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videogioco del 1989 Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Butcher Hill è un videogioco d'azione sulla Guerra del Vietnam, pubblicato nel 1989 per gli home computer Amiga, Amstrad CPC, Atari ST, Commodore 64 e ZX Spectrum dalla Gremlin Graphics. È composto da tre fasi di genere misto, prima al comando di un gommone e poi di un soldato a piedi. Si gioca nei panni degli occidentali e l'obiettivo finale è assaltare un villaggio sotto l'altura di Butcher Hill (lett. "Collina del Macellaio"), nome probabilmente ispirato dal film Hamburger Hill del 1987[2].
Butcher Hill videogioco | |
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Schermata della prima fase su Commodore 64 | |
Piattaforma | Amiga, Amstrad CPC, Atari ST, Commodore 64, ZX Spectrum |
Data di pubblicazione | 1989 |
Genere | Simulatore di guida, sparatutto in prima persona, sparatutto a scorrimento |
Tema | Guerra del Vietnam |
Origine | Regno Unito |
Sviluppo | Imagitec Design |
Pubblicazione | Gremlin Graphics, Mastertronic (C64 in USA) |
Programmazione | Axel Brown (C64), David Lyttle (Spectrum), David Lyttle e Gavin Wade (CPC), Keith Jackson (Amiga/ST) |
Musiche | Ben Daglish |
Modalità di gioco | Giocatore singolo |
Periferiche di input | Joystick, tastiera |
Supporto | Cassetta, dischetto |
Requisiti di sistema | ZX Spectrum: 48k; più dettagli grafici nella versione 128k disco[1] |
In Butcher Hill il giocatore controlla un soldato in tre fasi consecutive, con modalità di gioco molto differente tra loro. La parte inferiore dello schermo rimane costante nelle tre fasi e mostra le informazioni di stato, tra cui munizioni, energia vitale, vite e tempo rimanente.
Il fiume[3]: nella prima fase si pilota un gommone lungo un fiume. La visuale è in prospettiva da dietro il mezzo. Si può spostare il gommone a destra e sinistra e sparare ad altezza regolabile usando un mirino mobile. Il fiume ha curve e molti ostacoli da evitare: rocce, canneti e mine. Queste ultime si possono distruggere sparandogli. Ogni tanto il fiume è sorvolato da aerei nemici, non attaccabili dal giocatore, che mitragliano l'acqua. Sul fiume galleggiano anche rifornimenti alleati di munizioni o energia da raccogliere. Per terminare la fase si può sbarcare su tre diversi pontili; sbarcare più avanti permette di raccogliere più rifornimenti, che restano validi per le fasi successive.
La giungla: la seconda fase è uno sparatutto in prima persona con il soldato a piedi in un labirinto di vegetazione. Si può avanzare dritto o in diagonale, fare dietro-front e ruotare di 90°. Se compare un soldato nemico si può sparare usando un mirino mobile. Ci sono mine antiuomo visibili, da evitare o eliminare sparandogli[4]. Se è stata raccolta sul fiume, si dispone di una bussola. Nella giungla si possono trovare luoghi particolari, radure che spesso ospitano depositi nemici. Qui l'inquadratura diventa fissa e si combattono con il mirino eventuali soldati che si affacciano dai ripari. Eliminandoli tutti si ottengono dei rifornimenti. L'obiettivo finale è raggiungere il villaggio a nordest, ma spesso la vegetazione costringe a deviazioni[5]. Solo su Amiga e Atari ST può scendere la notte, che riduce la visibilità, ma se è stato raccolto si può attivare un visore notturno.
Il villaggio: nell'ultima fase si controlla il soldato visto di spalle, che può correre a destra e sinistra di fronte al villaggio nemico, mostrato con scorrimento orizzontale. L'obiettivo è distruggere tutte le baracche in primo piano usando le granate. Bisogna evitare il fuoco dei nemici che si affacciano dalle finestre. Altri nemici arrivano correndo dallo sfondo e si possono uccidere con il mitra, anche qui controllato con un mirino mobile. Se un nemico correndo riesce ad arrivare all'estremo inferiore della visuale e fuggire, si subisce una penalità sul tempo a disposizione.
Butcher Hill ricevette un'accoglienza tiepida dalla critica europea, in tutte le sue versioni. Molte riviste diedero giudizi intorno alla sufficienza, con voti complessivi che nel migliore dei casi arrivano a 7/10[6]. Molte altre ritennero il gioco mediocre, nel complesso poco sotto la sufficienza[7]. Alcune testate arrivarono a dare valutazioni decisamente negative[8].
Spesso, nonostante la varietà delle fasi, fu ritenuto carente di originalità; secondo diverse riviste il primo livello sarebbe molto simile a Live and Let Die, il secondo è ispirato a Platoon (alle sue sequenze nei cunicoli) e il terzo ricorda Operation Wolf, tutti giochi che erano usciti di recente sugli home computer, gli ultimi due erano anche successi di analoga ambientazione bellica[9]. In ogni caso l'aspetto estetico e la giocabilità furono sempre ritenuti ordinari o peggio. Anche sul più potente Amiga la grafica non era considerata all'altezza delle potenzialità della macchina, sebbene il sonoro fosse adeguato[10].
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