Spaccato; nel 1° d'oro, all'aquila di nero, coronata del campo; nel 2° d'argento pieno, colla fascia di rosso in divisa, caricata dalla lettera A d'argento, ed attraversante sulla partizione
Di antica origine greca, alcuni membri della famiglia si stabilirono dapprima a Venezia e quindi a Brescia nella persona di Arrigo Arrivabene, che nel 1222 trattò la pace tra la detta città e Mantova agli inizi del XIV secolo, dove poi s'impiantò la famiglia. Elessero la loro dimora nel Palazzo Arrivabene di Mantova, sito oggi nell'omonima via, attribuito all'architetto fiorentino Luca Fancelli.
Nel 1479 l'Imperatore concesse agli Arrivabene il titolo di conti palatini, confermato nel 1590 dal ducaVincenzo Gonzaga[2].
Membri illustri della famiglia
Filippo Arrivabene (XIV secolo), consigliere del comune di Mantova
Gianfrancesco Arrivabene (1510?-1575), giureconsulto al servizio del cardinale Ercole Gonzaga, e ultimo massaro generale di Mantova del duca Guglielmo Gonzaga, dove lo nominò primo Presidente del Maestrato[6][7][8];
Alessandro Arrivabene(XVIII secolo), capitano della guardia ducale di Mantova, e Maggiordomo maggiore di camera della duchessa Isabella Clara;
Ferdinando Arrivabene (1824-1892), letterato, compilatore del primo Vocabolario Mantovano-Italiano (1882, ristampato nel 1969 e 2019)[11].
Arma
Spaccato; nel 1° d'oro, all'aquila di nero, coronata del campo; nel 2° d'argento pieno, colla fascia di rosso in divisa, caricata dalla lettera A d'argento, ed attraversante sulla partizione[12].
Giovan Battista di Crollalanza, Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili o notabili italiane estinte e fiorenti, Bologna, A. Forni, vol. 3.
Mario Castagna, Valerio Predari, Stemmario mantovano. Vol I, Montichiari, 1991. ISBN non esistente.
Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana: famiglie nobili e titolate viventi riconosciute del R. Governo d'Italia, compresi: città, comunità, mense vescovile, abazie, parrocchie ed enti nobili e titolati riconosciuti, Milano, 1929, Vol. 1, ISBN non esistente.