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cantante e attrice cinese (1963-2003) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Anita Mui, (梅艷芳 in cinese tradizionale), 梅艳芳 in caratteri cinesi semplificati, Méi Yànfāng in Pinyin) (Hong Kong, 10 ottobre 1963 – Hong Kong, 30 dicembre 2003), è stata una cantante e attrice cinese.
«Mi domando quante persone si ricorderanno di me dopo che me ne sarò andata per sempre. La mia speranza è che quando guarderanno alle stelle in cielo, le persone pensino al mio nome.»
Nei suoi primi anni di attività fu una delle principali contributrici alla scena musicale cantopop, di cui è considerata una diva.[2] Durante una serie di concerti a Hammersmith, a Londra, venne definita la "Madonna asiatica",[3] appellativo conservato per tutta la sua carriera e usato sia dai media occidentali che orientali.[4][5] Negli anni ottanta lo stile musicale gangtai venne rivoluzionato dai balli scatenati di Mui e dall'esibizione della sua femminilità.[6] Era famosa per i suoi costumi oltraggiosi e le sue potenti performance in combinazione con canzoni in contralto, rare in cantanti femminili.[1] Popolare non solo a Hong Kong, ma anche in molte nazioni asiatiche come Taiwan, Cina continentale, Singapore e Malaysia, rimase alla ribalta per quasi vent'anni nell'industria dello spettacolo di Hong Kong, dove spesso le star scompaiono rapidamente dopo un breve periodo di notorietà. Nel 2003 la sua carriera venne arrestata dalla diagnosi di un cancro cervicale, e la cantante morì a 40 anni.[2][4]
Anita Mui nacque in una famiglia povera, ultima di cinque figli.[4] Anche la sua sorella più anziana, Ann Mui, era una cantante. Il padre morì quando Anita aveva solo cinque anni. A peggiorare le cose il bar condotto dalla madre venne distrutto da un incendio.[3] Per aiutare la famiglia dovette abbandonare la scuola ed entrò nel mondo dello spettacolo a cinque anni. Interpretava parti dell'opera cinese canzoni nei teatri e nelle strade. Sia Anita che la sua sorella più anziana Ann Mui si esibivano praticamente in ogni night club che offrisse loro una possibilità di guadagnare.[3]
Nel 1982 Mui vinse la prima edizione del concorso televisivo New Talent Singing Awards con la canzone The Windy Season (風的季節), battendo oltre 3.000 concorrenti.[7] Nonostante il suo titolo dell'epoca come "nuovo talento" aveva ormai accumulato più di dieci anni di esperienza cantando in strada e nei club.[8]
Come parte del premio la Capital Artists, una casa editrice locale, pubblicò il primo album di Mui.[8] Questo album ebbe una tiepida accoglienza, ma i successivi ebbero molto più successo, man mano che Anita sviluppava il suo stile e la sua immagine personale. Vinse consecutivamente il RTHK Top 10 Gold Songs Awards del 1983 e 1984.[9][10] La sua serie di vittorie continuò nel 1985 con il suo primo Jade Solid Gold Best Ten Music Awards Presentation per la miglior cantante femminile[11], premio che vinse consecutivamente per i successivi quattro anni fino al 1989.[12][13][14][15]
Mui pubblicò in totale 50 album. Il suo album di maggior successo fu Bad Girl (壞女孩) del 1985, che vendette oltre 400 000 copie (otto volte disco di platino per gli standard di Hong Kong).[8] Nella sua carriera ha venduto 10 milioni di album.
Tenne la sua prima serie di 15 concerti nel 1985. A partire dalla fine del 1987 fino all'inizio del 1988 tenne una serie di 28 concerti consecutivi all'Hong Kong Coliseum, stabilendo il record dell'epoca e ottenendo il titolo di "Ever Changing Anita Mui" (百變梅艷芳), che divenne il suo marchio di fabbrica.[16] La sua popolarità cominciò a crescere anche al di fuori di Hong Kong. Nel 1988 venne invitata a cantare alla cerimonia di apertura delle XXIV Olimpiade a Seul e comparve sul palco insieme a Janet Jackson.[17] Nel corso della sua carriera si è esibita in 300 concerti.
