Castellucchio
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Castellucchio (Castlüch in dialetto mantovano[5][6]) è un comune italiano di 5 162 abitanti della provincia di Mantova in Lombardia.
Castellucchio comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Mantova |
Amministrazione | |
Sindaco | Romano Monicelli (lista civica) dal 13-6-2022 |
Territorio | |
Coordinate | 45°09′N 10°39′E |
Altitudine | 26 m s.l.m. |
Superficie | 46,34 km² |
Abitanti | 5 162[1] (31-8-2022) |
Densità | 111,39 ab./km² |
Frazioni | Gabbiana, Ospitaletto, Sarginesco
Località: Cimbriolo, Gafurro, San Lorenzo, Crocette, Pilone, Carrobbio, Borghetto, Missidiane, Dossi Sabbioni[2] |
Comuni confinanti | Curtatone, Gazoldo degli Ippoliti, Marcaria, Rodigo |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 46014 |
Prefisso | 0376 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 020016 |
Cod. catastale | C195 |
Targa | MN |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] |
Cl. climatica | zona E, 2 388 GG[4] |
Nome abitanti | castellucchiesi |
Patrono | san Giorgio |
Giorno festivo | 23 aprile |
Cartografia | |
Posizione del comune di Castellucchio nella provincia di Mantova | |
Sito istituzionale | |
Situato nella zona centrale della provincia di Mantova, confina a Nord-Ovest con il Comune di Gazoldo degli Ippoliti, a Nord-Est con quello di Rodigo, a Sud-Est con quello di Curtatone e a Sud-Ovest con quello di Marcaria. Dista circa 12 km da Mantova in direzione ovest.
Il territorio è formato dal capoluogo e dalle frazioni di Sarginesco, Ospitaletto e Gabbiana. Le frazioni di Ospitaletto e Gabbiana sono divise a metà tra il Comune di Castellucchio e quello di Marcaria.[7]
Il nome di Castellucchio deriva dal latino castrum, piccola fortificazione, o anche "castello di Lucio".[8]
Le prime notizie che riguardano la zona risalgono al periodo in cui l'imperatore Enrico III ne confermò il possesso al vescovo di Mantova (1045).[9] Successivamente il territorio passò sotto la signoria dei marchesi di Canossa e nei primi decenni del XIV secolo vi si insediarono i Gonzaga. Di certo si sa che a Castellucchio esisteva una rocca che venne ricostruita nel 1379 per volontà di Ludovico I Gonzaga e che, successivamente, subì riparazioni varie e aggiustamenti nel periodo compreso tra il 1444 e il 1478 sotto il dominio di Ludovico II Gonzaga. Terminata la signoria dei Gonzaga, dal 1702 al 1706 l'intera area fu travolta dal passaggio degli eserciti che attraversavano l'Italia settentrionale durante la Guerra di successione spagnola: le truppe tedesche, poi quelle francesi devastarono tutto il borgo.[9]
Agli inizi del XIX secolo più volte Napoleone Bonaparte, impegnato nella sua campagna di conquista in Italia, vi si trovò di passaggio;[9] fu proprio egli che ordinò di riportare all'efficienza la strada di comunicazione per Mantova, dedicandola alla moglie con il nome di "strada Giuseppina". Dopo la parentesi napoleonica, divenne possedimento austriaco (Regno Lombardo-Veneto).
Solamente al termine della Seconda guerra d'indipendenza italiana (1859), con la firma della Pace di Zurigo anche Castellucchio entrò a far parte del Regno di Sardegna.[9]
Castellucchio si trova ai lati della strada statale Padana Inferiore ed è immerso nella campagna del medio mantovano in un territorio pianeggiante e fertile, ricco di acque. Si caratterizza per la presenza di numerosi campi con produzioni agricole intensive e specializzate.
È posizionato tra i fiumi Oglio e Mincio, che con i loro affluenti creano, in alcuni luoghi, un paesaggio di notevole interesse ambientale. Nello specifico, il comune è bagnato dalla Seriola e dal canale Osone. A circa 2 km. ad est di Castellucchio, il torrente Osone trova un'opera idraulica che divide il corso delle acque. Il progetto originario risale ai tempi dei Bonacolsi, antichi Signori di Mantova (circa il 1300). L'Osone Vecchio scorre nel corso originario, fino a immettersi nel Lago Superiore, a nord delle Grazie; l'Osone Nuovo invece viene incanalato verso sud, fino alla Rocca di Montanara detta anche Rocca del cantone a causa dell’angolazione del corso delle acque per poi risalire a nord fino a immettersi nel Lago Superiore, a Curtatone in località “Quattro venti”. Le opere idrauliche della Rocca di Montanara, in vista di eventi bellici, avrebbero riversato le acque dell'Osone nella cintura idrica del Serraglio mantovano, per proteggere il lato Ovest della città di Mantova.
A Castellucchio esistono sei borghi che, oggi, stanno scomparendo in seguito alla ristrutturazione urbanistica delle vie. Un tempo, tra un borgo e l'altro, c'erano ampie zone a prato che delimitavano il borgo. Oggi, con la grande espansione urbanistica del paese, non è più possibile stabilirne gli esatti confini.
L'economia locale è prevalentemente indirizzata al settore agricolo. Vengono prodotti in grandi quantità grano, mais, bietole e foraggi. Elevato l'allevamento del bestiame bovino e suino. Il latte prodotto viene lavorato nei caseifici del luogo e trasformato in burro e formaggio grana padano.[11]
A Castellucchio scorre un tratto della ex SS10, che conduce a est verso Mantova e l'Autostrada A22 del Brennero e a ovest verso Cremona.
Il comune è servito dalla stazione di Castellucchio, sulla linea Cremona-Mantova.
La comunità dei castellucchiesi presenta un indice di vecchiaia superiore alla media.[7]
Abitanti censiti[12]
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