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attacco terroristico suicida palestinese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L'attentato di Dimona fu un attentato suicida palestinese compiuto a Dimona, in Israele, il 4 febbraio 2008 da Hamas.[2] Si ritiene che i leader di Hamas nella Striscia di Gaza avessero ordinato l'operazione all'insaputa del politburo di Hamas a Damasco.[3]
Attentato di Dimona attentato | |
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Tipo | attacco suicida |
Data | 4 febbraio 2008 |
Luogo | Dimona, Israele |
Stato | Israele |
Coordinate | 31°04′08.82″N 35°01′59.46″E |
Responsabili | 2 attentatori palestinesi, parte di una cellula di Hamas sotto il comandante delle Brigate Ezzedin al-Qassam Ahmed Jabari.[1] |
Conseguenze | |
Morti | 1 civile israeliano (e 2 attentatori) |
Feriti | 9 civili israeliani |
Il 4 febbraio 2008, un militante palestinese fece esplodere una cintura esplosiva in un centro commerciale a Dimona, in Israele.La polizia israeliana riuscì a sparare a un complice, ferito nella prima esplosione, prima che potesse far esplodere la propria cintura.[4]
Una donna israeliana rimase uccisa nell'attentato mentre altre 9 persone rimasero ferite (una delle quali in modo grave).[4] Fu il primo attacco suicida "riuscito" contro i civili israeliani dall'attentato alla panetteria di Eilat dl 29 gennaio 2007.
Le Brigate dei Martiri di al-Aqsa e il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina inizialmente rivendicarono la responsabilità, ma i due abitanti di Gaza che chiamarono come aggressori non corrispondevano ai corpi trovati sulla scena. Hamas rivendicò la responsabilità il 5 febbraio, nominando gli autori come Muhammed Herbawi (محمد الحرباوي) e Shadi Zghayer (شادي الزغيّر), entrambi della città palestinese di Hebron in Cisgiordania, il luogo da cui si ritiene abbiano viaggiato.[2][4][7] L'intelligence israeliana riteneva che l'attentato fosse stato ordinato dal comandante delle Brigate Ezzedin al-Qassam Ahmed Jabari con il sostegno del leader di Hamas con sede a Gaza Mahmud al-Zahar; Jabari contattò un alleato del clan Qawasameh di Hebron, Ayoub Qawasmeh, che reclutò gli eventuali colpevoli da una squadra di calcio locale di Hamas. Scott Atran affermò che il politburo di Hamas a Damasco non sarebbe stato informato dell'attentato.[3] Israele demolì le case di Herbawi e Zghayer, mentre "il sito web delle Brigate dei Martiri di Aqsa è andato in tilt per tre giorni, presumibilmente il risultato di un attacco elettronico dopo la sua falsa affermazione".[2]
Il 26 luglio 2008, l'IDF e le forze di polizia israeliane uccisero Shihab Natsheh (25 anni), un membro di Hamas di Hebron. Natsheh, secondo l'IDF, era l'ingegnere degli esplosivi che aveva preparato la carica di demolizione usata per eseguire l'attentato suicida di Dimona.[8][9]
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