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Bacino areico
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Con il termine bacino areico (o zona areica) si indica un territorio sulla cui superficie non scorrono fiumi, intesi nel loro significato specifico di corsi d'acqua perenni.[1]

Etimologia
L'aggettivo areico, nella sua accezione geografica,[2] deriva dal greco antico ed è composto da α- (alpha privativo) e dal verbo ρέω (scorrere), quindi con il valore di "non scorrere".[3]
L'aggettivo è stato introdotto nella terminologia geografica da Emmanuel de Martonne e Léon Aufrère,[4] che si avvalgono anche degli attributi "endoreico" (bacino imbrifero senza emissari, come ad esempio quello del mar Caspio, che drena l'acqua al proprio interno) ed "exoreico/esoreico" (territorio che ha invece un deflusso normale delle proprie acque verso il mare).[5]
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Diffusione
Le zone areiche[6] sussistono prevalentemente nelle regioni desertiche o comunque con precipitazioni meteoriche molto scarse[7] e coprono circa 30 milioni di km² della superficie terrestre,[8] diffuse in gran parte dell'Australia,[9][10] del deserto del Gobi, del deserto Arabico, del Sahara[11] e del Kalahari,[8] ma sono presenti anche in zone interne della Cina[12] e del Nordamerica.[13] Vengono considerate areiche anche zone con piovosità normale, ma caratterizzate da una estrema permeabilità del suolo o da carsismo con assenza di circolazione idrica in superficie.
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Note
Voci correlate
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