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Sottomarino nucleare sovietico Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La classe Akula o Progetto 971 Ščuka-B (in cirillico: Проект 971 Щу́ка-Б, nome in codice NATO: Akula I) è una classe di sottomarini d'attacco a propulsione nucleare (SSN) di fabbricazione sovietica entrata in servizio a partire dagli anni Ottanta ed il cui nome in codice è divenuto, in Occidente, più noto dell'originale denominazione di progetto.
Classe Akula Progetto 971 Ščuka-B | |
---|---|
К-419 «Кузбасс» | |
Descrizione generale | |
Tipo | SSN |
Numero unità | 15 |
Proprietà | Voenno-morskoj flot |
Cantiere | Komsomolsk Sevmaš |
Impostazione | 11 novembre 1983 |
Varo | 22 luglio 1984 |
Entrata in servizio | 30 dicembre 1984 (Akula I) 29 dicembre 1991 (Improved Akula) 25 novembre 1995 (Akula II) 3 gennaio 2001 (Akula III) |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 9.100 in immersione |
Lunghezza | 108 m |
Profondità operativa | 600 m |
Propulsione | 1 reattore ОК-650М da 190 MW |
Velocità in immersione | 35 nodi |
Velocità in emersione | 20 nodi |
Autonomia | 80 giorni |
Equipaggio | 62 |
Armamento | |
Siluri | 4 tubi da 533 mm 4 tubi da 650 mm |
Missili | cruise: 12 RK-55 anti-nave: RPK-2 V'juga oppure RPK-6 Vodopad RPK-7 Veter |
Note | |
datir elativi alla versione: Akula I | |
dati tratti da: Naval Technology[1] | |
voci di classi di sottomarini presenti su Wikipedia |
Progettati per attaccare unità navali avversarie sia subacquee che di superficie, grazie ad aggiornamenti successivi implementati dagli anni Novanta, sono in grado di neutralizzare anche installazioni costiere[2]. Sviluppati in più serie, l'ultima in ordine cronologico è la Akula III (in cirillico: Проект 971M Щу́ка-Б) di cui il Gepard è l'unico esemplare completato ed introdotto in servizio nel 2001.
Dei 18 battelli commissionati, al 2022 ne risultano attivi 10, due dei quali, il Nerpa (dal 2011-2021)[3] ed il Magadan (a partire dal 2022) ceduti in leasing alla Marina militare indiana.
Lo sviluppo del Progetto 971 iniziò nel 1976, quando i responsabili della pianificazione militare sovietica si resero conto che le infrastrutture industriali esistenti erano inadeguate a produrre (a costi ragionevoli) le enormi quantità di titanio necessarie per la costruzione dei sommergibili classe Sierra (Progetto 945)[4]. Il risultato di questo sviluppo fu un sottomarino con lo scafo in acciaio, di prestazioni paragonabili ai classe Sierra, ma notevolmente più economico da costruire e da mantenere. In Occidente sono conosciuti con il nome di classe Akula.
Le versioni sviluppate sono:
I sottomarini della classe Akula hanno il doppio scafo in acciaio amagnetico. I due scafi sono più distanziati del normale: questo consente, in caso di incidente, di evitare il più possibile i danni allo scafo interno. Questo è diviso in otto compartimenti. I sottomarini classe Akula sono costruiti con materiali e tecnologie pensate appositamente per la riduzione dei rumori: questo rende minima la traccia acustica e permette una maggiore capacità di sopravvivenza del battello. La propulsione è assicurata da un reattore nucleare OK-650B da 190 MW (100'000 hp), che consente una velocità di 20 nodi in emersione e 35 in immersione. In caso di emergenza, la propulsione è assicurata da due motori ausiliari diesel da 560 kW (750 hp), che consentono una velocità massima di 3-4 nodi. L'autonomia è di 80 giorni (100 nel caso degli Akula II).
L'armamento di questi sottomarini è efficace contro bersagli sia di superficie, sia subacquei. La versione base ha 8 tubi lanciasiluri (4 da 533 mm e 4 da 650 mm), mentre le versioni successive ne hanno 10 (6 da 533 mm e 4 da 650 mm). In caso di necessità, i tubi da 650 mm possono essere utilizzati con gli armamenti previsti per quelli da 533 mm. La dotazione antinave comprende 28 missili SS-N-15 Starfish e SS-N-16 Stallion, oltre a siluri di vario tipo.
Gli SS-N-15 possono essere lanciati dai tubi da 533 ed hanno una gittata di 45 km, mentre per gli SS-N-16 sono necessari quelli da 650 mm, e raggiungono i 100 km. Entrambi i tipi possono essere armati anche con una testata nucleare.
La capacità di colpire obiettivi terrestri è assicurata da 12 missili da crociera Granat (nome in codice NATO: SS-N-21 Sampson), in grado di raggiungere obiettivi a 3.000 km di distanza. Possono essere equipaggiati con una testata nucleare da 200 kT, e l'accuratezza (CEP: cerchio di errore probabile) è di 150 metri.
