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specie di uccello Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La cicogna nera (Ciconia nigra Linnaeus, 1758) è un uccello della famiglia delle Ciconiidae.
Cicogna nera | |
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Due esemplari adulti di cicogna nera (Ciconia nigra) | |
Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Aves |
Sottoclasse | Neornithes |
Ordine | Ciconiiformes |
Famiglia | Ciconiidae |
Genere | Ciconia |
Specie | C. nigra |
Nomenclatura binomiale | |
Ciconia nigra Linnaeus, 1758 | |
Areale | |
Aree di nidificazione Aree di svernamento Stanziale |
La cicogna nera è leggermente più piccola della cicogna bianca: è lunga 95 cm, per circa 3 kg di peso. L'apertura alare può raggiungere e superare (anche se di poco) i 2 m.
Fatta esclusione per il ventre ed alcune penne ascellari di colore bianco, è di colore nero, con sfumature verdi/viola metalliche che si vedono solo in casi particolari di luce. Becco, zampe e circolo oculare sono di colore rossiccio.
I giovani sono di un colore verde nerastro opaco. Le zampe e il becco sono grigio-verdi.
La cicogna nera nidifica in buona parte d'Europa e Asia, dalla penisola iberica fino alla Cina settentrionale, escludendo però le zone più settentrionali (Scandinavia e Siberia). Gli esemplari europei vanno a svernare in Africa, lungo le coste mediterranee, nel Sahel o lungo la Rift Valley, mentre gli esemplari asiatici svernano tra la penisola indiana e la Cina meridionale. In alcune zone della Spagna e dell'Africa meridionale è stanziale.
Frequenta ambienti diversi in base al periodo: durante le migrazioni la si rinviene in molti ambienti, come paludi, prati umidi, risaie, marcite. Nidifica invece in boschi umidi o foreste vicine a zone umide, prevalentemente nel Nord Europa, e pareti rocciose (prevalentemente in zone con clima mediterraneo, come Spagna, Grecia o Italia meridionale), in ogni caso in zone lontane da insediamenti umani o disturbi antropici.
In Italia la cicogna nera è una specie rara: dopo anni di assenza è tornata a nidificare nel 1994 in Piemonte (nel parco naturale del Monte Fenera) per poi ricolonizzare anche Calabria (1997), Basilicata (2000) e Lazio (2002) e Campania (Monteverde, 2010).
Dal 2016 circa è diventata stanziale sull'altopiano della Sila dove nell'estate del 2021 è stata documentata una prima nidificazione da parte del GLC LIPU Sila.
Nel 2002 in Italia hanno nidificato 5 coppie di cicogna nera, salite a 9 nel 2007.
Probabilmente, comunque, il numero di coppie nidificanti è sottostimato in quanto è una specie elusiva che nidifica in luoghi appartati.
Durante le migrazioni è più facile avvistarla, quasi in qualsiasi parte della penisola.
Il numero di individui svernanti va aumentando di anno in anno.
Si nutre di pesci, anfibi e rettili.
Nidifica sugli alberi di notevole altezza, o su pareti rocciose, depone dalle tre alle sei uova.
In Italia è facile vederla di passaggio, durante le migrazioni.
Rispetto alla cicogna bianca, non gradisce le zone antropizzate.
È specie protetta ai sensi della legge 157/92[1].
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