Broncospasmo paradosso

situazione di grave ed esagerata broncocostrizione delle vie respiratorie a seguito dell'inalazione di una sostanza normalmente dotata di azione broncodilatatrice Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Broncospasmo paradosso

Con il termine broncospasmo paradosso si fa riferimento ad una situazione di grave ed esagerata broncocostrizione delle vie respiratorie a seguito dell'inalazione di una sostanza normalmente dotata di azione broncodilatatrice. Lo spasmo viene definito paradosso in quanto l'effetto che si determina è esattamente opposto al motivo per il quale la molecola broncodilatatrice è stata introdotta in terapia.[1]

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Fatti in breve Eziologia, Sede colpita ...
Broncospasmo paradosso
Thumb
Un dispensatore aerosol dosato. Alla presenza di alcuni eccipienti può talvolta associarsi un broncospasmo paradosso
EziologiaNon nota con precisione
Sede colpitaVie aeree
Mortalità mondialeSconosciuta
Incidenza mondialeEstremamente rara
Classificazione e risorse esterne (EN)
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Cause

La causa precisa della comparsa di un broncospasmo paradosso non è nota. Alcuni studiosi attribuiscono il fenomeno a particolari eccipienti che possono essere presenti in alcune formulazioni di aerosol dosati e soluzioni per inalazione, come ad esempio il benzalconio cloruro (usato come conservante in molte soluzioni per nebulizzatore),[2] oppure i clorofluorocarburi (utilizzati come propellenti in molti aerosol dosati ed inalatori allestiti con soluzione pressurizzate). Secondo alcuni anche l'acido oleico (utilizzato come disperdente in molti aerosol dosati) potrebbe evocare la comparsa del fenomeno.[3][4]

Segni e sintomi

Il quadro clinico si caratterizza per la grave dispnea, il respiro sibilante ed il senso di costrizione toracica che insorgono a distanza di pochi minuti dopo l'utilizzo di un broncodilatatore mediante un inalatore oppure aerosolterapia. Il fenomeno sembra essere autolimitato e normalmente non perdura per più di 5-10 minuti. Anche se in molti casi i medici tendono a contrastarlo tramite l'inoculazione di adrenalina per via sottocutanea, è necessario tenere presente che la gran parte degli episodi si risolve prima che quest'ultima, dotata di un inizio d'azione tra i 5 ed i 10 minuti, possa avere effetto.

Farmaci coinvolti

Note

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