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cellula che compone il sistema nervoso Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il neurone è l'unità cellulare che costituisce il tessuto nervoso, il quale concorre alla formazione del sistema nervoso, insieme alle cellule della neuroglia e al tessuto vascolare. Grazie alle sue peculiari proprietà fisiologiche e chimiche è in grado di ricevere, elaborare e trasmettere impulsi nervosi sia eccitatori che inibitori[1], nonché di produrre sostanze denominate neurosecreti.
Struttura tipica di un neurone
La parte centrale del neurone è chiamata soma o corpo cellulare, ed è costituita dal pirenoforo, in cui risiede il nucleo, e dagli altri organelli deputati alle principali funzioni cellulari (apparato di Golgi, neurofilamenti, neurotubuli, granuli di pigmento, sostanza tigroide, mitocondri, nucleo, reticolo endoplasmatico liscio e rugoso). Le cellule nervose presentano poi all'interno del soma una zona che, fissata in laboratorio con alcol e colorata con blu di metilene, si colora a macchia di leopardo. Questa zona assume il nome di zolla di Nissl o sostanza tigroide e rende la cellula nervosa ancora più riconoscibile a una sezione istologica.
Dal corpo cellulare hanno origine prolungamenti citoplasmatici, detti neuriti, che sono i dendriti e l'assone. I dendriti, che hanno diramazioni simili a un albero, ricevono segnali da neuroni afferenti e li propagano in direzione centripeta (verso il pirenoforo). La complessità dell'albero dendritico rappresenta uno degli aspetti determinanti della morfologia neuronale e del numero di segnali ricevuti dal neurone. A differenza dell'assone i dendriti non sono dei buoni conduttori dei segnali nervosi i quali tendono a diminuire di intensità. Inoltre i dendriti si assottigliano fino al punto terminale e contengono poliribosomi.
L'assone conduce invece il segnale in direzione centrifuga verso altre cellule. Ha un diametro uniforme ed è un ottimo conduttore grazie agli strati di mielina (la sua velocità di trasmissione è di circa 150 m/s ovvero 540 km/h).[2] Nell'assone di alcuni tipi neuronali può avvenire la sintesi proteica di neurotrasmettitori, proteine cargo e mitocondriali. La parte finale dell'assone è un'espansione detta bottone sinaptico. Attraverso questi bottoni un assone può prendere contatto con i dendriti o il corpo cellulare di altri neuroni affinché l'impulso nervoso si propaghi, con una reazione a catena, lungo un circuito neuronale.
Oltre ai neuroni, il sistema nervoso è composto dalle cellule gliali, più numerose, con funzione di sostegno e fondamentali per l'integrità strutturale e funzionale del sistema nervoso.[2] In molti animali gli assoni delle cellule del sistema nervoso periferico sono ricoperti da due membrane protettive, che isolano l'assone impedendo la dispersione degli impulsi elettrici. La membrana più esterna prende il nome di neurolemma o guaina di Schwann, quella più interna di guaina mielinica. Lungo il neurolemma sono presenti delle strozzature, in corrispondenza delle quali la guaina mielinica si interrompe, dette nodi di Ranvier, (in questo punto in cui non si trova la mielina si ha una piccola dispersione di carica).
I neuroni del sistema nervoso simpatico (che trasmettono cioè impulsi elettrici a muscoli involontari) non presentano in genere la guaina mielinica, mentre altri neuroni mancano invece del neurolemma (ad es. il nervo ottico).
La struttura intervallata della guaina mielinica permette all'impulso elettrico di "saltare" da un nodo di Ranvier all'altro ed essere trasmesso così più velocemente da neurone a neurone; si parlerà, in questo caso, di conduzione saltatoria, mentre per l'impulso che viaggia su tutta la fibra si parlerà di conduzione puntiforme; quest'ultima è tipica dei nervi periferici (presenti per es. negli arti). Gli impulsi elettrici (spike) sono generati grazie a un meccanismo di polarizzazione e depolarizzazione della membrana del neurone, che agisce con un movimento ondulatorio. Si parla infatti di onde polarizzatrici e depolarizzatrici che si susseguono all'interno delle fibre.
Il sistema garantisce la propagazione degli impulsi elettrici lungo l'assone, con una velocità di circa 150 m/s.[2]
Si definisce frequenza di scarica o frequenza d'innervazione del neurone, lo spike al secondo (Fi=spike/s).
Esistono vari tipi di neurotrasmettitori trasportati dal sistema nervoso:[3]
È possibile classificare i neuroni da un punto di vista morfologico, funzionale e citochimico.
Sotto un profilo prettamente morfologico è possibile classificare i neuroni in base a:
1) Numero e modalità di ramificazione dei prolungamenti:
2) Aspetto formale (sono descritti solo i tre tipi più rappresentativi):
3) Comportamento del prolungamento assonico:
In base alla funzione e alla direzione di propagazione dell'impulso nervoso è possibile suddividere i neuroni in tre tipi:
È possibile catalogare i neuroni in base al neurotrasmettitore primario in cinque classi:
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