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Carlotta di Lussemburgo

granduchessa del Lussemburgo (r. 1919-1964) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Carlotta di Lussemburgo
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Carlotta di Lussemburgo, nata Charlotte Aldegonde Elise Marie Wilhelmine di Nassau-Weilburg (Colmar-Berg, 23 gennaio 1896Fischbach, 9 luglio 1985), è stata granduchessa di Lussemburgo dall'abdicazione della sorella Maria Adelaide, nel 1919, fino alla propria rinuncia al trono, nel 1964, in favore del figlio Giovanni.

Fatti in breve Granduchessa di Lussemburgo, In carica ...
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Biografia

Riepilogo
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Giovinezza

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Carlotta nel 1919.

Carlotta era la secondogenita (di sei figlie) di Guglielmo IV di Lussemburgo e di Maria Anna di Braganza, figlia del re del Portogallo Michele I. Nacque il 23 gennaio 1896 nella residenza estiva di Colmar-Berg durante il regno del nonno Adolfo I, primo granduca indipendente dai Paesi Bassi (1890-1905) della casa Nassau-Weilburg. L'anziano sovrano chiese di imporle un nome assai diffuso in famiglia: la nipote maggiore ed erede al trono, di due anni, era stata denominata Maria Adelaide, come sua moglie.

Le future granduchesse (fu cambiata la legge di accesso al trono per permettere la successione femminile) sarebbero state famose per essere tra le pochissime donne regnanti nel mondo.

Ascesa al Granducato e matrimonio

Di forte temperamento, la giovane Carlotta - 23 anni nel 1919 - ebbe la ventura di guidare il suo piccolo ma importante Stato per 45 anni, tra i più travagliati della storia europea. Salì al trono dopo la rinuncia della sorella Maria Adelaide (1912-19): questa, dopo l'occupazione tedesca del Lussemburgo, non sopportò più il peso della corona e abdicò in favore della più energica sorella minore, ritirandosi in un monastero, morendo poi nel 1924 a soli 30 anni.[1] Nello stesso anno dell'ascesa al trono, la nuova granduchessa sposò Felice di Borbone-Parma (1893-1970) - da lei nominato Principe consorte -, uno dei tanti figli dell'ultimo duca parmense Roberto e fratello dell'imperatrice Zita d'Austria. La coppia granducale ebbe sei figli, tra cui l'erede al trono Giovanni, nato nel 1921.

Granduchessa di Lussemburgo

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Dipinto della Granduchessa Carlotta di Lussemburgo.

Carlotta, intanto, nel ventennio 1920-40 precedente al secondo conflitto mondiale, contribuì in modo notevole a migliorare la vita dei sudditi e l'aspetto economico-sociale dello Stato; promosse, altresì, l'abbellimento della capitale con ardite modifiche urbanistiche, restauri (come quello del palazzo granducale) e nuovi edifici.

Scoppiata la guerra, il piccolo Lussemburgo, con il Belgio e i Paesi Bassi e a dispetto della neutralità, fu nuovamente occupato dalla Germania. Nel 1940 la granduchessa e la famiglia, per precauzione, dovettero rifugiarsi in Francia, nei pressi di Bordeaux, nel loro castello di Lamonzie-Montastruc, dove accolsero anche l'ex imperatrice Zita d'Austria. Invasa, tuttavia, la Francia dai nazisti, i Nassau-Borbone Parma furono costretti a riparare con il governo a Montréal[2] e Londra, unitamente ad altri sovrani europei, come la regina Guglielmina dei Paesi Bassi e il re Haakon VII di Norvegia. Il ventenne principe ereditario Giovanni si arruolò nell'esercito britannico. Carlotta, in questi difficili anni, rappresentò un simbolo di unità nazionale con i suoi discorsi al popolo lussemburghese trasmessi dalle onde della BBC, trasmessi da radio Londra.[3]

Il granducato subì pesanti bombardamenti allorché il feldmaresciallo tedesco Gerd von Rundstedt contrattaccò nel 1944/45 gli anglo-americani. Carlotta e famiglia, infine, nel 1945, con la protezione delle forze alleate, rientrarono in patria, accolti trionfalmente dai sudditi.

La cinquantenne granduchessa, allora, dedicò le proprie energie alla ricostruzione effettiva ed economica dello Stato con il sagace utilizzo degli aiuti del Piano Marshall e con un radicale spostamento della tradizionale rotta politica. Il Lussemburgo abbandonò, pertanto, la vana ed umiliata neutralità e Carlotta sottoscrisse e ratificò importantissimi trattati internazionali (Benelux, MEC)

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Carlotta e Giuliana d'Olanda.

