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matematico italiano (1913-1991) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Carlo Tolotti (Mira, 17 luglio 1913 – Napoli, 23 febbraio 1991) è stato un matematico italiano. Allievo di Antonio Signorini, di Tullio Levi Civita e di Mauro Picone, dal 1947 è stato professore di meccanica razionale dell'Università di Napoli. Le sue ricerche si sono svolte principalmente in fisica matematica, in particolare hanno riguardato la teoria della relatività, la teoria classica dell'elasticità, la teoria delle equazioni a derivate parziali, la teoria delle deformazioni elastiche e le funzioni iperarmoniche.
Carlo Tolotti si laureò in Matematica e Fisica[1] presso l'Università di Roma La Sapienza nel 1935. L'anno seguente divenne ricercatore dell'INAC diretto da Mauro Picone, di cui fu vice-direttore dal 1938 al 1947. Parallelamente, svolgeva funzioni di assistente presso la cattedra di Meccanica razionale, tenuta prima da Tullio Levi Civita e poi da Antonio Signorini. Nel 1939 sposò Maria D'Ascia e dalla loro unione nacquero quattro figli: Giorgio, Anna, Marina e Marco. Dal 1947 al 1983 fu professore ordinario di Meccanica razionale presso l'Università di Napoli. Fino al 1949 svolse un'intensa attività scientifica con contributi significativi in diversi ambiti della meccanica razionale. È particolarmente conosciuto per gli studi dedicati all'elasticità finita cioè alla teoria generale non lineare dell'elasticità. L'importanza dei suoi lavori nel campo dell'elasticità finita deve essere inquadrata nello stato della ricerca in questo campo nel periodo in cui essi apparvero. In quegli anni la scuola italiana di elasticità era tra le poche al mondo a occuparsi di elasticità finita. Nella monografia The Non-Linear Field Theories of Mechanics di Clifford Truesdell e Walter Noll, apparsa nella enciclopedia Handbuch der Phisik del 1965, questo stato viene chiaramente descritto ed i contributi italiani alla fondazione della moderna teoria non lineare della elasticità vengono largamente riconosciuti. Tra questi contributi sono di grande rilevanza quelli di Carlo Tolotti. (cfr. Università di Napoli, Ricerche di matematica, Volume XLI - Supplemento, 1992). Dal 1949 e fino al 1983, problemi di salute non gli hanno impedito di proseguire una assai proficua attività didattica caratterizzata dal costante impegno ad avviare i giovani alla ricerca. Tra i suoi allievi si ricordano: Salvatore Rionero, Luigi Salvadori, Antonio Romano, Francesco Stoppelli, Carmine Attaianese, Renato Grassini.
È stato membro del comitato di redazione delle riviste Archive for Rational Mechanics e Ricerche di matematica, quest'ultima diretta da Carlo Miranda[2]. Era socio dell'Accademia Pontaniana. Dal 1950 fu dapprima socio corrispondente e, dall'anno successivo, socio ordinario residente della Società nazionale di Scienze, Lettere e Arti in Napoli, della cui Accademia di Scienze Fisiche e Matematiche fu presidente nel 1963[3].
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