie anche all’impiego di tecnologie di realtà aumentata.
Esso comprende un radar AESA 3D Kronos Dual Band, composto da quattro facce fisse. Ognuna di esse comprende a sua volta due pannelli radar, uno in banda C (per la sorveglianza e il tracciamento aerei a medio-lungo raggio e per la sorveglianza e il tracciamento anti-missile balistico, oltre che per la guida dei missili superficie-aria del sistema SAAM-ESD) ed uno in banda X (per la sorveglianza di superficie e per la sorveglianza e il tracciamento aerei a corto raggio). La variante Full è dotata del sistema completo, la Light+ ha solo i pannelli in banda C e la Light ha solo quelli in banda X.
Le unità sono equipaggiate con il radar in banda X per la ricerca aerea e di superficie SPS-732 (RAN 30X/I).
Altri sensori sono: un radar per il controllo del fuoco NA-30S MK2, due radar in banda X e Ka per la navigazione, un sistema IRST (InfraRed Search and Track), sensori per il riconoscimento amico/nemico (IFF, Identification Friend and Foe).
Il sistema di comunicazione è basato sulla tecnologia Software Defined Radio (SDR) e comprende due antenne SATCOM, una a due bande ed una a tre.
In campo ASW le PPA sono dotate di un sonar trainato, sia attivo sia passivo, a bassa-medio frequenza a profondità variabile ATAS e di un sonar trainato Black Snake, progettato per la scoperta e la classificazione di siluri nemici in arrivo.
Leonardo fornisce anche il Diver Detection Sonar, l'Underwater Telephone e il Bathy Thermpograph Unit.
I PPA EVO hanno una nuova strumentazione per gestire i droni (UAV, USV e UUV) di cui sono dotati e nuovi sistemi anti-drone ed anti missili balistici.[3]
L'armamento di base comune a tutte e tre le versioni è costituito da: un cannone (a prua) OTO Melara 127/64 munito del munizionamento Vulcano e da un cannone (sull'aviorimessa di poppa) OTO Melara 76/62, del tipo sovraponte, munito di munizionamento Davide/Strales e con predisposizione per il Vulcano. Sempre sull'aviorimessa di poppa trovano posto 2 mitragliere a controllo remoto Oto Melara / Oerlikon KBA 25/80 e 2 lanciarazzi ODLS-20 per le contromisure AAW e ASW.
Le unità vantano poi un impianto missilistico di ultima generazione VLS Sylver A-50 per il lancio in verticale di 16 missili Aster 15, Aster 30 e Aster 30 B1NT, già implementato nelle versioni Light+ e Full, mentre la versione Light è predisposta per una loro possibile installazione. Tutte le versioni hanno la predisposizione per un sistema di 4 lanciatori binati per il lancio di 8 missili anti-nave e land attack OTOMAT TESEO Mk-2E.
Per quanto riguarda la capacità silurante, nelle versioni Light e Light+ è presente la predisposizione per 2 lanciatori trinati per siluri da 324mm MU-90 Impact, mentre nella versione Full essi sono già forniti.
Sulle PPA versione Full sono installati due lanciatori ODLS 20 (OTO Decoy Launching System) a controllo remoto il cui ruolo principale è fornire alla nave una difesa passiva dai radar e dai missili dotati di seeker IR, ma anche decoy ASW; le altre due versioni sono predisposte per la loro installazione.
Importante infine è la presenza di un hangar e di un ponte di volo per 2 elicotteri NH90 o un AgustaWestland AW101.
La versione EVO è dotata, rispetto alla versione Full, di maggiore armamento nella lotta antisommergibile e nelle operazioni anti-drone. I PPA EVO dispongono di 64 celle VLS SYLVER A50 ed A70: 4 moduli a 8 celle a prua e 4 moduli a 8 celle a centro nave. I PPA EVO, con l'uso dei missili da crociera oltre alla lotta antisommergibile potranno anche gestire operazioni superficie-superficie, quindi anti-nave a distanza, anti aerea ed anti-superficie. Inoltre ha nuova strumentazione per gestire i droni (UAV, USV e UUV) di cui è dotata.[3] L'ampliamento del nuovo sistema di missili a lancio verticale permette anche ai PPA EVO di poter svolgere operazioni specifiche di difesa anti attacco balistico.[3]
Matricola | Nome | Versione | Cantiere di costruzione | Impostazione | Varo | Consegna | Base |
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P 430 | Paolo Thaon di Revel[15] | Light | Riva Trigoso, Muggiano | 9 maggio 2017 | 15 giugno 2019 | 18 marzo 2022 | Taranto |
P 431 | Francesco Morosini | Light | Riva Trigoso, Muggiano | 16 febbraio 2018 | 22 maggio 2020[16] | 22 ottobre 2022 | Taranto |
P 432 | Raimondo Montecuccoli | Light+ | Riva Trigoso, Muggiano | 8 novembre 2018 | 13 marzo 2021[17][18] | 27 settembre 2023 | La Spezia |
P 434 | Giovanni delle Bande Nere | Full | Riva Trigoso, Muggiano | 8 novembre 2018 | 12 febbraio 2022 | 2 ottobre 2024 | La Spezia |
P 433 | Marcantonio Colonna | Full (in precedenza Light+) | Riva Trigoso, Muggiano | ||||
P 435 | Ruggiero di Lauria | Full (in precedenza Light+) | Riva Trigoso, Muggiano | ||||
P 436 | Domenico Millelire | Full | Riva Trigoso, Muggiano | 17 maggio 2022 | 13 luglio 2024 | agosto 2026 | |
I due PPA destinati alla Marina italiana (che sostituiscono quelli venduti all'Indonesia) Ruggiero di Lauria e Marcantonio Colonna, non sono più stati realizzati in configurazione Light+ ma Full.[10][11]
Matricola | Nome | Versione | Cantiere di costruzione | Impostazione | Varo | Consegna | Base |
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320 | Brawijaya | Full | Riva Trigoso, Muggiano | 3 settembre 2020 | 26 novembre 2022 | dicembre 2024 | |
321 | Prabu Siliwangi | Full | Riva Trigoso, Muggiano | 20 ottobre 2021 | 6 ottobre 2023 | agosto 2025 | |
Le due navi al momento della vendita (marzo 2024) alla Marina Indonesiana erano già in costruzione per la Marina Militare italiana e la configurazione prevista era Light+ ma prima di essere consegnate all'Indonesia sono state portate in versione Full.[10][11]
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