Assolto per aver commesso il fatto
film del 1992 diretto da Alberto Sordi Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Assolto per aver commesso il fatto è un film del 1992 diretto da Alberto Sordi.
Assolto per aver commesso il fatto | |
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Lingua originale | Italiano |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1992 |
Durata | 118 min |
Genere | commedia |
Regia | Alberto Sordi |
Soggetto | Alberto Sordi |
Sceneggiatura | Rodolfo Sonego, Alberto Sordi |
Produttore | Ferdinando e Flavia Villevieille Bideri |
Casa di produzione | Mito Film con RAI |
Distribuzione in italiano | Filmauro |
Fotografia | Armando Nannuzzi |
Montaggio | Tatiana Casini Morigi |
Musiche | Piero Piccioni |
Scenografia | Marco Dentici |
Costumi | Paola Marchesin |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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È il terzultimo film diretto da Alberto Sordi, che ne è anche protagonista.
Trama
Emilio Garrone, un ex ispettore della SIAE, puntando tutto sulla sua furbizia e caparbietà, è seguito mentre si accaparra (spesso anche con modi truffaldini) tutte le televisioni o radio private che gli capitano sotto mano; il tutto dichiarando di lavorare per gli interessi di una misteriosa donna di nome Gilda in Svizzera. In questa scalata non si cura o evade provvedimenti giudiziari, lascia credere alle sue vittime e ai suoi concorrenti di avere derubato il tesoro di un dittatore africano con cui faceva affari, e fa leva sulla cupidigia e falsa morale della società che sembra perdonare tutto ad un imbroglione di successo.
Produzione
Come dirà lo stesso Sordi in una intervista, «il pubblico sa bene che io ho sempre portato sullo schermo personaggi 'emblematici' senza fare l'imitazione di questo o quello. Lo spunto in questo caso è stata la cronaca, che ci presenta ogni giorno finanzieri e imprenditori rampanti che, partendo dal nulla, arrivano a concludere affari da 2000, 3000 miliardi. La gente si chiede, come fanno?. Con Sonego abbiamo cercato una risposta: abbiamo fatto vedere, ad esempio, come i debiti possono anche non costituire una perdita per un'azienda. Superato un certo limite, le banche ti continuano a finanziare per cercare di recuperare le somme prestate».[1]
Distribuzione
Il film uscì nelle sale italiane il 17 aprile 1992.
Edizioni home video
Si tratta di uno dei pochi film di Alberto Sordi che non è stato ancora distribuito in DVD o in Bluray, ma esclusivamente in VHS per la Filmauro.
Note
Collegamenti esterni
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