Castello di Giove
castello italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Il castello di Giove, noto anche come palazzo ducale o palazzo Mattei, è un edificio storico del borgo di Giove, in provincia di Terni. Risalente al 1191, fu radicalmente rimaneggiato secondo il gusto secentesco da artisti della scuola del Vignola.[1]
Castello di Giove Castel di Juvo | |
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Stato attuale | Italia |
Regione | Umbria |
Città | Giove |
Indirizzo | Via Armando Diaz – 05024 Giove |
Coordinate | 42°30′33″N 12°19′28″E |
Informazioni generali | |
Stile | medievale e barocco |
Costruzione | 1191-XVII secolo |
Costruttore | scuola del Vignola |
Proprietario attuale | proprietà privata |
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Il borgo e la rocca devono l'insolito nome a un tempio dedicato a Zeus nel sito. Nel 1191 si ha la prima notizia storicamente accertata del fortilizio, in quanto conteso, per la sua posizione strategica, tra le vicine città di Orvieto, Todi e Amelia.
Nel XIV secolo nasce una disputa per il possesso del castello tra Orvieto e Toscana: nel 1328 papa Urbano IV investe del feudo giovese il conte Pietro di Anguillara.
Nel 1465 il maniero viene occupato da Amelia per passare ai Farnese; nel 1477 Sisto IV restituisce il castello, già appartenuto alla Camera Apostolica, all'Ospedale di Santo Spirito di Roma[2]. Cambierà ancora possessore con gli Ordelaffi per tornare ancora ai Farnese.[3]. Passò infine ai Mattei, che incominciano la sua trasformazione in residenza gentilizia e secondo i dettami architettonici dell'epoca, il 14 luglio 1597, data importante per l'edificio, quando Matteo Farnese cede per 65.000 scudi il feudo ai fratelli Ciriaco e Asdrubale Mattei (+1638), con il titolo di marchese. Il figlio di questi Girolamo, avuto da Costanza Gonzaga-Novellara, sarà il primo duca di Giove il 10 ottobre 1643: i discendenti conservano ancora questo rango.
Asdrubale commissionò a Carlo Maderno, in Roma, il palazzo Mattei di Giove, utilizzò il castello umbro come residenza estiva, fu collezionista d'arte e mecenate del Caravaggio.[4]
L'attuale aspetto dell'edificio, di maestoso palazzo-castello, gli fu dato da artisti della scuola del Vignola: ancora conserva, all'interno, un'imponente rampa per raggiungere il piano nobile con le carrozze.
Numerose stanze, terrazze, corridoi, passaggi coperti e ben 365 finestre (una per ogni giorno dell'anno) caratterizzano il castello, detto anche palazzo ducale o Mattei.
Alcuni locali sono affrescati, secondo il gusto manierista, dal Domenichino, da Orazio Alfani e da Paolo Veronese.
Fino ai giorni nostri il palazzo ha cambiato più volte la titolarità della proprietà.[3]
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