Remove ads
chiesa di Calderara di Reno Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La chiesa di Santa Maria è la parrocchiale di Calderara di Reno, in città metropolitana ed arcidiocesi di Bologna[1]; fa parte del vicariato di Persiceto-Castelfranco[2].
Chiesa di Santa Maria | |
---|---|
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Località | Calderara di Reno |
Coordinate | 44°33′55.82″N 11°16′21.14″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Santa Maria |
Arcidiocesi | Bologna |
Architetto | Francesco Mazzanti |
Inizio costruzione | 1950 |
Completamento | 1953 |
La primitiva chiesa di Calderara di Reno, retta da alcuni monaci benedettini, esisteva già nell'VIII secolo ed era pertinenza dell'abbazia di Nonantola[1].
Come attestato da un documento contenuto nell'archivio della pieve di Borgo Panigale, la chiesa ed il convento vennero riedificati nel XIII secolo da tale Barufaldino Geremei e da sua nipote Bulnisia[1]; inoltre, sempre in quel secolo nel convento si insediarono dei frati francescani[3].
Grazie ad un atto datato 25 aprile 1286 si conosce che nel convento risiedevano sei religiosi che erano a servizio della cura d'anime[1].
In un documento datato 24 settembre 1692 si legge che la chiesa calderarese era filiale della pieve di Santa Maria Assunta a Borgo Panigale[4]; nel 1798, con la soppressione dell'ordine dei Padri Conventuali, la chiesa passò al Regio Demanio, per poi essere venduta a tale Agostino Carpi[3] e demolita nel 1806[1][4].
In seguito alla soppressione della vecchia chiesa la popolazione locale richiese la costruzione di una nuova, la cui prima pietra fu posta il 4 ottobre 1808[1]; nel 1849 venne pure realizzato il cimitero[3]. La chiesa fu poi ingrandita nel 1910[3].
Nel 1920 papa Benedetto XV cominciò ad interessarsi alla chiesa di Calderara e si augurò che diventasse autonoma rispetto alla matrice di Borgo Panigale[1]; tale desiderio venne realizzato nel 1922, allorché la chiesa fu eretta a parrocchiale dall'arcivescovo di Bologna Giovanni Battista Nasalli Rocca di Corneliano, il quale nel 1941 le conferì pure il titolo di arcipretale[1].
Il 15 aprile 1945 un bombardamento distrusse praticamente del tutto la chiesa, mentre, come testimoniato dall'allora parroco don Francesco Negrini, il campanile fu danneggiato ma non distrutto e l'archivio parrocchiale salvato integralmente[1].
Il 20 settembre 1950 incominciò la riedificazione della parrocchiale, mentre la prima pietra fu ufficialmente posta il 14 ottobre dello stesso anno[1]. Il nuovo edificio, disegnato da Francesco Mazzanti e realizzato dalla ditta di Leone Pancagnella, venne portato a compimento nel 1953[1]; aperta al culto il 5 aprile dei quell'anno, la chiesa fu benedetta il giorno successivo[1].
La struttura venne ristrutturata nel 1980 e nel 2001 pure il campanile fu oggetto di un intervento di restauro[1].
La facciata è in laterizio non intonacato e presenta un cornicione marmoreo sovrastante il portale e caratterizzato da tre archetti pensili[1].
L'interno è ad un'unica navata, sulla quale si aprono tre cappelle per lato contigue tra di loro, come a formare due ulteriori navate[1]; al termine dell'aula vi è il presbiterio rialzato di due gradini e a sua volta chiuso dall'abside quadrata[1].
L'opera di maggior pregio conservata all'interno della chiesa è una pala raffigurante la Beata Vergine Maria col Bambino, risalente al XVIII secolo[3].
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.