Loading AI tools
martire cristiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
San Caralampo (... – Magnesia al Meandro, 10 febbraio 203) fu un cristiano martirizzato all'epoca di Settimio Severo.
San Caralampo | |
---|---|
Icona di san Caralampo realizzata nella prima metà dell'Ottocento, conservata al monastero di Gonia, a Creta | |
Martire | |
Nascita | ? |
Morte | Magnesia al Meandro, 10 febbraio 203 |
Venerato da | Chiesa cattolica, Chiese ortodosse |
Ricorrenza | 10 febbraio[1][2][3] |
Secondo la passio descritta nei menei greci, Caralampo era un anziano sacerdote, che venne fatto arrestare da Luciano, prefetto di Magnesia al Meandro, e sottoposto a tortura con uncini di ferro; le mani di Luciano, che aiutava i torturatori, caddero inerti durante il supplizio, e vennero guarite da Caralampo. Visto ciò, due littori, Porfirio e Bapto (o Daucto in alcune versioni), si convertirono e si professarono a loro volta cristiani, così Luciano fece decapitare tutti e tre[1][2].
Della passio di san Caralampo esistono sei versioni, cinque greche e una georgiana, con alcune variazioni; ad esempio, nel menologio di Basilio II e nel Sinassario Costantinopolitano, il nome del secondo littore è Daucto, non Bapto, mentre altri due sinassari riportati da Delehaye (uno di Patmos e uno di Gerusalemme), aggiunge al terzetto un altro martire di nome Teoctisto[2], e in altre versioni ancora, del gruppo, fanno parte anche tre martiri donne senza nome[1]; infine, in alcune versioni il luogo del martirio sarebbe Antiochia di Pisidia[2].
Il dies Natalis di san Caralampo è posto al 10 febbraio dal martirologio di Usuardo[2]; il suo teschio è conservato nel monastero di Santo Stefano a Meteora[1]
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.