Inoltre, questo sottomarino (caso quasi unico, oltre attualmente agli scafi della classe Kilo, sicuramente quelli non destinati all'esportazione[5]) è munito anche di una capacità antiaerea: infatti, è equipaggiato con un lanciatore portatile per missili Strela SA-N-8 (la dotazione è di 18 missili).
Oggi questi sottomarini sono in servizio sia nella Flotta del Pacifico (10ª Divisione subacquea a Rybach'e, nei pressi di Petropavlovsk-Kamčatskij), sia nella Flotta del Nord (24ª Divisione subacquea, di stanza a Gadžievo nella penisola di Kola). Si tratta di una classe piuttosto numerosa:
Nome | Impostazione | Varo | Entrata in servizio | Flotta | Disarmo | Stato | Note |
---|---|---|---|---|---|---|---|
Akula I (971) | |||||||
K-284 Akula: | 11 novembre 1983 | 22 luglio 1984 | 30 dicembre 1984 | del Pacifico | 1998 | Fuori servizio[6] | Demolito nel 2008 |
K-263 Barnaul | 9 maggio 1985 | 28 maggio 1986 | 30 dicembre 1987 | del Pacifico | - | Fuori servizio | Demolito nel 2019 |
K-322 Kašalot | 5 settembre 1986 | 18 luglio 1987 | 30 dicembre 1988 | del Pacifico | - | Fuori servizio | Demolito nel 2020 |
K-480 Ak Bars | 22 febbraio 1985 | 16 aprile 1988 | 29 dicembre 1988 | del Nord | 2002 | Fuori servizio[6] | Demolito nel 2010 |
K-391 Bratsk | 23 febbraio 1988 | 14 aprile 1989 | 29 dicembre 1989 | del Pacifico | - | Fuori servizio | Dismesso nel 2022[7] |
K-317 Pantera | 6 novembre 1986 | 21 maggio 1990 | 27 dicembre 1990 | del Nord | - | Attivo | |
K-331 Magadan | 28 dicembre 1989 | 23 giugno 1990 | 31 dicembre 1990 | - | - | Attivo | Leasing alla Marina indiana a partire dal 2022 |
Improved Akula (971I) | |||||||
K-461 Volk | 14 novembre 1987 | 11 giugno 1991 | 29 dicembre 1991 | del Nord | - | Attivo | |
K-328 Leopard | 26 ottobre 1988 | 28 giugno 1992 | 30 dicembre 1992 | del Nord | - | Attivo | Ammodernamento in fase conclusiva[8] |
K-419 Kuzbass | 28 luglio 1991 | 18 maggio 1992 | 31 dicembre 1992 | del Pacifico | - | Attivo | |
K-154 Tigr | 10 settembre 1989 | 26 giugno 1993 | 29 dicembre 1993 | del Nord | - | Attivo | |
K-295 Samara | 7 novembre 1993 | 15 agosto 1994 | 17 luglio 1995 | del Pacifico | - | Attivo | Ammodernamento in corso[7] |
K-152 Nerpa | 1993 | 24 giugno 2006 | 29 dicembre 2009 | - | - | Attivo | Noleggio presso la Marina Indiana concluso[3] |
K? Irbis | 1994 | - | - | - | - | Cancellato | |
Akula II (971U) | |||||||
K-157 Vepr' | 13 luglio 1990 | 10 dicembre 1994 | 25 novembre 1995 | del Nord | - | Attivo | Modernizzato nel 2020[9] |
Akula III (971M) | |||||||
K-335 Gepard: | 23 settembre 1991 | 17 settembre 1999 | 3 gennaio 2001 | del Nord | - | Attivo | |
K-337 Kuguar | 18 agosto 1992 | - | - | - | - | Cancellato | |
K-333 Rys': | 31 agosto 1993 | - | - | - | - | Cancellato |
Il 27 ottobre 2008, il sottomarino K-152 Nerpa della flotta del Pacifico stava effettuando attività in mare nel Mar del Giappone in previsione della consegna alla marina militare indiana. L'8 novembre, durante le prove, vi è stata una attivazione accidentale del sistema antincendio di prua, funzionante con gas halon. In pochi secondi, il gas antincendio ha preso il posto di tutta l'aria respirabile nel compartimento e sono morte per asfissia 20 persone (17 civili e 3 marinai), rimaste nei locali che i sistemi di sicurezza hanno erroneamente bloccato a tenuta stagna prima dell'evacuazione[10][11]. Dozzine di altri imbarcati hanno avuto ustioni da halon e sono stati evacuati in un porto non precisato nel Territorio del Litorale.[12] Si è trattato del peggior incidente per la marina russa dopo la perdita del sottomarino K-141 Kursk nel 2000. Nell'incidente, il sottomarino Nerpa non ha subito danni di rilievo e non vi sono state fughe radioattive.[13]
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