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comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Noli (ligure[4]) è un comune italiano di 2 429 abitanti[1] della provincia di Savona in Liguria.
Nöi inNoli comune | |
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Panorama di Noli | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Liguria |
Provincia | Savona |
Amministrazione | |
Sindaco | Ambrogio Repetto (lista civica Prospettiva Noli) dal 13-6-2022 |
Territorio | |
Coordinate | 44°12′20.49″N 8°24′58.14″E |
Altitudine | 2 m s.l.m. |
Superficie | 9,67 km² |
Abitanti | 2 429[1] (31-5-2022) |
Densità | 251,19 ab./km² |
Frazioni | Tosse, Voze |
Comuni confinanti | Finale Ligure, Spotorno, Vezzi Portio |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 17026 |
Prefisso | 019 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 009042 |
Cod. catastale | F926 |
Targa | SV |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona C, 1 379 GG[3] |
Nome abitanti | nolesi |
Patrono | sant'Eugenio |
Giorno festivo | seconda domenica di luglio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Noli nella provincia di Savona | |
Sito istituzionale | |
Dal 1192 al 1797 fu il capoluogo della repubblica omonima che, seppur legata alle sorti della Repubblica di Genova e degli altri centri di potere locali, godette a tratti di una certa autonomia formale.
Noli è situata sulla costa della Riviera di Ponente, in un'insenatura chiusa a est dall'Isola di Bergeggi e a sud-ovest dal capo omonimo alla foce del torrente Luminella.
Antico centro dei Liguri, fu municipio in epoca romana. Il suo nome, citato in alcuni documenti del 1004 e 1005 con il nome di Naboli[5], derivante probabilmente da Neapolis, derivazione greco-latina di "città nuova".[5] Altra possibilità è che il nome derivi dal toponimo romano Ad Navalia.[6]
La fondazione di Noli non è certa: alcune fonti la vorrebbero sorta come colonia delle popolazioni liguri dei Genuati e Sabazi nel 317 a.C., altre la ritengono molto più antica di Roma; è tuttavia provato che erano presenti degli stanziamenti di Intemelii, Ingauni e Sabazi in epoca romana e che l'area era ben difesa dagli antichi Liguri grazie anche alla sua posizione strategica.[7]
La città fu fondata tre volte: la prima sulla vetta del monte Ursino, su cui sorge l'omonimo castello; la seconda nella zona adiacente alla chiesa di San Paragorio; la terza all'interno della cinta muraria attuale.[7]
Nel medioevo fu base bizantina[5] e, divenuta dominio dei Longobardi, che la distrussero nel 641[5], fu completamente ricostruita vicino al mare. Fu dominio anche dei Franchi di Carlo Magno.[5] Allo smembramento dell'impero carolingio fu inserita, assieme alla vicina Varigotti, nei possedimenti della Marca Aleramica e della famiglia Del Carretto del ramo di Savona.[5]
Divenuta in seguito un importante centro marinaro, con una cospicua e preparata flotta navale alla pari di altri grossi centri marinari della Liguria[5], partecipò nel 1099 alla prima crociata ricevendo privilegi politici, ma soprattutto commerciali, dal re di Gerusalemme Baldovino I, dal signore feudatario Boemondo I d'Antiochia e da Tancredi di Sicilia.[5]
Fu feudo di Enrico II Del Carretto fino nel 1193 quando, con atto ufficiale rogato all'interno della locale chiesa di San Paragorio[5], riuscì gradatamente a sottrarsi dal potere marchionale dei Del Carretto con la cessione degli antichi diritti carretteschi; recenti studi confermano che l'atto potrebbe essere avvenuto già nel 1192.[5] I privilegi acquisiti dai cittadini di Noli furono pienamente confermati nel 1196 da Enrico VI di Svevia[5], emancipazione popolare che porteranno il borgo a costituirsi ben presto in Comune libero (uno dei primi dopo Genova e Savona[5]) e in libera Repubblica indipendente con equilibrati statuti e ordinamenti comunali, considerati tra i più antichi della Liguria.[5]
