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specie di Animalia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il bradipo didattilo di Linneo (Choloepus didactylus (Linnaeo, 1758)), noto anche come bradipo didattilo meridionale, o in lingua locale tsantsa o unau, è una specie di bradipo didattilo originario del Sud America, il cui areale comprende il Venezuela, Guyana, Colombia, Ecuador, Perù ed il Brasile a nord del Rio delle Amazzoni. È possibile che l'areale della specie possa comprendere anche la Bolivia.[4]
Bradipo didattilo di Linneo[1] | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[2] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Pilosa |
Famiglia | Choloepodidae |
Genere | Choloepus |
Specie | C. didactylus |
Nomenclatura binomiale | |
Choloepus didactylus (Linneo, 1758)[3] | |
Sinonimi | |
Bradypus didactylus Linnaeus, 1758 | |
Areale | |
I bradipi didattili sono più grandi dei bradipi tridattili, avendo una lunghezza di 58-70 centimetri (23-28 pollici), per un peso di 4-8 kg (8.8-17.6 libbre). Hanno peli più lunghi, occhi più grandi e zampe anteriori e posteriori della stessa lunghezza.[5] Le loro orecchie, le zampe posteriori e la testa sono generalmente più grandi dei Bradypodidae. Tuttavia hanno una coda più corta.[6] La loro altezza alle spalle, la lunghezza dalla scapola alla punta degli artigli è più lunga dei bradipi tridattili, indicando braccia più lunghe, utili per muoversi più agilmente tra i rami degli alberi. La pelliccia è lunga, ispida e di color beige chiaro, quasi biondo, con sfumature che vanno dal marrone al rossiccio; spesso, a causa di un'alga che vive in simbiosi con l'animale, il pelo assume tonalità azzurrognole o verdastre.[6]
La specie ha, relativamente, pochi denti; possiede da quattro a cinque serie che comprendono i canini, ma manca di incisivi. I denti mancano di smalto, costituito solo da due strati di dentina in continua crescita.[7] Occasionalmente sono stati osservati denti in soprannumero, ma questa è una condizione occasionale osservata in quasi tutti gli ordini di mammiferi.[7]
I bradipi appartengono all'ordine Pilosa, che comprende anche i formichieri. Appartengono al superordine Xenarthra, di cui fa parte anche l'ordine Cingulata, che comprende armadilli e glyptodonti. Gli xenartri sono perlopiù sdentati, o mancano di incisivi, o hanno un numero molto ridotto di denti, con solo 4-5 serie rimanenti, compresi i canini.[7]
Originariamente, i bradipi moderni erano divisi in due famiglie in base al numero di dita degli arti anteriori, Megalonychidae e Bradypodidae. Il bradipo didattilo di Linneo ed il bradipo didattilo di Hoffmann (Choloepus hoffmanni) appartenevano alla famiglia Megalonychidae, che comprendeva anche gli estinti bradipi terricoli.[8] Tuttavia, un nuovo studio che si basa su dati molecolari ottenuti dalle sequenze di collagene e DNA mitocondriale hanno rimesso in discussione l'albero genealogico dei bradipi. Questa nuova valutazione colloca i bradipi didattili insieme ai mylodontidi e ai bradipi tridattili all'interno di Megatherioidea, vicino a Megalonyx, megatheriidi e nothrotheriidi, rendendo polifiletica la famiglia precedentemente riconosciuta dei Megalonychidae, spostando sia i bradipi didattili sia i bradipi dei Caraibi al di fuori di questa famiglia e lontano da Megalonyx. I bradipi caraibici sono posti in un separato ramo basale dell'albero evolutivo dei bradipi.[9][10]
Il seguente albero filogenetico della famiglia dei bradipi si basa sui dati della sequenza del DNA mitocondriale e del collagene (vedi Fig.4 di Presslee et al., 2019).[10]
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Il bradipo didattilo di Linneo è un animale solitario, notturno, che si muove solitario sulle cime degli alberi, vivendo unicamente nelle foreste pluviali. A causa del suo metabolismo e la sua, conseguente, locomozione lenta, questo animale può cadere comunemente preda di predatori come l'ocelot ed il giaguaro, nonché grandi uccelli rapaci, come l'aquila arpia e le aquile crestate. La predazione si verifica principalmente quando il bradipo scende a terra per defecare o cambiare albero, dove è estremamente vulnerabile.[8] Al contrario, questo animale è un ottimo nuotatore, capace anche di rimanere in apnea per molto tempo, rendendo capace di attraversare fiumi e torrenti, ma rendendoli vulnerabili a predatori acquatici come anaconde, caimani e grossi pesci. Inoltre, viene spesso ucciso dagli indios (specialmente dagli Shuar), perché ritenuto un'incarnazione del perfido stregone Tsantsa, da cui prende il nome locale.[8]
I bradipi didattili vivono nelle foreste pluviali tropicali sempre calde e umide. Tendono a vivere in aree ricche di rampicanti, in modo che possano muoversi e destreggiarsi più agilmente da un albero all'altro.[8] Si nutrono principalmente di foglie, ma mancano dati sulla loro dieta a causa del loro stile di vita notturno e per la difficoltà di avvistarli in natura. Gli esemplari in cattività e negli zoo, sono nutriti anche con frutta e verdura.[8]
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