Chiesa di San Pietro Apostolo (Pontenure)
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La chiesa di San Pietro Apostolo è la parrocchiale di Pontenure, in provincia di Piacenza e diocesi di Piacenza-Bobbio[1][2]; fa parte del vicariato della Val Nure.
Chiesa di San Pietro Apostolo | |
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Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Località | Pontenure |
Indirizzo | Via Roma |
Coordinate | 44°59′57.43″N 9°47′19.16″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | San Pietro Apostolo |
Diocesi | Piacenza-Bobbio |
L'esistenza della pieve di Pontenure è attestata a partire dal Basso Medioevo[1], dato che la prima citazione risale al 1138[3].
Nel XVIII secolo l'edificio venne interessato da un imponente restauro voluto dall'economo Serafino Inzani, in occasione del quale si provvide a realizzare le volte delle navate laterali e a costruire la cupola e l'abside[1][3].
La parrocchiale fu nuovamente rifatta nel 1873[1]; nella prima metà del Novecento la facciata venne rimodellata per interessamento di don Giuseppe Cardinali[3].
All'inizio degli anni 2000 la chiesa fu adeguata alle norme postconciliari[1].
La facciata a salienti barocca della chiesa, rivolta a nordovest e preceduta da un sagrato a cui si accede tramite una serie di scalini a ventaglio realizzati in pietra, è suddivisa in tre parti: quella centrale, suddivisa da una cornice marcapiano in due registri e scandita da lesene, presenta il portale maggiore, sormontato da un timpano semicircolare, e una finestra ed è coronata dal frontone, mentre le due ali laterali sono caratterizzate dagli ingressi laterali coronati da frontoni di forma triangolare e da specchiature e raccordate al corpo principale mediante delle volute[1].
Annesso alla parrocchiale è il campanile a base quadrata e realizzato in mattoni a vista; la torre si compone di tre ordini divisi tra loro da cornici e archetti pensili, mentre la cella presenta su ogni lato una doppia finestra a sesto acuto ed è coperta dal tetto a quattro falde[1].
L'interno dell'edificio, caratterizzato da una pianta basilicale, è suddiviso da pilastri sorreggenti degli archi a tutto sesto in tre navate, di cui la centrale voltate a botte e le laterali a crociera, su cui si affacciano le cappelle laterali; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, sopraelevato di due scalini, coperto da volta a botte e chiuso dalla parete di fondo piatta[1].
Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali le tempere raffiguranti Cristo nell'Orto degli Ulivi, la Vocazione di Pietro, la Consegna delle chiavi e la Resurrezione, eseguite nel 1923 da Umberto Giunti[3], l'affresco con soggetto la Madonna del Rosario con San Domenico, realizzato nel XVIII secolo da Gioacchino Moraschi[3], l'affresco raffigurante il Trionfo di Maria Regina della Pace situato nella cupola e opera di Enrico Prati e i quattro tondi contenenti i ritratti dei Quattro Evangelisti[3].
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