Nel 1990 Mui annunciò che avrebbe smesso di ricevere premi per la musica per dare una possibilità ai nuovi arrivati. Tenne concerti d'addio per 33 notti consecutive prima di ritirarsi dal palco. A 28 anni uscì dall'industria dell'intrattenimento solo per ritornare sul palco nel 1994. Dopo essere diventata famosa Anita ha fatto da mentore a diversi nuovi cantanti, tra cui Andy Hui, Denise Ho, Edmond Leung e la banda Grasshopper.[8] Come riconoscimento per i suoi successi in campo musicale le venne assegnato il RTHK Golden Needle Award nel 1998.[18]
Mui recitò in più di 40 film in un periodo di vent'anni.[19], principalmente film d'azione, thriller e di arti marziali, ma ha interpretato anche ruoli comici e drammatici, tra cui A Better Tomorrow III, ultimo capitolo di una serie di film d'azione inizialmente diretta e poi prodotta da John Woo. Antecedentemente a questa, Anita aveva già ricevuto il suo primo premio come miglior attrice non protagonista per il film Fate nel 1984, quattro anni dopo vinse il Golden Horse Award 1988 come miglior attrice per il film Rouge.[4] Sempre con Rouge vinse il premio nel 1989 all'Hong Kong Film Awards come miglior attrice protagonista.
Nel 1993 interpretò, insieme a Michelle Yeoh e Maggie Cheung, The Heroic Trio, uno dei suoi film d'azione più popolari. Nel 1995, ricevette una certa fama all'estero recitando insieme a Jackie Chan in Terremoto nel Bronx.[3]
Nel 1997 vinse un altro Hong Kong Film Award come miglior attrice non protagonista con il film Eighteen Springs. Nel 2002, vinse il Golden Deer Awards del Changchun Film Festival come miglior attrice con July Rhapsody.
Avrebbe dovuto comparire nel film del 2004 La foresta dei pugnali volanti di Zhang Yimou. Rinunciò alla sua parte solo due settimane prima della sua morte. Zhang riservò comunque fino all'ultimo la sua parte nel film a causa della sua cattiva salute.[20] Per rispetto a Mui, Zhang non scelse un'altra attrice per il suo ruolo e il personaggio venne rimosso dalla sceneggiatura. Nei titoli di coda comparve la dedica "In Memory of Anita Mui 1963-2003".[20][21]
Per tutta la sua carriera la stampa scandalistica la perseguitò pubblicando pettegolezzi, come essere dipendente dalla droga, essersi sottoposta a chirurgia plastica, avere manie suicide, venir connessa alla morte di un leader della Triade.[8] Così come anche continue voci su rapporto con compagni di lavoro sul set..[3]
Mui fu molto attiva in progetti di soccorso. Fondò una casa di riposo a San Francisco e il suo sindaco nominò nel 1992 il 18 aprile come "Anita Mui Day".[3] Nel 1993 fondò la 梅艷芳四海一心基金會 ("Fondazione di carità vero cuore di Anita Mui"). Lo stesso anno fu una delle fondatrici della Hong Kong Performing Artistes Guild.[8][22] Anche il sindaco di Toronto annunciò il 23 ottobre 1993 come "Anita Mui Day".[23]
Durante la crisi della SARS organizzò il 1:99 Concert per raccogliere fondi destinati alle famiglie colpite dalla malattia.[4] Ricevette anche il premio "Fighting Against SARS Award" dalla RTHK e dal giornale Ming Pao.[22]
Nel 2003 scrisse e pubblicò il libro 現代女人心 (Il cuore della donna moderna), i cui profitti furono destinati alla "Children's Cancer Foundation".[5] Il 23 settembre 2004 aprì l'Anita Mui True Heart Digital Multimedia Studio alla University of Hong Kong. Questo includeva equipaggiamento per la produzione audio e video allo stato dell'arte.[24]
Il 5 settembre 2003 Mui annunciò pubblicamente che soffriva di un cancro alla cervice.[2] Sapendo che non avrebbe potuto sopravvivere alla malattia, tenne una serie di concerti finali intitolati "Anita Classic Moment Live Concert", consistente di 8 serate tenute all'Hong Kong Coliseum nel 2003. Fu la sua ultima serie di concerti prima della sua morte.[8] Tra gli ospiti ci furono Jacky Cheung, Sandy Lam, David Tao, Eason Chan, Andy Hui, Alan Tam, George Lam, Hacken Lee, i Grasshoper e Kelly Chen. Il suo ultimo atto simbolico fu di "sposare il palco" e di uscire di scena sulle note della sua canzone Sunset Melody (夕陽之歌). La sua ultima canzone cantata sul palco fu Cherish When We Meet Again (珍惜再會時), una versione di Let's Just Kiss And Say Goodbye dei The Manhattans. Mui perse infine la sua battaglia contro il cancro e morì per complicazioni respiratorie all'Hong Kong Sanatorium and Hospital il 30 dicembre 2003 alle 2:50.[2][4][5] Migliaia di fan si presentarono ai suoi funerali a North Point nel gennaio 2004.