L'indipendenza guelfa della repubblica nolese, stretta a oriente dal Comune di Savona e ad occidente dal sempre più crescente Marchesato di Finale, fu ancora più salda con la strategica alleanza politica e commerciale, dal 1202[5], con la Repubblica di Genova; gli atti dell'epoca, conservati presso l'archivio storico comunale, citano chiaramente un accordo "a pari diritti tra le parti"[5], ossia senza una prevaricazione l'una verso l'altra. Oramai alleata dei Genovesi, la flotta navale nolese combatté contro Pisa per la supremazia commerciale nel mar Tirreno e contro Venezia per i traffici marinari nel Medio Oriente.[5] Nel corso del XIII secolo Noli si dotò di ulteriori fortificazioni e di oltre settanta torri cittadine chiudendo il borgo in una cinta muraria. Lo schieramento politico e militare verso la causa della Lega Lombarda contro Federico II di Svevia favorì il riconoscimento da parte del pontefice Gregorio IX alla costituzione, nel 1239, della diocesi di Noli[5]; la separazione dalla curia savonese durò fino al 1820 con il successivo accorpamento dell'attuale diocesi di Savona-Noli.[5]
L'espansione della Repubblica di Noli - che al suo massimo splendore raggiunse la dominazione nei borghi vicini di Orco, Mallare, Segno e Vado[5] - durò fino al termine del XIV secolo quando il ristretto porto, che offrì rifugio e stabilità durante l'epoca medievale, risultò invece oramai inadeguato per gli importanti traffici commerciali dell'epoca, portando quasi Noli ad un isolamento marittimo[5]; gli stessi abitanti da abili e audaci marinai si trasformarono ben presto in semplici pescatori. Per tutto il Cinquecento e il Seicento Noli e la sua piccola repubblica marinara conobbero pertanto difficoltà politiche interne, aggravate dalle sempre più estenuanti lotte con il marchesato finalese e Savona, invasioni piratesche, vicine dominazioni piemontesi, lombarde e spagnole e dalle carestie ed epidemie.[5] Nel 1673 una congiura di alcuni abitanti di Noli rischiò di far cadere la repubblica nelle mani del ducato sabaudo; l'intervento del senatore Antonio Viale, inviato dal senato genovese su richiesta dei consoli nolesi, placò la breve rivolta.[5]
Così come la Repubblica di Genova e il resto della Liguria fu occupata dalle truppe napoleoniche nel 1797, nonostante il pesante bombardamento navale da parte della flotta inglese nel 1795 contro i francesi[5], e da lì a poco anche la piccola repubblica cadde sotto l'egemonia d'oltralpe.
Con la dominazione francese il territorio di Noli rientrò dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento del Letimbro, con capoluogo Savona, inglobando l'ex repubblica nolese all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, fece parte del VII Cantone, come capoluogo, della Giurisdizione delle Arene Candide e dal 1803 centro principale del V Cantone delle Arene Candide nella Giurisdizione di Colombo. Annesso al Primo Impero francese dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento di Montenotte.
Nel 1808, oramai considerata "piazza forte" della repubblica ligure francese, fu duramente bombardata, alle 16 del 1º agosto, dalla flotta della marina militare inglese.
Nel 1815 Noli fu inglobata nel Regno di Sardegna, così come stabilì il Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1927 il territorio fu compreso nel VI mandamento omonimo del circondario di Savona facente parte della provincia di Genova; nel 1927 anche il territorio comunale nolese passò sotto la neo costituita provincia di Savona.
Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della Comunità montana Pollupice.
«Il gonfalone è costituito da una bandiera rettangolare con campo rosso e croce bianca e nel riquadro superiore a destra sono stilizzati i Santi Patroni Eugenio e Paragorio e la Madonna sovrastante il globo terrestre.[8]»
Il centro storico si presenta - oggi sull'Aurelia, un tempo direttamente sulla spiaggia sul mare - con un fronte porticato. Questo era originariamente il centro del borgo marinaro, alla stessa maniera in cui il porticato di Sottoripa lo era per Genova.
Collegato al portico è il medioevale palazzo del Comune, con la torre civica.
Sono molti i sentieri[9] che portano sulle alture della collina che sovrasta il paese, uno in particolare, con un percorso di circa 3 chilometri porta a Capo Noli vetta, il punto più alto del promontorio (276 m).
Di pregio naturalistico è l'altopiano delle Manie, esteso da Noli a Finale Ligure, costituito da una grande pineta e alcune zone dove è praticata la coltivazione della vite. Adiacente alla località Le Manie, all'interno di una grande formazione rocciosa naturale, simile ad una grotta, è stato recentemente rinvenuto un sito archeologico, risalente al Neolitico.
