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squadra di pallacanestro italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La Pallacanestro Torino S.S.D.R.L. è stata la società di pallacanestro femminile più longeva e prestigiosa di Torino, del Piemonte e di tutta l'Italia nordoccidentale.
Pallacanestro Torino Pallacanestro | |
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Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | Bianco e blu |
Dati societari | |
Città | Torino |
Nazione | Italia |
Confederazione | FIBA Europe |
Federazione | FIP |
Campionato | - |
Fondazione | 1959 |
Scioglimento | 2020 |
Denominazione | Pall. Torino (1959-1985) P.Torino Mirafiori (1985-2003) Pall. Torino (2003-2011) Pall. Femm. Piemonte (2011-2012) Pall. Torino (2012-2020) |
Presidente | Giovanni Garrone |
General manager | Mario Soriente |
Allenatore | Massimo Riga |
Impianto | PalaRuffini (4,446 posti) |
Sito web | www.pallacanestrotorino.it |
Palmarès | |
Titoli nazionali | 4 titoli nazionali giovanili |
Il suo codice FIP è lo 000183.
Fondata nel 1959 gioca al PalaRuffini di Torino. I suoi colori sono il bianco e il blu con sulla divisa delle stelle, mentre il simbolo della squadra è una pantera, di conseguenza le giocatrici vengono soprannominate "pantere" o "biancostellate".
Nella stagione 2014-15 ha riconquistato la Serie A1 dopo 44 anni riportando la Città di Torino nella massima serie dopo 32 anni, dai tempi della gloriosa Sisport.
Gli attuali head sponsor sono Iren e Fixi.
Media Partner è Tuttosport ma è seguita anche a livello nazionale e locale dai quotidiani La Stampa, Cronaca Qui Torino e CronacaTorino.it.
La Pallacanestro Torino viene fondata nel 1959 da Giulia e Candido Manfredi, famiglia di orologiai in Torino, lei giocatrice e capitana della Serie A di allora, lui primo allenatore della squadra. La denominazione iniziale fu Lanco Torino, nome che deriva dalla omonima marca di orologi venduti nella orologeria dei fondatori. Primo presidente della squadra fu il Dottor Franco Giannoni, morto nell'agosto del 1964 e successivamente sostituito alla presidenza dallo stesso "Dino" Manfredi.
Nel 1960 partecipò alla Serie A per la prima volta e per tre anni Torino ebbe tre squadre nel massimo campionato (Fiat, Autonomi e Lanco). È stata per tanti anni la seconda società cittadina femminile dopo la Fiat e quando l'Autonomi Torino cessò di esistere, la Pallacanestro Torino ed il Fiat diedero vita ad indimenticabili derby nella palestra Riv di Viale Dogali che furono trasmessi anche dalla Tv nazionale.
Nella stagione 1968-69 retrocesse in B, ma poi venne ripescata in extremis al posto della Bumor Roma; nonostante la stagione non felice, Carla Gelai fu la miglior realizzatrice del torneo con 307 punti (17 pt di media).
Dalla retrocessione in Serie B, ad inizio anni '70, la società vive un periodo di basso profilo retrocedendo fino in Serie C ma restando comunque in attività.
Nel 1984 la squadra cambia nome in Pallacanestro Femminile Mirafiori ed in questi anni arriva a ricoprire cariche dirigenziali della squadra Mario Soriente per diventarne poi Presidente dal 1997 al 2012 (oggi è Direttore Sportivo della squadra). Quando anche il Fiat chiude i battenti agli inizi degli anni '80 (dopo aver dominato in Italia ed in Europa), la Pallacanestro Torino diventa leader nel basket femminile a Torino grazie all'arrivo di Beppe Pasino come presidente (dal 1990 al 1997), che porta la squadra dalla Serie C alla A2 in soli 4 anni. La società vive successivamente annate sportive altalenanti disputando Campionati di A2 e B, ma sempre continuando nella sua opera di propaganda del basket femminile in città: acquisisce le giovanili del CUS Torino nel 1993 e torna in Serie A2 nel 1995 dopo memorabili ed esaltanti derby con il Collegno Basket e l'Ivrea.
