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personaggio cinematografico Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il Blob è un mostro alieno, protagonista di alcuni film di fantascienza a partire da Fluido mortale (The Blob), diretto dal Irvin S. Yeaworth Jr. nel 1958, per proseguire con Beware! The Blob, diretto da Larry Hagman nel 1972, e Blob - Il fluido che uccide (The Blob), diretto nel 1988 da Chuck Russell.
Blob | |
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Il Blob mentre esce dal cineteatro nel film Fluido mortale | |
Universo | The Blob |
Lingua orig. | Inglese |
1ª app. | 1958 – 1988 |
1ª app. in | Fluido mortale (1958) |
Ultima app. in | Blob - Il fluido che uccide (1988) |
Caratteristiche immaginarie | |
Specie | alieno |
Poteri | Indistruttibile |
Il Blob è uno dei mostri cinematografici più caratteristici e celebri della storia del cinema e il film Fluido mortale è considerato un cult.[1]
Il nome del film originale The Blob (Fluido mortale, nell'edizione in italiano), e di conseguenza della creatura, era The Glob, fu la sceneggiatrice Kay Linaker a riferirsi al mostro del film identificandolo con l'appellativo di "The Blob".[2] Secondo altre fonti, allo scopo di evitare il sorgere di problemi legati ad omonimie (il disegnatore Walt Kelly aveva già usato The Glob come titolo per un suo libro per bambini), il titolo fu cambiato in The Blob[3] In seguito il termine "blob" è divenuto sinonimo di "informe mostro alieno".[4]
Nel film Fluido mortale non vengono svelate le origini del Blob, giunto sulla terra tramite una piccola meteora.[1] Il Blob è un ammasso gelatinoso di colore rossastro e di forma indefinita. Si muove rotolando su sé stesso. È paragonabile a un grosso macrofago del sangue, e come esso si procura il nutrimento assimilando la carne di ogni essere vivente che incontra sulla sua strada, uccidendolo orribilmente al suo interno in pochi secondi.
Man mano che si nutre, esso cresce e aumenta di volume, diventando enorme. Non conosce ostacoli, e riesce a passare attraverso qualunque varco e penetrando ovunque.[1] È praticamente indistruttibile e resiste a bombe, scosse elettriche, calore estremo. L'unica cosa che lo può fermare è il freddo, che ne indurisce la struttura bloccandolo e impedendogli di muoversi, ma comunque non uccidendolo.[5]
Nel film Fluido mortale (The Blob, 1958) viene fermato dal freddo generato dagli estintori ad anidride carbonica, e successivamente trasportato nell'Artico dove il freddo lo terrà bloccato. Non si sa se il Blob abbia una sorta di intelligenza, ma avverte sicuramente le variazioni di luce, temperatura, magnetismo, e capta anche i movimenti degli esseri che gli stanno intorno.
Nel sequel del 1972, Beware! The Blob, la creatura viene incautamente scongelata e portata a Los Angeles da un tecnico di oleodotti. Qui semina il panico e divora moltissime persone prima di venir arrestata dall'impianto di refrigerazione di una pista di pattinaggio.
Il Blob presente nel film Blob - Il fluido che uccide di Chuck Russell è un essere gelatinoso simile al Blob originale, ma non ha origine aliena. È invece un organismo monocellulare (nell'edizione italiana del film si parla di "virus"), creato nello spazio a bordo di un satellite artificiale e cresciuto esponenzialmente, frutto di esperimenti militari di guerra batteriologica.
Anch'esso è vulnerabile al freddo, ma è più solido e resistente e sviluppa tentacoli molto lunghi e prensili, con i quali è in grado di afferrare qualsiasi cosa intorno a lui e di assimilarla in breve tempo.
Per rappresentare l'informe creatura nel film Fluido mortale, venne utilizzata una mistura di silicone verniciata di rosso fragola. La vernice veniva rinnovata numerose volte durante il giorno così da conferirle brillantezza.[6]
Per la realizzazione del Blob di Beware! The Blob, sono stati utilizzati vari galloni di silicone rosso essiccato. In altre scene del film del '72 sono inoltre stati impiegati vari altri materiali, come un grande pallone rosso, fogli semi-trasparenti di plastica rossa, un grande cilindro rotante di silicone rosso piazzato davanti alle lenti della cinepresa (cui i fan fanno riferimento come i "Blob-Cam" shot).
Per il film del 1988, venne usato del silicone normalissimo, tranne due scene, create con i primi modelli 3D usati ai tempi, anche con scarsa tecnologia.
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