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scrittore di fantascienza italiano (1930-2007) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Cesare Falessi (Nettuno, 15 settembre 1930 – Roma, 1º febbraio 2007) è stato un autore di fantascienza e giornalista aerospaziale italiano. Ingegnere, diresse assieme ad Armando Silvestri la rivista Oltre il cielo, prima a pubblicare racconti di fantascienza di autori italiani,[1] accanto ad articoli sull'aviazione e l'astronautica. Ha scritto numerosi racconti gialli, una trentina di volumi di saggistica[N 1] e numerosi racconti di fantascienza anche sotto vari pseudonimi.[2]
Nacque a Nettuno (provincia di Roma) il 15 settembre 1930.[1] Laureatosi in ingegneria, prestò servizio coma ufficiale di complemento nell'artiglieria a cavallo. Spostatosi con Anna Vaschetto, a lungo segretaria dell'Associazione Trasvolatori Atlantici[1] (ATA),[N 2] ebbe due figli.[1]
Giornalista professionista scientifico e astronautico, collaborò a quotidiani e periodici destinati a varie fasce di pubblico: Il Giornale d'Italia, Il Gazzettino di Venezia, Il Tempo, Il Secolo d'Italia, Agenzia Italia, la prestigiosa rivista Storia illustrata e poi Ciao Giovani, Giovani 2001, Big 2000.
Affiancando Armando Silvestri diresse Oltre il cielo, la prima rivista a pubblicare racconti di fantascienza di autori italiani,[1] pubblicando anche vari racconti propri usando sette pseudonimi diversi. Fra il 1958 e il 1961 diresse anche l'edizione francese di Oltre il Cielo,[1] denominata Au-delà du Ciel[N 3] Fu primo presidente, poi presidente onorario, dell'Unione giornalisti aerospaziali italiani (UGAI).
Nel Pioniere del 1959 nei numeri 10 e 15 si trova una rubrica dal nome "L'uomo nello spazio risponde" coordinata da Cesare Falesi[3].
Come giornalista aeronautico ha diretto i periodici Ali Nuove, Freccia Alata, Voliamo, Gazzettino Aeritalia, Storia Modellismo, Abstracta, Avioflap e Sportflap. Per la Fabbri Editori ha collaborato all'uscita della monumentale Storia dell'Aviazione (120 fascicoli) e poi di Aviazione Oggi (36 fascicoli) e Storia dei Corazzati (90 fascicoli). Per circa vent'anni ha lavorato come responsabile di uffici stampa e pubbliche relazioni in Alitalia, Aeroporti di Roma, Aeritalia (oggi Alenia) e Aviointeriors.
In campo cinematografico è stato soggettista, sceneggiatore, aiuto regista e regista, producendo una cinquantina di documentari, che venivano proiettati insieme ai cinegiornali durante gli spettacoli degli anni cinquanta, e sette film. Nel 1966 divenne membro della commissione per i premi cinematografici e dal 1968 fu per molti anni membro permanente del consiglio tecnico della Presidenza del Consiglio dei ministri, per la proprietà letteraria e i diritti d'autore. Membro del Rotary Club,[1] fu attivo fino alla sua morte, avvenuta a Roma il 1º febbraio 2007.
(lista parziale)
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