Cattedrale di San Luigi (Cartagine)
edificio religioso di Cartagine Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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La cattedrale di San Luigi (in lingua francese cathédrale Saint-Louis de Carthage) è una cattedrale cattolica di Cartagine in Tunisia. Situata sulla collina di Byrsa e vicina alle rovine dell'antica città punica e poi romana, non è più adibita al culto, ma viene utilizzata come sala da concerto per l'esecuzione di musiche tunisine e musica classica occidentale. L'unica cattedrale cattolica attualmente officiata in Tunisia è la cattedrale di San Vincenzo de' Paoli a Tunisi.
Cattedrale di San Luigi | |
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Stato | Tunisia |
Località | Cartagine |
Coordinate | 36°51′13.62″N 10°19′24.08″E |
Religione | Cattolica |
Titolare | San Luigi |
Diocesi | Cartagine |
Consacrazione | 1890 |
Sconsacrazione | sconosciuto |
Stile architettonico | Bizantino-moresco |
Inizio costruzione | 1884 |
Completamento | 1890 |
Hussein II Bey autorizzò il console generale francese a costruire una cattedrale sul sito dell'antica Cartagine, lasciandolo libero di stabilire il luogo e di utilizzare tutta l'area necessaria al progetto. Così si espresse:
«Praise to the one God, to whom all things return! We cede in perpetuity to His Majesty the King of France a location in the Malka, sufficient to raise a religious monument in honour of King Louis IX of France at the place where this prince died. We commit ourselves to respect and to make respected this monument consecrated by the King of France to the memory of one of his most illustrious ancestors. Greetings from the servant of God, Hussein Pasha Bey. May the Most High be propitious! Amen.»
«Lode a Dio, al quale tutte le cose tornano! Noi cediamo in perpetuo a Sua Maestà il re di Francia una posizione a Malka, sufficiente ad erigere un monumento religioso in onore del re Luigi IX nel luogo dove questo principe è morto.[1] Ci impegniamo a rispettare e a fare rispettato questo monumento consacrato dal re di Francia alla memoria di uno dei suoi antenati più illustri. Saluti dal servo di Dio, Hussein Pasha Bey. Possa l'Altissimo essere propizio! Amen.»
Il console incaricò suo figlio Jules. Quest'ultimo, dopo aver attentamente esaminato i possibili siti, concluse che la cattedrale doveva essere costruita sulla collina di Byrsa, al centro dell'acropoli punica, dove un tempo era situato il tempio di Esculapio. Re Luigi Filippo approvò il progetto e l'architetto prescelto concepì un edificio di modeste proporzioni che contemplava un misto di gotico e bizantino. In ogni caso, riuscì a dare al progetto l'aspetto di un ricco marabutto ricordando la cappella reale di Dreux. Una croce, l'unica in quel momento in Tunisia, venne posta in cima alla costruzione.[2] La costruzione venne finanziata da discendenti di crociati e commilitoni del sovrano.
Costruita tra il 1884 e il 1890, sotto il protettorato francese, la cattedrale divenne sede primaziale per l'intera Africa quando venne ripristinato il titolo di primate d'Africa a beneficio del cardinale Lavigerie, arcivescovo di Cartagine. L'edificio venne consacrato in pompa magna alla presenza di numerose autorità ecclesiastiche.[3]
Dopo la sua morte, il cardinale Lavigerie venne tumulato nella cattedrale in un monumento eretto in sua memoria. Oggi, comunque, il suo corpo si trova nella curia generale dei missionari d'Africa, a Roma.
L'architettura francese tardo XIX secolo tendeva a caratterizzare gli stili compositi (come nel caso della basilica del Sacro Cuore a Parigi, costruita in stile romanico-bizantino nella stessa epoca). L'edificio, costruito secondo il progetto dell'abate Pougnet, ha uno stile bizantino-moresco, ed è a forma di croce latina di 65 metri per 30. La facciata è incorniciata da due torri quadrate, il transetto si trova sotto una grande cupola circondata da otto piccoli campanili, e vi è una cupola più piccola sopra l'abside. La chiesa ha un navata centrale e due navate laterali separate da una archi e i soffitti sono decorati con travi scolpite, dipinte e dorate a forma di arabesco. Le vetrate sono anche realizzate con forme di arabeschi. La grande campana pesa sei tonnellate ed è accompagnata da un carillon di quattro campane.
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