Carles Soler Perdigó

vescovo cattolico spagnolo (1932-2023) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Carles Soler Perdigó

Carles Soler Perdigó (Barcellona, 12 settembre 1932Gerona, 9 dicembre 2023) è stato un vescovo cattolico spagnolo.

Fatti in breve Carles Soler Perdigó vescovo della Chiesa cattolica, Incarichi ricoperti ...
Carles Soler Perdigó
vescovo della Chiesa cattolica
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Incarichi ricoperti
 
Nato12 settembre 1932 a Barcellona
Ordinato presbitero19 marzo 1960
Nominato vescovo16 luglio 1991 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato vescovo22 settembre 1991 dall'arcivescovo Ricardo Maria Carles Gordó (poi cardinale)
Deceduto9 dicembre 2023 (91 anni) a Gerona
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Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Carles Soler Perdigó nacque a Barcellona il 12 settembre 1932.[1][2]

Formazione e ministero sacerdotale

Nel 1949 conseguì il diploma di perito commerciale e poi entrò nel seminario maggiore di Barcellona dove compì gli studi umanistici e di filosofia. In seguito venne inviato a Roma per studi.[1]

Il 19 marzo 1960 fu ordinato presbitero per l'arcidiocesi di Barcellona nella cappella del Pontificio Collegio Spagnolo di San Giuseppe.[3] L'anno successivo conseguì la licenza in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana.[4] In seguito fu professore nel seminario minore dal 1961 al 1967; superiore del seminario maggiore dal 1963 al 1964;[5] vicerettore del seminario minore dal 1964 al 1967 e rettore dello stesso dal 1967 al 1970. Nel 1971, dopo un breve passaggio a Lovanio, ritornò alla Pontificia Università Gregoriana, dove nel 1973 conseguì la licenza in diritto canonico.[2] Tornato in diocesi fu segretario generale del tribunale ecclesiastico dal 1973 al 1974; vicario giudiziale aggiunto dal 1975 al 1990;[5] membro del consiglio diocesano delle donne dell'Azione Cattolica dal 1983 al 1985; capo del Dipartimento per gli insegnanti cristiani della delegazione diocesana per l'educazione nel 1984; parroco della parrocchia di San Pio X a Barcellona dal 1985 al 1991; vicario episcopale per le zone pastorali 1-4 del centro di Barcellona dal 1989 al 1990 e vicario episcopale per la zona pastorale 12 del Maresme, Vallès Orientale e l'arcipresbiterato di Montcada i Reixac dal 1990 al 1991.[1][5]

Ministero episcopale

Il 16 luglio 1991 papa Giovanni Paolo II lo nominò vescovo ausiliare di Barcellona e titolare di Anglona.[6] Ricevette l'ordinazione episcopale il 22 settembre successivo nella basilica di Santa Maria del Mar a Barcellona [2] dall'arcivescovo di Barcellona Ricardo María Carles Gordó, co-consacranti il cardinale Narciso Jubany Arnau, arcivescovo emerito di Barcellona, e l'arcivescovo Mario Tagliaferri, nunzio apostolico in Spagna. Prestò servizio come vicario generale e capo del distretto episcopale di Vallès dal 1991 al 2001.[1]

Il 30 ottobre 2001 lo stesso papa Giovanni Paolo II lo nominò vescovo di Gerona.[2] Ha preso possesso della diocesi il 16 dicembre successivo.[1][7]

Nel 2003 firmò il decreto che istituì il piano diocesano per il raggruppamento delle parrocchie, presentò il piano pastorale per i laici e inaugurò le residenze sacerdotali di Banyoles e Olot.[1][8]

Nel 2004 istituì il Servizio diocesano per il catecumenato [8] e avviò i lavori di restauro del quarto piano dell'edificio del seminario diocesano dove risiedono gli studenti del corso propedeutico. Inaugurò la libreria diocesana "Casa Carles" [9] e ristrutturò i servizi della curia vescovile con il trasferimento degli uffici del vicario giudiziale a Casa Carles.[1]

Nel 2005 introdusse in diocesi il diaconato permanente e creò la Pia Fundació Autònoma Sant Martí.[1][8]

Nel 2006 creò il Segretariato diocesano per il dialogo interreligioso,[8] avviò i lavori di restauro della chiesa di Sant Feliu a Gerona e dispose il trasferimento di tutti i depositi dell'archivio diocesano nell'edificio del seminario diocesano.[1]

Nel 2007 inaugurò il Casal "Bisbe Cartañà" [9] e decretò la creazione di uffici inter-parrocchiali per le unità pastorali e gli arcipresbiterati.[1]

Nel 2008 accolse in diocesi il nunzio apostolico Manuel Monteiro de Castro.[1]

Il 16 luglio 2008 papa Benedetto XVI accettò la sua rinuncia al governo pastorale della diocesi per raggiunti limiti di età.[1][10][11][12]

Dopo il suo ritiro, rimase a vivere nella residenza sacerdotale "Monestir" di Banyoles,[3] collaborando nelle parrocchie di Pla de l'Estany e con il vescovo diocesano.[13]

In seno alla Conferenza episcopale spagnola fu membro delle commissione per le migrazioni dal 1991 al 1993; della commissione per il clero dal 1993 al 2002, e nell'ambito di questa presidente del comitato per il diaconato permanente dal 1992 al 2001; e della commissione per la pastorale dal 2002 al 2011, e nell'ambito di questa responsabile del Dipartimento per il turismo, i santuari e i pellegrinaggi dal 2001 al 2008.[1][14]

Fu segretario generale della Conferenza episcopale tarraconense dal 1992 al 1996 [7][15] e delegato per la pastorale del turismo e dei santuari nell'ambito della stessa.[1]

Morì a Gerona alle 5 del 9 dicembre 2023 all'età di 91 anni.[16][17][18] Le esequie si tennero il 12 dicembre alle ore 11 nella cattedrale di Santa Maria a Gerona e furono presiedute da monsignor Joan Planellas i Barnosell, arcivescovo metropolita di Tarragona.[1][19] Al termine del rito la salma è stata sepolta nella navata dello stesso edificio.[20][21][22][23]

Opere

  • (ES) El Seminario Menor, qué es y qué finalidad tiene (documento della 1ª assemblea de seminari minori di Spagna), Seminarios 36 (1968), pp. 534–555.
  • (CA) El procediment matrimonial canònic en el nou Codi, Barcellona 1984 (in collaborazione).
  • (CA) Pastoral de les vocacions, miscellanea in onore del cardinale Narcís Jubany i Arnau, Barcellona 1992, pp. 577–584.

Genealogia episcopale

La genealogia episcopale è:

Note

Altri progetti

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