Retrocede nel 1997 e in seguito vince quattro titoli nazionali giovanili, dimostrando di essere un vero serbatoio di talenti creando un settore giovanile tra i migliori d'Italia.
Torna in A2 al termine della stagione 2004-05, ma retrocede dopo appena una stagione attraverso i play-out.
Sale in A3 nella stagione 2009-10 e l'anno successivo in A2.
Al termine del campionato 2010-11, la Conad Laurentana Biella è stata promossa dalla Serie B d'Eccellenza alla Serie A2[1]. La società biellese ha attinto spesso dalle giovanili della Pall. Torino, così poche settimane dopo il salto di categoria si è configurata una collaborazione tra le due società[2]: è così nata la Pallacanestro Femminile Piemonte, con sede a Collegno[3]. La squadra puntava a mantenere la categoria basandosi sulle giocatrici che avevano vinto la terza serie[4] e ha conquistato una difficile salvezza ai play-out, poi però vanificata dalla cessione del titolo a Cremona e dalla ripartenza dal campionato di sviluppo[5].
La società ha proseguito quindi l'attività di vertice con la Pallacanestro Torino vera e propria, che nel 2011-2012 aveva partecipato alla Serie B e ottenuto, tramite wild card, la promozione nel campionato di sviluppo[6]. Nel campionato 2012-13 ottiene la promozione in Serie A2 dopo i play-off[7].
Associata con il CUS Torino, sfiora la promozione in Serie A1 per ben due volte nella stagione 2013-14, perdendo prima la finale playoff con Trieste e poi il successivo spareggio promozione contro Battipaglia.
Il 14 marzo 2014 viene ufficializzato l'ingresso della Pallacanestro Torino nell'orbita di PMS Basketball[8] a completare un settore femminile già di ottimo livello con la Libertas Moncalieri.
Nuovo presidente della società a partire dall'estate 2014 è Giovanni Garrone, mentre Mario Soriente assume il ruolo di general manager.
La proprietà ha così deciso di puntare sulla Pallacanestro Torino con l'obiettivo ambizioso di ridare la massima serie del basket femminile alla Città di Torino, nell'anno in cui è Capitale Europea dello Sport.
Per la stagione 2014-15 vengono ingaggiate Elena Riccardi e Brianne O'Rourke[9] (la prima statunitense della storia della Pallacanestro Torino) ed a dicembre si uniscono al gruppo anche Madalene Ntumba ed Ada Puliti per tentare la promozione nella massima serie nazionale, mentre il campo di gioco diventa il PalaEinaudi di Moncalieri punto di riferimento per le attività di PMS Basketball.
Dopo esser tornata in massima Serie dopo 44 anni ed averci riportato la città di Torino dopo 32, la Società si è mossa da subito sul mercato acquistando 3 nuovi elementi di carattere internazionale: le statunitensi Yvonne Anderson e Jenna Smith e la nazionale ellenica Katerina Sōtīriou, dando più spessore ad una squadra comunque improntata sullo scheletro di un gruppo costituito da ragazze torinesi provenienti dal vivaio della stessa squadra come Costanza Coen, Alice Quarta, Paola Montanaro, Clara Salvini e la capitana Dalila Domizi, oltre agli innesti della passata stagione Ada Puliti e Madalene Mitongu Ntumba.
L'obiettivo stagionale dettato dalla Società, dovuto all'assenza da molti anni nella massima Serie, non poteva esser altro che la salvezza, permettendo di consolidare le basi di una squadra che necessita di esperienza ai massimi livelli. Ma le ragazze di coach Petrachi hanno fatto di più e classificatesi al nono posto in regular season hanno superato Napoli agli ottavi ribaltando la pesante sconfitta di 17 punti patita tra le mura amiche andando a vincere in casa delle partenopee di 21. Ai quarti Lucca, prima in regular season con tre sole sconfitte, ha sfruttato il suo tasso atletico battendo Torino sia in casa che al PalaEinaudi.
