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granduca di Lituania (r. 1291-1295) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Butvydas o Pukuveras (in bielorusso Будзівід?, Budzivid; talvolta anche Боудивидъ [Liutauras], Пукувер [Pukuvier], Pukuwer o Pucuwerus; ... – 1295 circa) fu granduca di Lituania dal 1291 al 1295[1].
Butvydas | |
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Ritratto immaginario di Butvydas realizzato da Mieczlaw Barwicki, 1908 | |
Granduca di Lituania | |
In carica | 1291 circa – 1295 circa |
Predecessore | Butigeidis |
Successore | Vytenis |
Morte | 1295 circa |
Casa reale | Gediminidi |
Figli | Vytenis, Granduca di Lituania Gediminas, Granduca di Lituania Teodoro, Duca di Kiev Vainius, Duca di Polotsk |
Religione | paganesimo |
Butvydas visse in un periodo storico relativamente al quale le fonti scritte inerenti alla Lituania risultano assai lacunose.[2] Questa penuria di testi ha impedito agli studiosi moderni di ricostruire in maniera affidabile i regnanti che si susseguirono al potere negli anni 1280 e 1290 in Lituania. Di Butvydas, ad esempio, non si conosce quale fosse il nome effettivo, in quanto egli viene riportato in varie forme, tra cui Pukùveras, Budividas o Pùtavyras.[3] Secondo lo storico Stephen Christopher Rowell, Butvydas era il fratello di Butigeidis e, inoltre, l'autore azzarda che fosse un possibile discendente di Daujotas e Vilikaila, due duchi firmatari di un trattato stipulato nel 1219 tra la Lituania e il Principato di Galizia-Volinia.[4] Assieme a suo fratello Butigeidis, suo predecessore al potere, Butvydas è il primo membro della famiglia dei Gediminidi su cui si hanno informazioni certe.[2]
Il mandato di Traidenis, rimasto al potere dal 1270 al 1282, riportò quella stabilità che mancava nella Lituania sin dalla morte di Mindaugas, primo e unico re incoronato nella storia della Lituania. Tuttavia, a seguito della sua morte ebbe inizio un periodo storicamente avvolto nel mistero, considerando che le fonti a disposizione restano scarse e, benché Zigmantas Kiaupa lo escluda, secondo Rasa Mažeika ebbero forse luogo delle lotte per il potere.[5]
Intorno al 1285 si impose come granduca Butigeidis, rimasto al comando del Granducato fino al 1290/1291. Durante la parte iniziale del suo mandato, l'influenza di suo fratello Butigeidis fu forte.[1] Si ritiene ad esempio che partecipò alle trattative con cui si trasferì il possesso di Vaŭkavysk al Principato di Galizia-Volinia in cambio della pace.[6] Poiché, nel 1289, anche il Codice Ipaziano conferma questa cooperazione con il granduca,[7] alcuni storici hanno ipotizzato che i due governassero contemporaneamente condividendo il titolo, proprio come i nipoti Algirdas e Kęstutis.[8]
Nel 1290 o 1291 Butigeidis morì e gli succedette suo fratello Butvydas. Durante il suo breve regno, Butvydas cercò di difendere il Granducato dai Cavalieri teutonici, i quali stavano costruendo una rete di castelli lungo l'importante fiume Nemunas.[9] Nel 1292 il granduca inviò suo figlio Vytenis, menzionato in quell'anno per la prima volta in atti scritti, a combattere contro l'Ordine teutonico.[10] Oltre a combattere nel sud della Samogizia, Butvydas si rese inoltre protagonista di un attacco nel ducato di Masovia, in Polonia, una regione alleata dei Cavalieri teutonici.[1]
Il regno di Butvydas si concluse nel 1295, anno della sua morte. A succedergli al potere fu suo figlio Vytenis, rimasto a capo del Granducato di Lituania fino al 1316.[11] Fu nel corso del governo di Butvydas che si imposero come simbolo familiare le colonne che sarebbero state poi adottate da suo figlio Gediminas, a cui si deve il nome della dinastia dei Gediminidi.[12]
Butvydas ebbe con grande probabilità almeno quattro figli:[13]
Rowell ipotizza che egli ebbe anche una figlia che sposò un principe rus'; dopo la morte di quest'ultimo, la nobildonna si trasferì a Vilnius e trascorse lì il resto della sua vita.[14]
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