Chiesa di San Paolo a Mosciano
chiesa nel comune italiano di Scandicci, in località Mosciano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
chiesa nel comune italiano di Scandicci, in località Mosciano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La chiesa di San Paolo si trova a Mosciano, una località posta nel comune di Scandicci, in provincia di Firenze.
Chiesa di San Paolo | |
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Facciata | |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Località | Scandicci |
Coordinate | 43°43′41.87″N 11°10′13.62″E |
Religione | cattolica |
Titolare | Paolo di Tarso |
Arcidiocesi | Firenze |
Consacrazione | esistente nel 1054 |
Stile architettonico | Romanico-Barocco |
Il toponimo Mosciano si pensa che derivi dal latino Mussianum , riferito all'antica Gens Mussia [1]. La chiesa risulta tra le pertinenze della canonica di Sant'Andrea a Mosciano già nel 1054 e come tale venne confermata nel 1059. Alla data 3 marzo 1184 il papa Lucio III confermò la Ecclesiam sancti Pauli de Muscino cum pertinentiis suis al monastero di San Miniato al Monte; in seguito lo stesso papa la confermò alla pieve di Giogoli e tale conferma venne ribadita il 6 novembre 1187 da papa Gregorio VIII.
Il patronato della chiesa rimase ai monaci di San Miniato al Monte per altri due secoli e sono rimasti i nomi di alcuni rettori: Guido dal 1217 al 1219, Jacopo Chiari citato il 25 settembre 1234, Jacopo Gherardini citato il 24 novembre 1238, Cambio tra il 1259 e il 1260, Giovanni tra il 1260 e il 1265, Giunta citato il 2 settembre 1265, Niccolò citato il 22 febbraio 1271, Geraldo de' Nerli tra il 1272 e il 1289 e Taldo citato il 14 novembre 1335. Nel 1371 i monaci rinunciarono al patronato in favore del vescovo di Firenze e nello stesso anno papa Gregorio XI confermo l'accaduto ma già il 10 luglio 1246 il vescovo fiorentino aveva interferito nella vita della parrocchia che a quel tempo era intitolata ai Santi Lorenzo e Paolo.
Nel corso del XIII secolo la situazione economica della chiesa era misera come confermano le numerose rinunce dei rettori; verso la fine del secolo la situazione era un po' migliorata e tra il 1276 e il 1303 la chiesa pagò ogni anno quasi 4 lire per le decime. Nel XV secolo lo stato economico era nuovamente peggiorato e i rettori si alternarono vorticosamente. Nel 1595 la chiesa era senza titolare fisso e le funzioni religiose erano affidate ai preti del circondario.
Nel secolo successivo i sacerdoti divennero stabili; nel 1682 fu realizzato un nuovo altare dedicato al SS.Crocifisso e nel 1763 per volontà del priore Faldi fu restaurata la chiesa e la casa canonica, venne rifatta la sagrestia e venne costruita una loggetta col tetto a padiglione. Pochi anni dopo, nel 1774, la chiesa dovette essere nuovamente restaurata a causa di un fulmine che aveva provocato lo sfondamento del tetto.
Nel 1963 la chiesa fu restaurata dall'architetto Stigler che rimosse completamente la veste barocca all'interno e nel 1973 anche l'esterno fu riportato allo stile romanico e fu rifatto il pavimento. Nel 1986 la chiesa è stata soppressa e ridotta a cappella cimiteriale.
La chiesa consiste in una semplice aula rettangolare coperta a tetto e conclusa da un'abside semicircolare. Per le sue caratteristiche generali l'edificio è databile entro la seconda metà del XII secolo.
La facciata è a capanna ed è preceduta da un portico realizzato nel Settecento; nella parte superiore è coronata da una cornice a listello che prosegue anche sui fianchi e subito sotto la cuspide è collocato uno stemma in pietra dei primi del XVI secolo e sovrapposto ad un piccolo occhio ricavato da due blocchi di pietra serena. Il portale presenta degli stipiti in arenaria e l'archivolto a tutto sesto e la lunetta intonacata.
La fiancata meridionale è visibile solo dal cortile e mostra un paramento murario in bozze di arenaria disposte a filaretto. La fiancata settentrionale, lungo la quale si trova il cimitero, mostra dei contrafforti a scarpa intonacati e il paramento murario è simile a quello dell'altro lato; in questa parete si aprono due finestre rettangolari.
L'abside circolare ha la base a scarpa ed è aperta da una monofora a doppio strombo con archivolto monolitico ed è coronata da una cornice a listello piuttosto alta.
L'interno è coperto a capriate e a tavelloni decorati con stelle in rilievo; mostra tuttora parte degli arredi di epoca barocca e davanti all'alare maggiore si trova la lastra sepolcrale di Francesco di Lapo Faffi (XIV secolo).
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