Nel 1998 la ATV produsse la serie Forever Love Song basata liberamente sulla vita di Anita Mui, ma con i nomi dei personaggi cambiati. Nel 2007 la China Education Television trasmise la serie Anita Mui Fei (梅艷芳菲) di 42 episodi in cui raccontò i molti drammi della sua vita. In questa serie compaiono anche Andy Lau e Leslie Cheung, sebbene molti degli argomenti più sensibili, come la sua malattia, il suicidio di Cheung e i problemi con la madre vennero evitati.[25] Alice Chan (陳煒) interpreta la parte di Mui nella serie.[26]
L'11 ottobre 2008 la TVB le dedicò il programma 我們的梅艷芳 ("La nostra Anita Mui"). Molti fan e membri del personale tecnico che avevano lavorato con lei ebbero la possibilità di raccontare la loro esperienza personale con Mui. Tra i cantanti che parteciparono al programma ci furono Andy Hui, Edmond Leung e Stephanie Cheng.[27][28]
Le sue ceneri sono interrate nel mausoleo del monastero buddista di Po Lin sull'isola di Lantau.
Nelle sue volontà lasciò due proprietà al suo designer di moda e il resto al Karen Trust – un fondo che aveva fatto preparare dalla HSBC International Trustees, e tra i cui beneficiari sono inclusi sua madre, Tam Mei-kam, e quattro nipoti. Il fondo fornisce a Tam un assegno mensile di 70.000 HKD, e dopo la morte di Tam i beni passeranno alla New Horizon Buddhist Association. Nel maggio 2005 Tam ottenne un pagamento in un'unica soluzione di 705.000 HKD, in seguito al quale richiese e ottenne un altro pagamento aggiuntivo per pagare 50.000 HKD di spese mediche in dicembre. La sua richiesta di fondi per contestare l'eredità venne negata.[29]
Nel 2008 le proprietà di Anita Mui vennero stimate pari a un valore di 100 milioni di HKD. Tam Mei-kam contestò il testamento affermando che Anita non fosse nella sua pienezza di mente quando firmò le sue volontà nel 2003, qualche settimana prima della sua morte. L'alta corte di Hong Kong decise che Mui era sana di mente quando firmò il testamento e che semplicemente non si fidava di lasciare la somma nelle mani di sua madre.[2] Nel corso degli anni Tam tentò diverse volte di contestare il testamento, riuscendo ad aumentare il suo assegno mensile a 120.000 HKD.[30] Nel 2011 un nuovo appello di Tam e di Peter Mui (fratello più anziano di Anita) fallì di fronte alla Court of Final Appeal.[30]
Mui si trasferì in Canada negli anni novanta dove abitò per due anni e guadagnò lo status di landed immigrant, che venne però annullato a causa delle sue costanti assenze dal Canada. Non ottenne mai la cittadinanza canadese.
Nel 1995 Mui si esibì nella canzone Bad Girl (壞女孩) a Canton, Cina dove questa era all'epoca stata vietata,[6][31] poiché all'epoca era stata considerata pornografica dalle autorità cinesi.[6] Le autorità governative furono infuriate quando decise di cantare la canzone l'ultimo giorno della sua serie di concerti.[31]
Anita Mui ha cantato principalmente in cantonese, ma anche in cinese e giapponese[32]
Anno | Titolo | Traduzione | Formati di pubblicazione |
---|---|---|---|
1985–1986 | 梅艷芳盡顯光華演唱會 | Anita Mui in concerto '85 | trasmissione televisiva |
1987–1988 | 百變梅艷芳再展光華演唱會 | Anita Mui in concerto 87–88 | LD/CD/VHS |
1990 | 百變梅艷芳夏日耀光華演唱會 | Anita Mui in concerto '90 | LD/CD |
1991–1992 | 百變梅艷芳告別舞台演唱會 | Concerto finale di Anita Mui | VHS (edizione limitata)/DVD/VCD |
1994 | 情歸何處II梅艷芳感激歌迷演唱會 | Anita Mui concerto di apprezzamento per i fan | trasmissione televisiva |
1995 | 梅艷芳一個美麗的回嚮演唱會 | Anita Mui in concerto '95 | LD/CD/VCD |
1999 | 百變梅艷芳演唱會1999 / 百變梅艷芳演唱會1999延續篇 | Anita Mui in concerto 1999 / Anita Mui in Concerto 1999 parte 2 | non pubblicato |
2001 | 梅艷芳 Mui Music Show | Anita Mui Mui Music Show | Radio / trasmissione televisiva |
2002 | 梅艷芳極夢幻演唱會 | Anita Mui giga fantasy 2002 | CD/DVD/VCD |
2003 | 梅艷芳經典金曲演唱會 | Anita momenti classici dal vivo | CD/DVD/VCD |
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