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personaggio dei fumetti Marvel Comics Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Ant-Man è un personaggio dei fumetti statunitensi pubblicati da Marvel Comics. Creato da Stan Lee, Larry Lieber e Jack Kirby, il supereroe membro fondatore dei Vendicatori[1] esordì nel 1962.[2]
Ant-Man | |
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Copertina italiana del primo numero di Ant-Man. | |
Universo | Universo Marvel |
Nome orig. | Ant-Man |
Lingua orig. | Inglese |
Autori | |
Editore | Marvel Comics |
Caratteristiche immaginarie | |
Alter ego |
|
Sesso | Maschio |
Poteri |
|
Il personaggio esordisce sul n. 27 della testata Tales to Astonish (vol. 1[3]), una collana antologica pubblicata dal 1959 al 1968 e che presentava storie a fumetti di fantascienza per poi passare al genere supereroistico; successivamente continua sulla stessa testata dal n. 35 al n. 48 e, dal n. 49 diventa Giant-Man e le sue avventure continuano fino al n. 69.[4] Sul n. 35 del settembre 1962, albo scritto da Stan Lee e Larry Lieber e disegnato da Jack Kirby, venne pubblicato il sequel di una precedente storia incentrata su Henry Pym e realizzata dagli stessi autori intitolata the Man in the Ant Hill (Tales to Astonish Volume 1 n. 27 del gennaio 1962). Il personaggio ottiene subito delle reazioni positive dal pubblico, tanto che la Marvel Comics decide di dedicare la testata al personaggio che negli anni continua quindi a proporre le avventure di Ant-Man. A seguito del calo di vendite, Stan Lee decide di affiancare al personaggio una coprotagonista, Wasp, che debutta nel 1963 con il nome di Janet van Dyne, sulle pagine di Tales to Astonish (vol. 1[3]) n. 44. Questo però non basta e Lee allora modifica Ant-Man, rendendolo Giant-Man. Tutto questo non basta comunque e, nel 1969, i due personaggi, dopo trentasei numeri, vengono rimossi da Tales to Astonish e sostituiti da Namor e Hulk. Le avventure dei due vengono poi spostate su The Avengers (vol. 1[3])[5].
La Marvel tuttavia crede ancora nel potenziale del personaggio e decide allora di riproporlo con una storia pubblicata in appendice a Iron Man (vol. 1[3]) n. 44, scritta da Roy Thomas e disegnata da Ross Andru. Il duo colpisce i lettori e la Marvel decide di pubblicare le avventure di Henry Pym su Marvel Feature, testata bimestrale americana, a partire dal numero 4, con ai testi Mike Friedrich e Roy Thomas e ai disegni Herb Trimpe. Le vendite tuttavia crollano e la casa editrice è costretta ad eliminare i suoi progetti sul personaggio. Hank Pym ritorna dunque su The Avengers[6].
Nel 1979, la Marvel tenta ancora una volta di rilanciare il personaggio ingaggiando lo scrittore David Micheline che sostituisce Henry Pym con un altro personaggio, Scott Lang, precedentemente apparso su The Avengers (vol. 1[3]) n. 181. Insieme a John Byrne e Bob Layton, David Micheline pubblica la sua storia su Marvel Premiere (vol. 1[3]) numeri 47 e 48, che per l'occasione prendono il sottotitolo di the Astonishing Ant-Man. Le due uscite ottengono uno scarso successo e naufraga il progetto di dedicare al personaggio una testata propria[7]. Le avventure comunque proseguono su The Avengers, mentre Lang diventa la guest star delle collane Iron Man, Marvel Comics Presents, Marvel Two-in-One, Marvel Team-Up e The Amazing Spider-Man Annual.
Verso gli inizi del 2000, la Marvel Comics pubblica l'one-shot Ant-Man's Big Christmas, incentrato su Henry Pym. Nel 2005, la Marvel conferma la realizzazione di una serie a fumetti targata MAX! dedicata al primo Ant-Man, Henry Pym e curata da Daniel Way e Clayton Crain, rispettivamente scrittore e disegnatore. A causa di alcune complicazioni, però, la casa editrice viene costretta ad eliminare il progetto prima della sua pubblicazione. Nel 2005 Robert Kirkman e Phil Hester producono the Irredeembale Ant-Man, collana durata dodici numeri con protagonista un terzo uomo formica, Eric O'Grady, terminata l'anno seguente.
Nel 2011, Henry Pym ed Eric O'Grady diventano i protagonisti della miniserie composta da tre numeri Ant-Man & Wasp, scritta e disegnata da Tim Seeley. Nel 2015 viene rilasciata nei cinema la pellicola Avengers: Age of Ultron e per l'occasione, la Marvel pubblica la graphic novel Rage of Ultron con protagonista Giant-Man, scritta da Rick Remender. Le storie del personaggio vengono poi spostate su Uncanny Avengers dal n. 9 al n. 12, con un preludio mostrato nel n. 4. In vista dell'uscita del film Ant-Man, la Marvel decide di pubblicare diversi adattamenti cinematografici intitolati Marvel's Ant-Man Prelude e Ant-Man: Larger than Life, incentrati su Hank Pym, oltre a un digital comic con protagonista Scott Lang. Viene poi lanciata una collana regolare sul secondo uomo formica, intitolata Ant-Man, scritta da Nick Spencer e disegnata da Ramon Rosanas, durata cinque numeri e un annual. Nello stesso anno viene pubblicato l'one-shot Ant-Man: Last Days, che fa da preludio alla nuova testata the Astonishing Ant-Man, terminata nel 2016 dopo tredici numeri. Le versioni cinematografiche di Ant-Man e Wasp vengono in seguito introdotte anche su Avengers: Secret Wars. Inoltre, nei fumetti originali viene introdotta la nuova Wasp, Nadia Pym, che diventa la protagonista della collana the Unstoppable Wasp, pubblicata verso fine 2016.