La prima vera stagione ambiziosa per le "pantere" è la 2017-18, quando i vertici biancostellati escono dal progetto PMS. Cambia quindi l'impianto di gioco, che diventerà il PalaRuffini di Torino, riportando dopo svariati anni la pallacanestro femminile sul suolo del capoluogo torinese. Come head coach viene ingaggiato Massimo Riga, il quale rafforza l'ossatura della squadra precedente ingaggiando l'ala grande americana Sophie Brunner e Jasmine Gill, le quali con la pivot croata Ivana Tikvic vanno a completare il trio di straniere in forza al team piemontese. La regalar season è buona, con la squadra sabauda che si piazza al settimo posto in graduatoria (risultato storico per la Pallacanestro Torino). Nei playoff Torino cede il passo 2-0 nella serie dei quarti di finale contro Venezia, sfiorando l'impresa proprio in trasferta in Gara1 al PalaTaliercio di Mestre.
Dal 9 luglio 2018 entra un nuovo main sponsor, si tratta della Iren (azienda multiservizi torinese), che assieme a Fixi dà una nuova denominazione alla squadra come Iren Fixi Torino.
Il 21 luglio 2020 la società comunica che il Consiglio di Amministrazione ha constatato l'impossibilità di iscriversi al Campionato di Serie A1 per la stagione 2020/2021 a causa della mancanza di garanzie economiche, nonostante siano state considerate diverse opzioni, inclusa la cessione gratuita della maggioranza delle quote societarie[10].
Cronistoria della Pallacanestro Torino |
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aggiornato al 10 gennaio 2019
Naz. | Ruolo | Sportivo | |||||
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0 | G | Irene Seumo | 2002 | 172 | |||
3 | G | Sara Zechina | 2003 | 177 | |||
5 | AP | Monika Jasnowska | 1992 | 182 | |||
6 | P | Giulia Togliani | 1998 | 170 | |||
7 | P | Ilaria Milazzo | 1994 | 164 | |||
8 | G | Giada Buffa | 2002 | 170 | |||
9 | AP | Allegra Botteghi | 1995 | 178 | |||
10 | G | Alessia Cabrini | 1996 | 178 | |||
12 | C | Valeria Trucco | 1999 | 193 | |||
13 | AG | Aleksandra Petrova | 1997 | 182 | |||
16 | AP | Fabiana Bosio | 1999 | 179 | |||
24 | G | Khalia Lawrence | 1996 | 173 | |||
32 | C | Taya Reimerr | 1995 | 193 |
Molte atlete delle squadre giovanili di Pallacanestro Torino sono state e sono tuttora convocate per le Squadre Regionali e Nazionali di categoria.
Attualmente, stagione 2016-17, la Pallacanestro Torino partecipa ai campionati Under-13 ed Under-14.[11]
La Pallacanestro Torino si è sempre distinta negli anni sia con opere di solidarietà, benefiche e culturali nonché di veri e propri interventi a scopo sociale.
La squadra è partner di FORMA (Fondazione Ospedale infantile Regina Margherita) per la quale ogni anno le componenti della squadra partecipano al "Raduno dei Babbi Natale" vestite da Santa Claus a portare doni e sorrisi ai bambini.
Tramite la NutriAid (organizzazione umanitaria onlus per la tutela dei diritti dell'infanzia) la Pallacanestro Torino ha adottato un bambino del Rwanda.
La Pallacanestro Torino partecipa al Memorial "Ciao Sù" dal 2011, ovvero dall'anno della sua creazione, dedicato alla scomparsa giocatrice Susanna Nora, il Memorial prevede la possibilità per gli spettatori di fare donazioni all'AIRC per la ricerca sul cancro.[12]
Dopo l'alluvione del 2013 che ha colpito la Sardegna la Società ha organizzato l'evento "Un canestro per la Sardegna", dove ogni squadra della propria società, di qualsiasi categoria dalla A2 all'Under 13, donava un Euro per ogni punto segnato nel periodo dal 7 dicembre 2013 al 15 gennaio 2014 raccogliendo migliaia di Euro devoluti alle popolazioni colpite dal nefasto evento.
Prima dell'inizio della stagione 2015-2016, con il ritorno nella massima Serie, la squadra ha stretto un accordo di sensibilizzazione con AIDO (Associazione Italiana Donatori di Organi) inserendo sulla propria divisa il logo dell'associazione.
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