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generale bizantino Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Barda Sclero (... – 2 aprile 991) è stato un generale bizantino del X secolo.
Barda Sclero | |
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Barda Sclero si proclama imperatore (miniatura di Giovanni Skylitzes) | |
Morte | 2 aprile 991 |
Dati militari | |
Paese servito | Impero bizantino |
Forza armata | Esercito bizantino |
Grado | Stratega |
Guerre | Guerre bulgaro-bizantine |
Battaglie |
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voci di militari presenti su Wikipedia | |
Sclero fu promosso ufficiale in giovane età, ebbe una carriera militare brillante e divenne comandante supremo delle forze bizantine in oriente.
Nel 977 Barda Sclero venne nominato Basileus dalle sue truppe, e, nell'autunno dello stesso anno, ottenne due vittorie importanti, grazie all'appoggio della flotta bizantina meridionale. A pochi mesi dalla sua proclamazione Sclero conquistò Nicea, ed iniziò ad attaccare via mare la capitale Costantinopoli; in quel momento aveva sotto controllo tutta la parte orientale dell'impero bizantino. Le battaglie marittime furono vinte da Basilio II Bulgaroctono, in quanto la marina del Corno d'oro, meglio equipaggiata, era ancora fedele all'Imperatore. Visto che ormai Basilio II Bulgaroctono dominava il mare, l'esercito imperiale, sotto il comando di Barda Foca, reclutati molti uomini da Cesarea e dalla Cappadocia, attaccò Sclero sfondando nei suoi territori. La guerra civile si protrasse per altri due anni e mezzo, fino alla primavera del 979, quando si combatté la battaglia finale. Barda Foca, vedendo che la battaglia stava avendo esito negativo, spronò il suo cavallo, fino a raggiungere Bardas Sclero, e lo sfidò a duello. Sclero accettò con grande coraggio, in quanto Foca era un uomo talmente grosso da essere descritto nelle cronache come un gigante. Sclero fu ferito in volto da Foca, ma riuscì a fuggire, e si andò a rifugiare dal califfo di Baghdad al-Ta'i'.
Il califfo di Baghdad voleva usare Sclero nel momento di maggiore debolezza dell'impero, per impadronirsene ed assoggettarlo al dominio arabo. L'occasione si presentò nel 986, quando Sclero venne a conoscenza della sconfitta di Basilio II Bulgaroctono contro i Bulgari. Equipaggiato con uomini e mezzi dal califfo di Baghdad, Sclero si autoproclamò Basileus, ma, giunto in Anatolia, capì subito che i nobili non l'avrebbero appoggiato, in quanto fedeli a Barda Foca. Lo stesso Foca, che a quel punto era diventato estremamente popolare, si proclamò Basileus, e propose a Sclero di unire le forze e dividersi l'impero. Bardas Sclero accettò; Barda Foca non aveva alcuna intenzione, però, di mantenere le promesse fatte. Appena Sclero ebbe abbassato la guardia Foca lo fece imprigionare: ebbe così sotto il suo comando anche le truppe di Sclero, che rimanevano fedeli al califfo, il quale era interessato soltanto al logoramento degli eserciti imperiali.
Barda Foca morì in battaglia, ed il suo esercito fu sconfitto da Basilio II; nel frattempo Sclero era riuscito a fuggire dalla sua prigionia, ma, vecchio e stanco, era ormai innocuo, ed accettò le condizioni di pace dell'imperatore. Dopo il trattato di pace Basilio II Bulgaroctono utilizzò Sclero come consigliere, per trovare il modo di fermare eventuali nuove rivolte dei nobili. Sclero propose di introdurre enormi tasse e di perseguitarli, anche ingiustamente. In questo modo, troppo occupati nel riuscire a sopravvivere, non avrebbero avuto più tempo per nuove trame ambiziose. Basilio II Bulgaroctono non dimenticherà mai quel consiglio lungo tutto il suo regno.[senza fonte]
Bardas Sclero morì anziano e rispettato alla corte dell'imperatore.
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