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La carta da parati è un materiale usato per decorare le pareti interne di edifici privati e pubblici, così come superfici verticali, anche di mobili e accessori. Può essere composta di vari materiali, come lino, cellulosa, PVC, nylon e altre fibre; anche il supporto può essere di diversi tipi.
Sin dai tempi più antichi, l'uomo ha sentito la necessità di ornare le pareti (esterne e interne) degli edifici; in tutte le civiltà, poi, le classi più agiate decoravano le pareti delle proprie abitazioni con tendaggi, affreschi, rivestimenti in legno, stucco o cuoio. Durante il Medioevo in Europa si diffuse la tradizione araba degli arazzi, cioè particolari tappeti che ornavano le pareti dei palazzi e dei castelli di tutte le più importanti corti europee; l'arazzo, pertanto, può essere considerato come il più vicino parente della carta da parati.
Verso il XII secolo, durante la rivoluzione commerciale, in Europa si iniziò a importare la carta dalla Cina e col tempo essa divenne un valido sostituto dei costosissimi arazzi, per questo si iniziò l'usanza di dipingerla per poi applicarla alle pareti; l'invenzione della carta da parati come la conosciamo noi oggi, però, è da attribuire al settecentesco incisore su legno francese Jean Papillon il Giovane, in un'epoca dove la decorazione avveniva ancora a mano o utilizzando complicati rulli artigianali. Solo nell'Ottocento, con le più moderne tecniche industriali, il prodotto divenne largamente diffuso e accessibile anche alle classi medie, grazie alla riduzione del suo costo. Agli inizi del ventesimo secolo la carta da parati diventa uno degli strumenti decorativi più popolari nell'arredo domestico, ritornando allo stesso tempo interessare grandi artisti e designer, fra cui Andy Warhol[1]. Nel corso degli anni è stata oggetto di mode che seguono le correnti artistiche e culturali del periodo, proprio come l'abbigliamento: se tra fine Ottocento e gli inizi del Novecento era il Liberty a influenzare le decorazioni, nel recente passato, soprattutto dal secondo dopoguerra, si è passati a fantasie geometriche dai più svariati colori. Negli anni settanta si ebbe il periodo di maggior diffusione di questa tecnica di rivestimento delle pareti domestiche, anche in Italia dove però attualmente sono poche le aziende di produzione ancora attive: quasi tutte le collezioni, infatti, sono di provenienza europea o extra europea.
Oggi la carta da parati si acquista in rotoli, ciascuno dei quali ha delle misure standard, fissate dall'IGI (normalmente sono larghezza = 0,53 m e lunghezza = 10,05 m), per quanto esistano diverse eccezioni secondo il tipo, il supporto e la materia prima utilizzata.
La carta da parati può essere costituita da materiali differenti:[2]
La carta da parati può essere più costosa della comune tinteggiatura a vernice, tuttavia se è di buona qualità è senza dubbio molto più duratura. Se la superficie è in vinilico, può essere facilmente lavata e smacchiata anche ad alcool. Esistono poi in commercio anche carte da parati con certificazione al fuoco, che vengono utilizzate nelle camere di hotel e nei luoghi pubblici, ma che possono essere utilizzate anche in casa quando si vuole una sicurezza in più in caso di incendio. Per determinare la qualità della carta da parati è utile sapere che ogni collezione riporta i dati tecnici e le caratteristiche del prodotto, con le eventuali certificazioni conseguite, ove esistenti. La carta da parati quindi può essere una scelta estetica, di gusto e anche di praticità. Inoltre esistono le carte da parati in paglia che sono a tutti gli effetti un prodotto naturale e un prodotto ecologico. La carta da parati, oltre a essere utilizzata come elemento decorativo, sta iniziando ad acquisire sempre più importanza anche dal punto di vista del design, arrivando a ispirare e condizionare la scelta di arredi e complementi d'arredo[7].