Tra i territori comunali di Noli, Bergeggi, Quiliano, Spotorno, Vado Ligure e Vezzi Portio è presente e preservato un sito di interesse comunitario, proposto dalla rete Natura 2000 della Liguria, per il suo particolare interesse naturale, faunistico e geologico. Il sito è collocato nell'area boschiva tra il monte Mao, Rocca dei Corni e monte Mortou in cui insistono macchia mediterranea, aree erbose e coltivazioni agricole. Oltre ad alcune faggete, sugherete e lembi di calluneto (Calluna vulgaris), sono segnalate le presenze della campanula di Savona (Campanula sabatia), il convolvolo di Savona (Convolvulus sabatius) e il fiordaliso a pigna (Leuzea conifera), quest'ultimo a rischio di estinzione allo stato spontaneo. Tra le specie animali gli anfibi pelodite (Pelodytes punctatus) - molto raro - e il geotritone (Speleomantes strinatii).[10]
Abitanti censiti[11]
Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2019, i cittadini stranieri residenti a Noli sono 147[12], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[13]:
Noli viene citata da Dante Alighieri nel quarto canto del Purgatorio della Divina Commedia come esempio di discesa particolarmente impervia (i ripidi pendii di Capo Noli che bisognava scendere arrivando da ponente), paragonabile alla ascesa alla Rocca di San Leo, alla Pietra di Bismantova o alla cima del monte Caccume. Secondo Dante queste, per quanto faticosissime e impervie, sono non paragonabili alla salita lungo le pareti dell'Antipurgatorio dove sarebbe meglio aver le ali per poter volare:
«Vassi in Sanleo e discendesi in Noli,
montasi su Bismantova e 'n Cacume
con esso i piè; ma qui convien ch’om voli;»
(Dante, Purgatorio, canto IV, vv.25-27).[14]
Il territorio comunale è costituito, oltre il capoluogo, dall'unica frazione di Tosse - collocata sul versante meridionale del Bric delle Rive a 285 m s.l.m. - e dalla località di Voze per una superficie territoriale di 9,67 km².[15]
Confina a nord con il comune di Spotorno, a sud con Finale Ligure, ad ovest con Vezzi Portio, ad est è bagnato dal mar Ligure.
Nota stazione balneare della Riviera di Ponente, Noli conserva l'aspetto di borgo marinaro, caratterizzato da strette viuzze (carüggi), molte delle quali sovrastate da archetti portanti. Il comune è rimasto uno dei pochi borghi costieri ad avere ancora pescatori del posto che ogni notte, escono in mare con le loro piccole barche a motore e tornano la mattina con il pesce che offre il golfo.
L'attività agricola si basa soprattutto sulla produzione di vino e olio di oliva. Tra i vini più pregiati il Lumassina, prodotto nelle valli tra Noli e Finale Ligure. Da notare inoltre la produzione di cicciarelli, pietanza a base di pesce che ha ottenuto il riconoscimento di "Presidio di Slow Food". Il comune è stato inserito nell'associazione I borghi più belli d'Italia.[16] La località ha ottenuto dalla FEE-Italia (Foundation for Environmental Education) il conferimento della Bandiera blu per la qualità delle sue spiagge.
Il territorio di Noli è attraversato principalmente dalla strada statale 1 Via Aurelia che permette il collegamento stradale con Varigotti a Finale Ligure, ad ovest, e Spotorno ad est. Ulteriori collegamenti viari del territorio nolese sono la provinciale 54 per la località di Voze e il comune di Vezzi Portio, e la provinciale 45 che sempre da Voze permette il raggiungimento di Finale Ligure via collina.
Fino al 1977 il comune era servito direttamente dalla rete ferroviaria e possedeva una propria stazione, posta a ridosso del centro urbano. Oggi la stazione di Spotorno-Noli, ubicata nel territorio comunale di Spotorno, è la fermata ferroviaria più vicina sulla linea Genova-Ventimiglia nel tratto compreso tra Savona e Ventimiglia.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
1970 | 1973 | Giovanni Bonora | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1973 | 1975 | Mario Buscaglia | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1975 | 3 giugno 1985 | Carlo Gambetta | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
3 giugno 1985 | 25 maggio 1990 | Carlo Gambetta | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
25 maggio 1990 | 24 aprile 1995 | Carla Bologna Omodei Zorini | Partito Liberale Italiano | Sindaco | |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Giuseppe Niccoli | lista civica | Sindaco | |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Giuseppe Niccoli | ista civica di centro | Sindaco | |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Ambrogio Repetto | lista civica | Sindaco | |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Ambrogio Repetto | Noli che cambia (lista civica di centro-sinistra) |
Sindaco | |
26 maggio 2014 | 27 maggio 2019 | Giuseppe Niccoli | Ri-Vivi Noli (lista civica) |
Sindaco | |
27 maggio 2019 | 1 dicembre 2021 | Lucio Fossati | #Idea Noli (lista civica) |
Sindaco | [17] |
10 gennaio 2022 | 13 giugno 2022 | Alessandra Lazzari | Comm. straord. | [18] | |
13 giugno 2022 | in carica | Ambrogio Repetto | Prospettiva Noli (lista civica) |
Sindaco |
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