Timeline
Chat
Prospettiva
Chiesa di San Nicolò alla Kalsa
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Remove ads
La chiesa di San Nicolò alla Kalsa o «dei Latini» era un luogo di culto ubicato in Piazza Santo Spirito, presso Porta Felice, nel centro storico della città di Palermo.[1]
Remove ads
Storia
Riepilogo
Prospettiva
La chiesa di San Nicolò alla Kalsa o «dei Latini» o «dei Franchi» si distingueva dalla remota chiesa di San Nicolò la Carruba o «dei Greci», luogo di culto rito greco.[2]
Epoca aragonese
- 1306, Datazione dei primi documenti per la richiesta di costruzione della Cappella del Santissimo Crocifisso patrocinata dalla famiglia di Giovanni I Chiaramonte.[3][4]
- 1338, È documentata la costruzione della Cappella Chiaramonte presso la Cappella del Santissimo Crocifisso per seppellire i membri della famiglia Chiaramonte.[2] La tradizione vuole che il Crocifisso sia stato plasmato da Nicodemo e San Luca, condotto in Sicilia da Sant'Angelo Carmelitano nel 1220, per essere donato a Francesco Staufer de Antiochia e alla cattedrale nel 1311 da Manfredi I Chiaramonte, conte di Modica.[5]
- 1399, La chiesa è menzionata in un documento di conferimento da Bonifacio IX ed è utilizzata come riferimento topografico per la localizzazione di possedimenti in molte volontà testamentarie.[6]
- XV secolo, Il cappellone è patrocinato dalla famiglia Imperatore.[7]
- XV secolo, La chiesa è comunicante con l'Ospedale di San Bartolomeo.[8] I cappellani della parrocchia amministravano i sacramenti ai degenti infermi dell'attiguo nosocomio.
Epoca spagnola
Tommaso Fazello fornisce una delle prime descrizioni del tempio.[6]
Nel 1581, nell'ottica di prolungare la strada del Cassaro dalla chiesa di Santa Maria di Porto Salvo fino a Porta Felice si rese necessario atterrare diversi fabbricati.[9]
- 1654 - 1660, Restauri. La facciata è rivolta ad occidente, i lavori di perfezionamento trasformarono le venti colonne in pilastri, l'interno fu arricchito di stucchi e dorature. Il prospetto è dedicato all'Immacolata Concezione, sono presenti le statue raffiguranti Sant'Andrea Apostolo e San Giacomo Minore, Sant'Ambrogio e Sant'Agostino d'Ippona, San Gregorio Magno e San Girolamo, in cima alla cuspide è collocata la statua di San Nicola di Mira.[6]
Epoca borbonica
L'interno era ripartito in tre navate per mezzo di sedici colonne e sedici archi, vanta un cappellone nella zona absidale con altare maggiore e coro.[7] Nelle navate laterali erano addossate otto cappelle, quattro per parete:[10]
- Cappella della Madonna con Bambino. Ultimo manufatto prossimo al cornu evangelii recante bassorilievi.[10]
- Cappella del Crocifisso. Manufatto collocato sulla navata destra vicino al cappellone.[10]
- Cappella di Sant'Andrea. Manufatto collocato sulla navata destra adiacente al precedente, ambiente adibito ad oratorio.[10]
La chiesa è altrimenti documentata come Cappella Regia e Cappella degli Inquisitori.[10]
- 1823, La costruzione fu danneggiata dal terremoto di Pollina del 5 marzo e successivamente rasa al suolo al fine di creare l'attuale piazza Santo Spirito.
- XIX secolo, L'edicola di bottega gaginiana raffigurante l'Incoronazione della Vergine è stata assemblata nella terza cappella della navata destra della chiesa di Santa Maria della Catena.
- XVI secolo, Madonna tra Santi, dipinto di Giuseppe d'Alvino, opera custodita nella Galleria regionale della Sicilia di «Palazzo Abatellis».
Remove ads
Compagnia del Santissimo Sacramento di San Nicolò alla Kalsa
Oratorio
- 1573, Costruzione del nuovo oratorio. Nel cappellone è documentato un quadro di Giovanni Francesco Barbieri detto il «Guercino» attorniato da statue in stucco della Fede e della Carità,[7] alle pareti le decorazioni ad ornamento delle finestre con coppie di statue, opere di Giacomo Serpotta raffiguranti gli Apostoli.[12]
L'oratorio fu perfezionato e abbellito nel XVII secolo.[13]
Ospedale di San Bartolomeo
Fontana del «Cavallo Marino»
Dopo il terremoto di Pollina del 5 marzo 1823 le macerie del tempio ingombrarono la spianata per decenni. Abbattuti i ruderi, nell'area fu riassemblata una scultura di Ignazio Marabitti: la Fontana del Cavallo Marino, manufatto proveniente dal giardino di palazzo Ajutamicristo.
Note
Bibliografia
Voci correlate
Wikiwand - on
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Remove ads