La Panini Comics ristampa diverse storie sul personaggio nei volumi Io Sono Ant-Man e Marvel Masterworks - Ant-Man e Giant-Man.
Il personaggio è stato l'alter ego di diversi altri personaggi:
Giant-Man è un'identità supereroistica utilizzata da molti personaggi della Marvel, creata nel 1963 da Stan Lee e Jack Kirby e legata a Ant-Man.
I vari Ant-Man possiedono capacità simili, dipendendo esse dalla tecnologia di cui sono attrezzati, che è sostanzialmente la stessa, diventare molto piccolo o gigantesco a volontà. Dispongono anche di un "pungiglione", un raggio di energia di bassa intensità sufficiente a stordire un uomo, oltre ad avere la capacità di controllare le formiche attraverso il loro casco cibernetico, il quale viene utilizzato anche per sparare raggi bioelettrici dalle antenne. Il terzo Ant-Man è anche dotato di zaini jet e di tre bracci meccanici. La tuta è composta di molecole instabili, affinché si rimpicciolisca o si ingrandisca assieme al suo possessore. Le particelle Pym, possono inoltre, aumentare o diminuire la massa e la forza corporea, proprio come Visione. Inoltre, possono anche utilizzarsi per ridurre determinate parti del corpo, interne ed esterne.
L'equipaggiamento base di Ant-Man è stato creato dal dottor Henry Pym ed è composto da due sieri attaccati alla cintura del costume, poi sostituiti da delle pillole rimpicciolenti ed ingrandenti, e da un casco cibernetico capace, non solo di comunicare con le formiche, ma anche di modificare la statura[9]. Il costume è invece costituito da molecole instabili ed è rinforzato per difendere il suo possessore dai morsi degli insetti. Le particelle Pym possono anche ingrandire il corpo del loro usufruitore: Hank Pym come Golia riusciva a raggiungere i 75 metri. Il primo Ant-Man, come Calabrone, è anche dotato di raggi bioelettrici e della capacità di volare. Il casco cibernetico può inoltre controllare qualunque insetto (o aracnide) e non solo le formiche.
L'elmetto è stato poi modificato da Scott Lang per poter lanciare raggi bioelettrici dalle antenne. Eric O'Grady invece possedeva delle zampe cibernetiche e uno zaino Jet che gli consentivano di volare. Henry Pym è inoltre dotato delle "tasche Pym", che contengono diversi arnesi o oggetti rimpiccioliti, come ad esempio Roover, un mezzo di trasporto/intelligenza artificiale. Scott Lang ha poi scoperto, recentemente, che le particelle Pym, non solo sono la fonte di potere di Visione e Wonder Man, ma che possono anche accrescere o diminuire la forza di un singolo essere. Con questa scoperta, Lang è riuscito a battere il Dottor Destino.
Hank Pym viene poi preso in considerazione per la realizzazione di un cartone animato verso gli inizi degli anni 70, intitolato Ant-Man and the Wasp. Dopo la diffusione di un artwork, però, il progetto viene accantonato. Nonostante i vari fallimenti di proporre Ant-Man ai lettori, Stan Lee crede ancora nel potenziale del personaggio e propone alla Marvel Comics di realizzare una pellicola, ma vista l'uscita del film Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi, i progetti vanno a monte. Nel 1999, la Saban Entertainment produce poi un cartone animato intitolato I Vendicatori, che vede come protagonisti Ant-Man (Henry Pym) e Wasp, terminato dopo tredici episodi a causa dello scarso successo della serie.
Nel 2006, il regista Edgar Wright propone ai Marvel Studios di realizzare una pellicola stand-alone sul personaggio. L'idea viene approvata e il film viene considerato come parte integrante del Marvel Cinematic Universe. I continui impegni del regista però, ritardano l'uscita di Ant-Man, che inizialmente avrebbe dovuto essere il primo film dell'universo cinematografico basato sui supereroi Marvel.
Il primo uomo formica diventa inoltre uno dei protagonisti del cartone animato Avengers - I più potenti eroi della Terra e delle graphic novel Ant-Man: Season One e Avengers Origins: Ant-Man & the Wasp. Nel 2014 Edgar Wright, il regista del film di Ant-Man, abbandona il progetto e i Marvel Studios ingaggiano Peyton Reed al suo posto. Vengono anche ingaggiati Paul Rudd come Scott Lang e Michael Douglas come Hank Pym. La pellicola esce nel 2015, diventando il dodicesimo lungometraggio del Marvel Cinematic Universe.
Nel 2016 viene ufficializzato il sequel del film dedicato al personaggio, intitolato Ant-Man & the Wasp, con protagonisti Paul Rudd e Evangeline Lilly e sempre nello stesso anno viene annunciata la produzione di una serie animata basata sul personaggio, realizzata da Ugo Bienvenu e Kevin Manach.
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