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chemiorecettori periferici, situati principalmente nei corpi carotidei e corpi aortici Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Le cellule dei glomi (tipo I) sono dei chemiorecettori periferici, situati principalmente nei corpi carotidei e corpi aortici, che aiuta il corpo a regolare la respirazione. Quando vi è una diminuzione del pH nel sangue, una diminuzione della pressione parziale di ossigeno (pO2) o un aumento di anidride carbonica (pCO2), i corpi carotidei e i corpi aortici segnalano al midollo allungato, specificamente nel centro inspiratorio dorsale del midollo allungato, per aumentare il volume e la velocità della respirazione. Le cellule dei glomi hanno un alto tasso metabolico, una buona perfusione sanguigna e quindi sono sensibili alle variazioni di tensione dei gas nel sangue arterioso. Tali cellule sono molto simili strutturalmente ai neuroni e in effetti derivano dalla cresta neurale, mentre le cellule di tipo II sono simili come funzione alla neuroglia.[1][2]
I gangli autonomici innervano le cellule gliomiche e alcuni gangli simpatici presinaptici. Le fibre nervose raccolgono i segnali inviati dalle cellule glomiche e li trasmettono al sistema nervoso centrale per il trattamento.[3]
L'informazione entro i chemocettori è mediata dal rilascio di neurotrasmettitori dalle cellule gliomiche, tra dopamina, noradrenalina, acetilcolina, sostanza P, peptide intestinale vasoattivo ed encefaline.[4] La vasopressina inibisce la risposta delle cellule glomiche all'ipossia, presumibilmente perché la solita risposta all'ipossia è la vasodilatazione, che in caso di ipovolemia deve essere evitata.[5] Inoltre, le cellule dei glomi sono altamente reattive all'angiotensina II attraverso i recettori AT1.
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