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Angelo da Massaccio (Massaccio, ... – Santa Maria della Serra, 1458 circa) è stato un religioso italiano.
Beato Angelo da Massaccio | |
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Religioso e martire | |
Nascita | Massaccio |
Morte | Santa Maria della Serra, 1458 circa |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 1842 da papa Gregorio XVI |
Sacerdote camaldolese, il suo culto come martire e beato è stato confermato da papa Gregorio XVI nel 1842.
Naccue a Massaccio (l'antica Cupramontana) nella seconda metà del Trecento e fu priore del monastero camaldolese di Santa Maria della Serra.[1]
Secondo una tradizione tramandata anche da Giacomo della Marca, mentre passeggiava in un bosco vicino al suo monastero, incontrò un gruppo di eretici berlotani intenti a tagliare legna e li rimproverò di non santificare il giorno festivo: i taglialegna lo aggredirono con le loro asce e lo uccisero.[1]
Documenti del 1492 e del 1494 attestano che il suo corpo era già all'epoca sepolto e onorato sotto l'altare maggiore della chiesa monastica di Santa Maria della Serra, detta popolarmente di Sant'Angelo. Il culto verso il camaldolese si sviluppò particolarmente nel XVII secolo e nel 1616 il comune di Cupramontana finanziò la realizzazione di una nuova urna del martire e lo proclamò patrono della cittadina.[1]
Papa Gregorio XVI, con decreto del 27 settembre 1842, ne confermò il culto con il titolo di beato.[2]
Il suo elogio si legge nel martirologio romano all'8 maggio.[3]
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