Nell'ambito familiare, nel 1953 fu celebrato nella cattedrale il matrimonio tra l'erede principe Giovanni e la principessa Giuseppina Carlotta del Belgio, sorella di Baldovino I: nel 1955 alla coppia reale nacque Enrico, secondo di cinque figli e futuro granduca.[4]

La granduchessa, nel frattempo, raggiunse nel 1959 i 40 anni di permanenza sul trono. Il temperamento riservato ma deciso di Charlotte contribuì a tenerla lontana dalle esteriorità della vita mondana. Oltre agli impegni ufficiali (nel 1961 ricevette il presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy con la moglie), si ricorda la sua partecipazione, nel 1954, alla famosa "crociera dei re" sul panfilo "Agamemnon", organizzata nel mar Egeo dalla regina di Grecia Federica.

Abdicazione e morte

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Ingresso della cripta granducale della cattedrale di Notre-Dame di Lussemburgo
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Carlotta che firma l'abdicazione.

Il 12 novembre 1964 Carlotta firmò nel palazzo granducale l'atto di abdicazione in favore del figlio Giovanni. L'ex sovrana si ritirò discretamente in uno dei suoi castelli, dedicandosi solo ad attività benefiche e culturali. Nel 1970 morì il consorte Felice e nel 1977 il figlio Carlo. Fu presente alle nozze, nel 1981, del nipote Enrico con María Teresa Mestre e vide la nascita del bisnipote Guglielmo, futuro erede al trono.

Carlotta visse l'ultimo periodo della sua vita amata e rispettata dai lussemburghesi, fino al 9 luglio 1985, quando, nel castello di Fischbach, morì ottantanovenne di cancro. Proprio quattro mesi prima aveva incontrato il papa Giovanni Paolo II in visita in Lussemburgo.[5] La sovrana fu tumulata nella cripta granducale della cattedrale di Notre Dame a Lussemburgo, accanto ai suoi familiari e antenati. Nel 1996 il Lussemburgo celebrò il centenario della nascita di Charlotte con manifestazioni pubbliche e iniziative culturali (tra cui emissioni filateliche e numismatiche e un monumento in bronzo nella capitale).

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Discendenza

Dal matrimonio tra Carlotta e Felice di Borbone-Parma nacquero due figli e quattro figlie:

Ulteriori informazioni Nome, Nascita ...
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Ascendenza

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Guglielmo, Duca di Nassau Federico Guglielmo, Principe di Nassau-Weilburg  
 
Burgravia Luisa Isabella di Kirchberg  
Adolfo, Granduca di Lussemburgo  
Principessa Luisa di Sassonia-Hildburghausen Federico, Duca di Sassonia-Altenburg  
 
Duchessa Carlotta Georgina di Meclemburgo-Strelitz  
Guglielmo IV, Granduca di Lussemburgo  
Principe Federico Augusto di Anhalt-Dessau Federico, Principe Ereditario di Anhalt-Dessau  
 
Langravia Amalia d'Assia-Homburg  
Principessa Adelaide Maria di Anhalt-Dessau  
Langravia Maria Luisa Carlotta d'Assia-Kassel Langravio Guglielmo d'Assia-Kassel  
 
Principessa Luisa Carlotta di Danimarca  
Carlotta, Granduchessa di Lussemburgo  
Giovanni VI del Portogallo Pietro III del Portogallo  
 
Maria I del Portogallo  
Michele I del Portogallo  
Carlotta Gioacchina di Spagna Carlo IV di Spagna  
 
Maria Luisa di Parma  
Infanta Maria Anna di Portogallo  
Costantino, Principe Ereditario di Löwenstein-Wertheim-Rosenberg Carlo Tommaso di Löwenstein-Wertheim-Rosenberg  
 
Sofia di Windisch-Grätz  
Adelaide di Löwenstein-Wertheim-Rosenberg  
Agnese di Hohenlohe-Langenburg Carlo Ludovico I di Hohenlohe-Langenburg  
 
Amalia Enrichetta di Solms-Baruth  
 

Onorificenze

Onorificenze lussemburghesi

Co-Gran Maestro e Cavaliere dell'Ordine del Leone d'Oro di Nassau - nastrino per uniforme ordinaria
 14 gennaio 1919 - 12 novembre 1964, poi Cavaliere
Gran Maestro e Cavaliere di gran croce dell'Ordine militare e civile di Adolfo di Nassau - nastrino per uniforme ordinaria
 14 gennaio 1919 - 12 novembre 1964, poi Cavaliere di gran croce
Gran Maestro e Cavaliere di gran croce dell'Ordine della Corona di Quercia - nastrino per uniforme ordinaria
 14 gennaio 1919 - 12 novembre 1964, poi Cavaliere di gran croce
Gran Maestro e Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito del Granducato di Lussemburgo - nastrino per uniforme ordinaria
 23 gennaio 1961 - 12 novembre 1964, poi Cavaliere di gran croce

Onorificenze straniere

Fascia dei Due Ordini (Portogallo) - nastrino per uniforme ordinaria
 27 gennaio 1949
Decorazione di benessere sociale, classe speciale (Germania) - nastrino per uniforme ordinaria
Decorazione di benessere sociale, classe speciale (Germania)
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Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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