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Studiò nei Paesi Bassi, poi andò ad insegnare in Gran Bretagna e, dopo un soggiorno in Francia, dal 1920 visse a lungo in Italia, soprattutto a Firenze e a Sestri Levante. Esordì con un gruppo di romanzi e racconti, ambientati per lo più nel Medioevo, di tono lirico-fantastico. La sua tendenza narrativa, definita dai critici neoromantica portò anche a fargli comporre delle biografie, una su Shakespeare, l'altra su Gesù.
Dopo gli anni '20 ambienterà svariate sue opere in Italia, paese che lo conquistò sotto molti aspetti e, con la maturità stilistica, Schendel, negli anni '30, si sposta verso una linea di moderato realismo che lo portò ad essere considerato il più importante narratore olandese dell'epoca.