Bukkumi
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
I bukkumi (부꾸미?, pukkumiMR) sono dolci coreani appartenenti alla categoria dei tteok.
Bukkumi | |
---|---|
Susu bukkumi (bukkumi di sorgo) | |
Origini | |
IPA | [pu.k͈u.mi] |
Luogo d'origine | Corea |
Regione | Gyeonggi |
Dettagli | |
Categoria | dolce |
Ingredienti principali | Farina, marmellata di fagioli rossi, cannella, castagne, zucchero, miele |
Si impastano farine di vario tipo – di riso glutinoso, sorgo, frumento, oppure amido –, dopodiché si ricavano dei dischi grandi quanto il palmo di una mano,[1] che vengono fritti in padella a fuoco lento da un lato, capovolti, riempiti, piegati a forma di mezzaluna e cotti anche dalla parte esterna.[2][3] Il ripieno classico è la marmellata di fagioli rossi, oppure miscele a base di miele con l'aggiunta di cannella, castagne, zucchero, semi di sesamo tritati e altro.[4] In passato esistevano anche versioni salate con manzo sfilacciato o verdure, che variavano in base alla stagione: in estate, per esempio, si usavano cetrioli arrostiti o zucchine.[5]
Il colore esterno spazia dal tradizionale bianco a giallo, rosa e verde scuro, mentre castagne, giuggiole e Umbilicaria esculenta vengono usati come decorazione.[4]
Vengono serviti freddi,[5] leggermente ricoperti di miele o sciroppo di zucchero per evitare che s'incollino l'uno all'altro.[2] In passato erano usati come decorazione di grandi porzioni di tteok.[6]
I milbukkumi – i bukkumi di farina di frumento – venivano serviti durante il Chilseok, il settimo giorno del settimo mese lunare, per celebrare la fine del raccolto del grano.[7]
Creati negli anni Quaranta del Novecento,[5] la prima menzione ai bukkumi nella letteratura è nella quarta edizione (1943) del Joseon seonmussang sinsik yori jebeop, il primo ricettario di cucina coreana scritto da Lee Yong-gi nel 1924, con il nome di buk-kkwomi (북꾀미?). La parola bukkumi è apparsa solo nel 1958 in un altro ricettario, l'Urinara eumsik mandeuneun beop, dove vengono paragonati a un dolcetto simile, il jeonbyeong, che viene talvolta usato come sinonimo.[3]
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.