Fino a pochi decenni fa, l'unica carta da parati esistente era quella in rotoli, da applicare mediante incollaggio, con il fondo in cellulosa o in TNT e la parte superiore decorata. Poteva essere lavabile o vinilica, ma la stampa era comunque sempre eseguita meccanicamente. Da un decennio circa invece, ha fatto la sua comparsa una nuova carta da parati, cioè quella con stampa digitale. Attualmente quindi esistono due tipologie di stampa per la carta da parati:
La carta da parati con stampa digitale viene prodotta con un tipo di stampa elettronica, eseguita mediante macchine che lavorano tramite software e stampano con diverse tecnologie ed inchiostri su vari supporti lisci o con leggere strutture tipo canvas o tela di iuta. Gli inchiostri utilizzati da anni sono gli inchiostri a solvente. Negli ultimi anni, grazie alle nuove tecnologie, si sono diffusi molto gli inchiostri UV ed inchiostri Latex che rappresentano un balzo in avanti per ecologia e sostenibilità[8]. La particolarità della carta da parati con stampa digitale è di poter sviluppare disegni su grandi dimensioni, che si esprimono sull'intera parete e non si ripetono. La stampa in questo caso è eseguita su più pannelli che vengono assemblati, in fase di posa in opera, per poter formare il disegno completo. La stampa della carta da parati digitale ha anche il vantaggio di poter creare una carta personalizzata anche per un singolo ambiente, rendendo quindi illimitata la personalizzazione.
La carta da parati con stampa classica viene eseguita su rotoli di larghezza variabile da 53 a 106 cm con il decoro vincolato a questa larghezza. Di conseguenza, la carta da parati stampata con metodo "tradizionale" è forzatamente un decoro che si ripete.
La carta da parati tradizionale permette anche di fare lavorazioni in rilievo, utilizzando la tecnica della "goffratura". Questi effetti goffrati vengono ottenuti mediante un processo produttivo che imprime sul parato una lavorazione che rende il rivestimento molto materico. Le carte da parati tradizionali con lavorazioni goffrate rendono più incisivo il decoro, che diventa tattile oltre che visivo. La carta da parati con stampa goffrata a rilievo è quella che permette la massima espressione a livello di struttura. Queste tipologie di carte da parati sono il frutto di ore di progettazione e studio. Disegni, colorazioni e lavorazioni sono studiati da designer che conoscono a fondo il prodotto, ne studiano il comportamento, per inventare parati che rendono al massimo delle loro capacità, sia negli effetti cromatici, sia nei decori.[9]
L'applicazione della carta da parati normalmente richiede un professionista tappezziere. Tuttavia, se si ha una buona manualità e si seguono alcuni accorgimenti importanti, può essere posata in autonomia. I punti salienti per una corretta posa in opera sono i seguenti:
Per garantire la durata e la protezione della carta da parati da eventuali danni e macchie, è essenziale adottare misure preventive. Evitare di spingere i mobili direttamente contro le pareti tappezzate, poiché ciò potrebbe causare sfregamenti dannosi. È consigliabile utilizzare sottobicchieri o sottopentole sotto le bevande per prevenire eventuali fuoriuscite e macchie d'acqua.
È importante spolverare regolarmente la superficie della carta da parati utilizzando un panno in microfibra delicato o uno spolverino per rimuovere polvere e sporco, prevenendo così l'accumulo di detriti e mantenendo l'aspetto della carta da parati. In caso di macchie o sporco leggero, è consigliabile utilizzare una soluzione detergente delicata composta da acqua tiepida e una piccola quantità di detersivo per piatti o specifico per carta da parati. È fondamentale testare preliminarmente questa soluzione su una piccola area nascosta della carta da parati per verificarne l'efficacia senza rischi di danni o decolorazione. Evitare l'uso di detergenti aggressivi, prodotti chimici abrasivi o spugne abrasive, in quanto potrebbero danneggiare la superficie e causare decolorazione della carta da parati.
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