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Barda (Barde in lingua francese, Rossharnisch in lingua tedesca, Zbroja końska in lingua polacca, Hayvan Zırh Takımı in lingua turca) è il nome collettivo con cui si indicano tutte le pezze d'arma difensive necessarie per vestire interamente, di tutto punto, un cavallo destinato all'uso bellico (v. cavallo da guerra). Eccettuato solo il frontale, usato ampiamente sin dall'Età del Bronzo, non fu anteriore alla metà del XIV secolo, durante il quale comparve nella sua forma completa. Si declinava in una serie di componenti in cuoio o metallo disposte sulla gualdrappa.
Barda | |
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Armatura e Barda di Sigismondo II di Polonia dell'armoraro Kunz Lochner di Norimberga, ca. 1550 - Armémuseum di Stoccolma. | |
Animale protetto | cavallo |
Zona protetta | testa, collo e tronco |
Materiale | ferro o acciaio |
Produzione | |
Entrata in uso | XIV secolo |
Cessazione dell'uso | XVII secolo |
Wendelin Boeheim (1890), Handbuch der Waffenkunde. Das Waffenwesen in seiner historischen Entwicklung vom Beginn des Mittelalters bis zum Ende des 18 Jahrhunders, Leipzig. | |
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Il vocabolo era anticamente in uso anche ad indicare le pezze d'arma difensive atte a coprire il corpo di un uomo, avendo quindi valenza di sinonimo di armatura.
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L'esercito romano seppe assimilare le grandi innovazioni tecnologiche apportate alla cavalleria sia dai Celti sia dai Parti, due popolazioni contro le quali l'Antica Roma visse in una condizione di guerra costante per svariati secoli.
Già al tempo della conquista della Gallia da parte di Gaio Giulio Cesare (58 a.C.-50 a.C.), cioè al tempo della Repubblica romana, le forze di cavalleria romane avevano definitivamente assimilato l'uso celtico di proteggere il corpo del cavallo da guerra con testiera e corazza pettorale. Si trattò di una delle tante innovazioni tecnologico-militari celtiche passate in uso ai soldati romani a seguito delle guerre romano-celtiche.
Fu invece durante l'Impero romano, al tempo del principe Adriano, reduce dalle guerre romano-partiche di Traiano, che la cavalleria dell'Urbe iniziò ad annoverare reparti di Equites cataphractarii con cavalli interamente protetti dalla barda a squame tipica della cavalleria pesante mediorientale.
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«BARDA. s.f. In lat. Catapharacta. In franc. Barde; Harnois. Armadura di cuoio cotto, o di lamine di ferro o di rame, colla quale si armavano le groppe, il collo, e 'l petto a' cavalli degli uomini d'arme. Il primo a coprire di barde i cavalli degli uomini d'arme italiani fu il famoso condottiero Alberico Barbiano verso il fine del secolo XIV.»
La tradizione storiografica italiana attribuisce al condottiero Alberico da Barbiano (1349-1409) la creazione della barda tardo-medievale quale oggi la conosciamo: un giaco d'acciaio capace di coprire il quadrupede sino alle ginocchia abbinato ad una testiera dotata di spuntone[1].
La Barda, nel suo insieme, è composta dai seguenti elementi:
La Barda era poi spesso portata congiuntamente alla Gualdrappa, con la quale andava ad interagire.
Oggi, la quasi totalità della nomenclatura relativa alle componenti della barda è passata ad indicare il finimento calzato dall'equino sulla zona corporea anticamente protettata da armatura.
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