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drammaturgo francese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
André Obey, all'anagrafe André Obez (Douai, 8 maggio 1892 – Montsoreau, 11 aprile 1975), è stato un commediografo, scrittore e giornalista francese.
André Obey nacque a Douai l'8 maggio 1892, figlio di un produttore di sciroppo di liquirizia.[1]
Studiò al liceo cittadino, oltre che pianoforte al Conservatorio di musica, dopo di che si laureò nel 1913 in lettere e giurisprudenza all'Università di Lilla.[1]
Durante la prima guerra mondiale incontrò la sua futura moglie, Jane Moreau, con la quale ebbe una figlia: Nicole.[1]
Giunse al successo con l'opera d'esordio La souriante Madame Beudet (1921; trad. it. 1922), adattamento di una sua novella scritto in collaborazione con Denis Amiel,[2] che resta forse il capolavoro del "teatro del silenzio";[3]cui seguì La Carcasse (1926), sempre del genere dell'inespresso.[3]
In quegli anni conobbe Jacques Copeau, accogliendo con entusiasmo le idee del regista, drammaturgo e critico parigino, riguardanti il teatro e diventò l'autore ufficiale del Théâtre du Vieux Colombier e della compagnia di Copeau,[2][4] realizzando le opere più originali e sperimentali del teatro francese fra le due guerre.[3]
Tra le sue opere di quel periodo si ricordano Noë (1931),[5][6] Le Viol de Lucrèce (1931), La Bataille de la Marna (1931), Vénus et Adonis (1932), Loire (1933). In queste ultime opere, come nelle successive, spesso di argomento biblico, mitologico o storico,[2] l'autore espresse un profondo senso del trascendente, grazie alla miscela di toni ed esperienze differenti, dal verismo al simbolismo, dall'epico al popolaresco, dalla comicità magica e fiabesca ad una visione panteistica della vita.[3]
Seguirono i drammi Le Trompeur de Séville (1936), Maria (1943), L'homme de cendres (1949), Lazare (1951), Une fille pour du vent (1953).[2]
Nello stesso spirito, ottenendo risultati di provocante interesse firmò adattamenti da Eschilo, Sofocle, William Shakespeare e Tennessee Williams, con il fine di perseguire un genere di tragedia popolare moderna.[2][3]
Il suo impegno letterario si completò con la scrittura di alcuni romanzi (Le jouer de Triangle, 1928).[2]
Durante la sua carriera diresse anche il dipartimento dello Spettacolo presso il ministero dell'Educazione (1945) e fu amministratore della Comédie-Française (1946-1947).[2]
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